A Sebring tra presente, passato e futuro

Era il 19 marzo del 2022 quando Roberto LacorteAntonio Fuoco e Giorgio Sernagiotto portarono al successo nella classe GTD la Ferrari 488 GT3 EVO 2020 nella 70ª edizione della 12 Ore di Sebring
Esattamente due anni dopo, l’equipaggio tricolore del team Cetilar Racing affronta con lo stesso spirito di allora il secondo dei cinque appuntamenti del calendario 2024 della serie Endurance dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship, in programma questo fine settimana (14-16 marzo) sullo stesso circuito della Florida.
Ma questa volta la squadra “all made in Italy” prenderà parte alla classica gara americana con la Ferrari 296 GT3 numero 47 che ha portato al debutto la scorsa stagione e che ha schierato, sempre con il supporto della AF Corse, a fine di gennaio nella 24 Ore di Daytona (per l’occasione a unirsi ai tre piloti fu Eddie Cheever III). Una 24 Ore di Daytona conclusa con il decimo posto di categoria, ma solamente a causa di un incidente che ha impedito di raccogliere un risultato migliore.
Quarantacinque giorni dopo si torna dunque in pista su un tracciato al cento per cento “old style”, che si snoda per poco più di sei chilometri con un totale di 17 curve, caratterizzato da numerosi “bumps”.
Per Lacorte, Fuoco e Sernagiotto questa sarà la terza partecipazione consecutiva alla 12 Ore di Sebring, la seconda appunto con la Ferrari 296 GT3 che nel corso del 2023 hanno potuto sviluppare, puntando adesso a raccogliere dei risultati importanti nel contesto di uno schieramento che nella stessa classe GTD vedrà al via 22 vetture di 11 differenti brand.
Torniamo a Sebring dopo una vittoria e un anno difficile, che è tuttavia servito a preparare la 296 GT3, che quest’anno sta dando i risultati del grande lavoro svolto – ha commentato Roberto Lacorte – A questo punto tocca a noi piloti fare la propria parte, avendo a disposizione un mezzo che può portarci ad ottenere un buon risultato. Dobbiamo lavorare con la testa e la consapevolezza che il nostro team, grazie a AF Corse, a Ferrari e a un gruppo di piloti ormai ben consolidato, può fare solamente bene. Ci prepariamo ad affrontare la gara più importante e difficile della stagione con serenità e questa importante certezza”.
L’edizione numero 72 della Mobil 1 Twelve Hours of Sebring prenderà ufficialmente il via giovedì 14 con le tre sessioni di prove libere. Venerdì si svolgeranno le qualifiche, mentre sabato la gara scatterà alle 9.40 del mattino (quando in Italia saranno le 14.40) per concludersi esattamente 12 ore dopo. E come sempre la gara potrà essere seguita in live streaming sul sito internet www.imsa.com/tv.

Che vittoria per Niko Lacorte in Nuova Zelanda

Nicola Lacorte ha conquistato sul circuito di Hampton Downs Motorsport Park, in Nuova Zelanda, la sua prima vittoria assoluta in Formula Regional, andando a segno nel terzo appuntamento della serie Oceania che si è disputato questo week-end. Il giovane pilota del development programme di BWT Alpine F1 Team (16 anni), ha dominato dall’inizio alla fine nella seconda delle tre gare, risalendo inoltre al secondo posto nella classifica riservata ai Rookie.

Avviatosi dalla prima fila dello schieramento dopo avere concluso settimo in Gara 1, il toscano della M2 Competition si è reso autore di un ottimo spunto iniziale che lo ha visto prendere il comando fin dalla prima curva, per poi spingere ulteriormente fino a tagliare il traguardo ancora davanti a tutti, con un vantaggio di 1″4 nei confronti di Michael Shin, giunto alle proprie spalle.

Questa vittoria per Lacorte arriva subito dopo il podio conquistato a Manfeild appena una settimana fa, dove ha centrato un secondo piazzamento nella gara d’apertura dello stesso week-end.

A Hampton Downs il toscano si è presentato invece ottenendo il terzo migliore responso al termine della Q1. Dopo la prima gara di sabato alquanto complicata, condizionata inoltre dalla pioggia, Lacorte ha concluso con il quinto tempo la seconda sessione di qualifica di domenica mattina e infine ha messo a segno il quarto posto nella conclusiva gara, dopo avere battagliato per la top-5.

Come già programmato precedentemente, Lacorte non prenderà parte agli ultimi due round della Formula Regional Oceania, focalizzandoli adesso sul suo prossimo obiettivo, che sarà la Formula Regional europea, il cui via è fissato per il mese di maggio sul tracciato tedesco di Hockenheim.

24 Ore di Daytona: un decimo posto con l’amaro in bocca

Cetilar Racing porta a termine la sua quarta 24 Ore di Daytona. Una gara estenuante, che la squadra “all made in Italy” ha concluso con il decimo piazzamento nella classe GTD ottenuto dalla Ferrari 296 GT3 numero 47.
Un risultato che poteva sicuramente essere ben altro, dal momento che l’equipaggio formato da Roberto LacorteAntonio FuocoGiorgio Sernagiotto e Eddie Cheever III si era fin dall’inizio collocato stabilmente intorno all’ottava posizione e con il senno del poi avrebbe potuto senza ombra di dubbio puntare quanto meno al podio.
A prendere il via di questa 62ª edizione della classica gara della Florida, era stato Sernagiotto. Il pilota veneto aveva sostenuto il primo stint di guida, prima di cedere il volante a Lacorte, a sua volta rilevato da Cheever III e Fuoco. Tutto sembrava dunque filare liscio, nonostante diverse neutralizzazioni, specialmente nella fase iniziale della corsa.
Quindi, intorno alle 5 del mattino, l’incidente che ha visto protagonista Fuoco, finito contro le barriere con ingenti danni alla vettura. Nonostante i tanti giri persi, si è comunque deciso di tirare avanti e di giungere così sino alla fine.

Peccato, perché le prestazioni sicuramente c’erano e si era visto già durante il Roar before the Rolex 24 della settimana prima, quando era arrivato il settimo tempo in qualifica. Questa volta il team Cetilar Racing, che nella giornata di domenica ha avuto ospite nel proprio box il velocista italiano e doppio campione olimpico Marcell Jacobs, aveva tutte le carte in regola per puntare in alto. Ma le cose non sono poi andate per come si sperava.
Questo di sicuro è un podio mancato. Gli errori si pagano, ma questa volta l’abbiamo pagato veramente caro. Da pilota so benissimo che certe occasioni si presentano poche volte e questa l’abbiamo persa – è stato il commento di Roberto Lacorte – Peccato davvero, perché insieme a Ferrari il team Cetilar Racing ha fatto un lavoro strepitoso, credendo subito nel potenziale di questa vettura. La forza di Ferrari e di Cetilar Racing è la semplicità, la compattezza e la passione. Adesso cercheremo di fare bene nelle prossime gare che affronteremo nel corso di questa stagione”.
Il prossimo impegno per il team Cetilar Racing sarà a metà marzo, in occasione della 12 Ore di Sebring, secondo dei cinque appuntamenti della serie Endurance 2024 dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship, in cui nel 2022 era già arrivata una strepitosa vittoria di classe.

Niko Lacorte a podio nella Formula Regional Oceania

Nicola Lacorte prosegue il proprio trend positivo nella Formula Regional Oceania e lo fa conquistando sui 3 km del circuito Chris Amon di Manfeild, in Nuova Zelanda, il suo primo podio della stagione.

Il 16enne pilota del driver development programme BWT Alpine F1 Team, si è assicurato un eccellente secondo posto nella gara di sabato, risalendo nono nella classifica overall e terzo tra i Rookie.

Il giovane pisano si è presentato staccando il quarto tempo nel primo turno di qualifica. La prima delle tre gare del week-end ha preso il via in condizioni di asciutto. Quindi, nella seconda metà è iniziato a piovere ed è stato allora che Niko ha spinto tanto, chiudendo alla fine attaccato alla vettura del vincitore Roman Bilinski, siglando anche il giro più veloce.

Reduce da un’ottima Gara 1, a causa della parziale inversione della griglia il pilota della M2 Competition nella seconda gara si è avviato settimo. Sulla pista bagnata, Niko è stato ancora una volta perfetto, guadagnando due posizioni e chiudendo nella top-5.

Lacorte si è in seguito messo in luce anche nella seconda sessione di 15 minuti di qualifica, assicurandosi il quinto posto sulla griglia di Gara 3. A condizionare l’ultima gara del fine settimana è stata nuovamente la pioggia; una gara che per Lacorte si è tuttavia conclusa mestamente nelle fasi iniziali per il contatto avuto con un’altra vettura.

Il prossimo impegno per il pilota toscano è adesso in programma tra meno di una settimana, quando la Formula Regional Oceania farà tappa all’Hampton Downs Motorsport Park (Te Kauwhata) per il terzo round del calendario.

Marcell Jacobs a Daytona insieme a Cetilar Racing

Sarà una 24 Ore di Dayona molto speciale, quella in programma il prossimo fine settimana (27-28 gennaio), la quarta per il team Cetilar Racing che è al via per il secondo anno consecutivo con la Ferrari 296 GT3 numero 47 che ha portato all’esordio proprio sui 5,7 km del triovale della Florida 12 mesi fa. 

Una 24 Ore di Daytona tutta tricolore per la squadra italiana che si avvale del supporto tecnico della AF Corse, con una vettura che è l’emblema del nostro paese nelle competizioni GT, divisa da Roberto LacorteAntonio FuocoGiorgio Sernagiotto e Eddie Cheever III, ed un ospite che rappresenta a sua volta l’orgoglio italiano nello sport e che risponde al nome di Marcell Jacobs

Il doppio campione olimpico in carica dei 100 metri e staffetta 4×100, sarà presente in pista nel week-end a supportare il team “all-made in Italy”. Un’occasione da non perdere per Jacobs, che in questi giorni sta sostenendo a Jacksonville (a un centinaio di miglia dal circuito), una sessione di preparazione seguito dal suo nuovo allenatore Rana Reider.

Nicola Lacorte all’esordio nella Formula Regional Oceania

Nicola Lacorte è pronto a fare il proprio esordio nella Formula Regional Oceania, prendendo parte al primo degli appuntamenti in programma questo fine settimana (19-21 gennaio) sui 3,5 km del circuito neozelandese di Taupo.
Il 16enne pilota toscano, che recentemente è entrato a far parte della Academy del BWT Alpine F1 Team, prenderà parte ai primi tre round del campionato con una squadra di riferimento come la M2 Competition, nell’ottica del suo prossimo debutto nella Formula Regional European Championship by Alpine, in cui disputerà l’intera stagione con la Trident Motorsport, team con cui è già sceso in pista nei test svolti alla fine dello scorso anno.
Per Lacorte si tratterà comunque dell’esordio sul tracciato di Taupo, prima di affrontare le due successive tappe di Manfeild (26-28 gennaio) e Hampton Downs (2-4 febbraio).
Venerdì si inizierà con le tre sessioni di prove libere, ciascuna della durata di mezzora. Sabato “via” al primo turno di qualifica, mentre nel pomeriggio (quando in Italia saranno le 4.12 di domenica mattina) è in programma la prima delle due gare di 18 giri. Domenica si svolgerà la seconda sessione di qualifica. Gara 2 scatterà invece a mezzanotte e trenta ora italiana. La terza gara si disputerà sulla lunghezza di 23 giri, con il “verde” alle 4.04 di lunedì mattina (sempre ora italiana).

Pronti per scendere in pista a Daytona

Cetilar Racing inaugura questo week end a Daytona la sua terza stagione nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship, la seconda con la Ferrari 296 GT3 numero 47 che ha portato al debutto assoluto sullo stesso triovale della Florida esattamente 12 mesi fa.
Il team tutto italiano ritorna in pista, sempre con il supporto tecnico di AF Corse, per il tradizionale Roar before the Rolex che sarà valido anche per definire lo schieramento della 62ª edizione della 24 Ore in programma esattamente una settimana dopo.
In pista, ad alternarsi sull’ultima evoluzione della vettura di Maranello schierata dalla squadra che fa capo a Roberto Lacorte, oltre all’esperto driver toscano ci saranno come in passato Antonio Fuoco (nel 2023 poleman alla 24 Ore di Le Mans con la Ferrari 499P Hypercar) e Giorgio Sernagiotto, per completare il trio di piloti che prenderà parte per la terza stagione di fila alla serie Endurance del campionato americano, di cui la stessa 24 Ore di Daytona è il primo dei cinque round del calendario.
Assieme a loro nella circostanza ci sarà per la prima volta Eddie Cheever III. Per il romano questa sarà la sua seconda partecipazione alla grande classica a stelle e strisce in cui ha esordito nel 2018. Per tutti gli altri si tratterà invece della loro quarta apparizione consecutiva sul famoso circuito della Florida, dopo quella del 2021 con la Dallara LMP2 e poi con la Ferrari 488 GT3 EVO 2020 e appunto con la nuova 296 GT3, per un totale di 1406 giri completati in gara in 49 ore, 42 minuti e 35 secondi nelle tre edizioni.
La stagione che si appresta ad iniziare sarà quella in cui il team Cetilar Racing punterà a raccogliere i frutti di un 2023 che è servito sicuramente a crescere e a sviluppare la Ferrari 296 GT3, con l’ambizione concreta di tornare al successo nella classe GTD. Una vittoria che manca dal 19 marzo 2022, quando gli stessi Lacorte, Fuoco e Sernagiotto si imposero nella 70ª edizione della 12 Ore di Sebring.
Con 59 vetture attese in pista, venerdì si inizierà con le prime due sessioni di prove libere. Altri tre turni sono in programma sabato ed uno domenica, quando si svolgeranno anche le qualifiche per la 24 Ore di Daytona a partire dalle 13.55 locali (le 19.55 ora italiana).

Cetilar Racing al via dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship 2024

Per il terzo anno di fila il team Cetilar Racing riconferma anche per la stagione 2024 il suo programma nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship, prendendo parte con la Ferrari 296 GT3 numero 47 a tutti i cinque appuntamenti della serie Endurance Cup.
Un impegno, quello nel campionato nordamericano, che scaturisce dalla volontà della squadra “all made in Italy” di affrontare ai massimi livelli una sfida tanto difficile quanto avvincente, sempre con il supporto tecnico di AF Corse.
Dopo avere portato all’inizio di quest’anno all’esordio assoluto la nuova vettura della Casa di Maranello, Roberto LacorteAntonio Fuoco e Giorgio Sernagiotto si ripresenteranno al via forti dell’importante esperienza maturata nella serie a stelle e strisce. Un’esperienza iniziata nel 2022 (con la Ferrari 488 GT3 EVO 2020) e coronata subito dal successo di classe GTD messo a segno in occasione della 70ª edizione della 12 Ore di Sebring.
La classica della Florida sarà uno dei cinque round (il secondo per l’esattezza) del calendario della prossima stagione, che verrà inaugurato a gennaio dal Roar before the Rolex 24 e dalla 24 Ore di Daytona, gara in cui sarà un pilota a sua volta esperto e plurititolato come Eddie Cheever IIIa raggiungere il già consolidato trio Cetilar Racing.
Dopo Daytona, a metà marzo si andrà quindi a Sebring. Poi sarà il turno della 6 Ore di Watkins Glen, in programma nel fine settimana del 22-23 giugno. A settembre si correrà sul circuito di 2,4 miglia di Indianapolis: un evento che va ad aggiungersi alle grandi classiche americane. L’epilogo, come da tradizione, in occasione della Petit Le Mans di Road Atlanta che si disputerà l’11 e 12 ottobre.
La stagione 2023 non è stata facile. Ne eravamo fin da subito consapevoli, ma è servita a sviluppare la vettura per fare un passo avanti rispetto ai nostri avversari – ha commentato Roberto Lacorte – Il team Cetilar Racing è stato il primo a scendere in pista con la Ferrari 296 GT3, entrando nella storia di questa vettura e adesso puntiamo a fare sempre meglio”.
Dopo avere preso parte a cinque edizioni della 24 Ore di Le Mans (sei in tutto per Lacorte, che vi ha corso anche quest’anno), centrando il nono posto assoluto ed il settimo di classe in occasione del debutto nel 2017, ed avere disputato il Mondiale Endurance FIA WEC nel 2019, 2020 e 2021, Cetilar Racing dà un seguito pertanto alla sua storia americana che ha intrapreso per la prima volta nel 2022.
CALENDARIO 2024 IMSA MICHELIN ENDURANCE CUP
19/21 gennaio Roar before the Rolex 24 (Daytona)  
24/28 gennaio Rolex 24 at Daytona
13/16 marzo Mobil 1 Twelve Hours of Sebring
20/23 giugno Sahlen’s Six Hours of the Glen (Watkins Glen)
20/22 settembre Battle on The Bricks (Indianapolis)
9/12 ottobre Motul Petit Le Mans (Road Atlanta)

Formula Regional Oceania ed Europa nei programmi di Nicola Lacorte

Dopo l’annuncio del BWT Alpine F1 Team, che ha voluto Nicola Lacorte tra i piloti della propria Academy, viene svelato oggi il doppio programma che vedrà impegnato il giovanissimo toscano nel corso della prossima stagione.

Il 16enne pilota pisano si accinge infatti a compiere il salto di categoria, per esordire all’inizio del 2024 con il team M2 Competition nei primi round del Castrol Toyota Formula Regional Oceania Championship, nell’ottica della partecipazione a tempo pieno nel Formula Regional European Championship by Alpine, che lo vedrà al volante di una monoposto della Trident Motorsport.

Dopo essersi affacciato alla fine del 2022 nella Formula 4, prendendo parte quest’anno a tutti gli appuntamenti della serie tricolore (conquistando subito una vittoria nella tappa inaugurale di Imola) e dei campionati UAE e Euro 4, Lacorte guarda adesso ancora più in alto.
Nel dettaglio, il giovane toscano prenderà parte ai primi tre round del campionato Oceania in programma sui circuiti neozelandesi di Taupo (18-21 gennaio), Manfeild (25-28 gennaio) e Hampton Downs (1-4 febbraio) e lo farà appunto con una squadra di riferimento come la M2 Competition, che all’inizio di quest’anno ha conquistato il titolo con l’austriaco Charlie Wurz.
Più consistente sarà il suo impegno nella serie europea, che lo vedrà al via di tutti e 10 doppi appuntamenti.

Il via sulla pista tedesca di Hockenheim (10/12 maggio), per poi approdare sui circuiti di Spa (24-26 maggio), Zandvoort (7-9 giugno), Hungaroring (21-23 giugno), Mugello (12-14 luglio), Paul Ricard (19-21 luglio), Imola (6-8 settembre), Red Bull Ring (13-15 settembre), Barcellona (27-29 settembre) e Monza (25-27 ottobre).

Nuova vettura e nuovo team per Lacorte anche nel campionato continentale, che lo vedrà legato a una realtà di primo piano come la Trident Motorsport, squadra con cui ha iniziato a novembre un’intenso programma di giornate test, culminate con il miglior tempo fatto segnare la scorsa settimana al Paul Ricard.

Nicola Lacorte entra nel programma Alpine Academy

Nicola Lacorte fa ufficialmente il proprio ingresso nel programma Alpine Academy del BWT Alpine F1 Team.  Il pilota pisano (16 anni compiuti a inizio giugno), ha affrontato nel corso della stagione 2023 un doppio impegno con il team Prema Racing nella Formula 4 UAE e nell’Italian Formula 4 Championship. Proprio nella serie tricolore ha conquistato il suo primo successo in monoposto in occasione del round inaugurale di Imola, chiudendo nono nella classifica assoluta e quinto in quella riservata ai Rookie. Al suo attivo anche quattro podi e due vittorie di classe. Dopo un’importante gavetta nei kart, che lo ha visto militare nelle ultime stagioni con il team KR Motorsport, Lacorte ha debuttato in monoposto nel 2022, sempre nel campionato tricolore della Formula 4. Nicola beneficerà della guida e del supporto sia del personale dell’Academy che del BWT Alpine F1 Team, usufruendo dell’accesso alle strutture d’avanguardia del team nella sua base di Formula 1 di Enstone, nell’Oxfordshire, in Inghilterra. Nicola Lacorte, pilota Alpine Academy: È un grande piacere entrare a fare parte del programma di sviluppo dei piloti del BWT Alpine F1 Team ed avere l’opportunità di lavorare con la squadra dell’Alpine Academy a partire dalla prossima stagione. Sono per questo grato di avere la fiducia del management dell’Alpine Academy e sono più che certo che questa opportunità mi sarà d’aiuto a crescere, sia in qualità di pilota che come persona.

Julian Rouse, BWT Alpine F1 Team Interim Sporting Director: “È fantastico avere Nicola nel nostro programma giovani per la stagione 2024. Stiamo continuando ad espandere il programma dell’Alpine Academy e ad accogliere nuovi talenti da supportare nella loro carriera. Per questo non vediamo l’ora di aiutare Nicola a crescere come pilota, sia dentro che fuori dalle piste. Come gli altri nostri piloti, Nicola beneficerà del supporto sia dell’Alpine Academy che, in termini più ampi, del BWT Alpine F1 Team.

Un week end complicato alla 6 Ore di Watkins Glen

Un week-end complicato, che si è concluso con un ritiro per Roberto LacorteAntonio Fuoco e Giorgio Sernagiotto, sfortunati protagonisti della 6 Ore di Watkins Glen
Il terzo dei quattro appuntamenti della serie Michelin Endurance Cup dell’IMSA WeatherTech Sportscar Championship non ha avuto l’epilogo che ci si sarebbe auspicato per l’equipaggio del team Cetilar Racing.
Nella sessione di qualifica di sabato Lacorte, che era reduce dalla sua sesta partecipazione alla 24 Ore di Le Mans, non ha potuto issarsi oltre la 17ª posizione di classe, mentre la gara per lui e per i suoi compagni di squadra si è definitivamente conclusa dopo cinque ore e 17 minuti a causa di un problema tecnico sulla Ferrari 296 GT3 numero 47 sempre gestita tecnicamente dalla AF Corse.
Molta delusione pertanto, anche perché quella del “Glen” poteva essere la gara del riscatto, dopo il ritiro nella 24 Ore di Daytona ed il 14° posto della GTD ottenuto successivamente nella 12 Ore di Sebring dello scorso marzo.
Ma su tutto c’è sempre la voglia di rifarsi con gli interessi e l’attenzione è già da adesso focalizzata sul quarto e conclusivo appuntamento della serie americana di durata che si svolgerà sul circuito di Road Atlanta a metà ottobre, in occasione della Petit Le Mans.

Alla 6 Ore del “Glen” per puntare in alto

Sarà quasi un ritorno alla “normalità”, dopo la straordinaria parentesi della 24 Ore di Le Mans, per Roberto Lacorte ed Antonio Fuoco, che questo fine settimana affronteranno assieme a Giorgio Sernagiotto una delle classiche americane più affascinanti.
L’equipaggio del team Cetilar Racing è pronto a scendere in pista per la 6 Ore di Watkins Glen, terzo dei quattro appuntamenti della serie Michelin Endurance Cup, inserita nel calendario dell’IMSA WeatherTech Sportscar Championship. E per l’occasione torneranno tutti e tre al volante della nuova Ferrari 296 GT3 numero 47 gestita dalla AF Corse, che hanno portato al debutto nel campionato a stelle e strisce in occasione della 24 Ore di Daytona dello scorso gennaio.
Sui quasi cinque chilometri e mezzo dello storico tracciato che sorge nello stato di New York, Lacorte ci arriverà galvanizzato, come si diceva, dalla sua sesta partecipazione alla 24 Ore di Le Mans conclusasi con un quarto posto di classe, nonostante un paio di fuori programma che hanno coinvolto nelle fasi iniziali della corsa la Oreca 07-Gibson del team Graff Racing nella livrea Cetilar Racing su cui si è dato il cambio con Giedo van der Garde e Patrick Pilet.
Altrettanto si può dire per Fuoco, che ha conquistato con la Ferrari 499P Hypercar una storica pole position, proprio nell’edizione del centenario della gara de La Sarthe, chiudendo in seguito quinto assoluto.
Per Lacorte, Fuoco e Sernagiotto, la stagione 2023 nella serie IMSA è invece iniziata con un amaro ritiro a Daytona (dove sono stati per l’occasione affiancati da Alessandro Balzan), a causa di un contatto avuto subito dopo il via. Il successivo round della 12 Ore di Sebring che si è disputato a marzo, si è invece concluso con il 14° piazzamento finale dopo essere rimasti a lungo vicinissimi alla top-5. Un risultato condizionato nelle fasi conclusive da un problema tecnico che li ha costretti ad una lunga sosta ai box.
Adesso l’intenzione è di voltare pagina, specialmente su un circuito che lo scorso anno ha visto l’equipaggio del team Cetilar Racing conquistare un buon quarto piazzamento, arrivando vicinissimo a raggiungere il podio.
La 6 Ore di Watkins Glen prenderà il via domenica alle 10.40 ore locali (quando in Italia saranno le 16.40) e si concluderà appunto sei ore dopo. Venerdì si svolgerà una prima sessione di prove libere. Un ulteriore turno è in programma sabato e precederà nella stessa giornata le qualifiche. Sempre domenica, prima della gara, si svolgerà una brevissima sessione di warm-up.
Come sempre sarà possibile seguire la gara live sul sito internet imsa.com. Appuntamento inoltre venerdì con Endurance Race, la rubrica di Radio 24 condotta da Carlo Genta all’interno della trasmissione Tutti Convocati, in cui si parlerà dell’impegno americano di Cetilar Racing.

Oggi la partenza della 24 Ore di Le Mans

Cresce l’attesa per il fatidico via dell’edizione numero 100 della 24 Ore di Le Mans e si respira un’ottima aria nel box del team Graff Racing, con cui Roberto Lacortesi appresta a disputare per la sesta volta la gara de La Sarthe.
Il pilota toscano, che divide la Oreca 07-Gibson nella livrea Cetilar Racing schierata dalla squadra transalpina con l’olandese Giedo van der Garde ed il francese Patrick Pilet, rimane assolutamente ottimista.
Un ottimismo che persiste (ed ha tutte le ragioni per farlo), a dispetto di una qualifica difficile che, per varie ragioni, inclusa una penalità per non avere mantenuto una velocità adeguata subito dopo l’esposizione di una bandiera rossa, ha relegato sul fondo la LMP2 della Graff Racing, che si avvierà da circa metà schieramento (19ª fila su un totale di 31).
Essere comunque a Le Mans, in un fine settimana storico, rappresenta di sicuro un traguardo importante per Lacorte. Specialmente a distanza di due anni dall’ultima apparizione nella “big one”, dopo avervi fatto il suo debutto nel 2017 conquistando un eccellente nono posto assoluto ed il settimo di classe, sempre nella LMP2.
Ieri la giornata è stata monopolizzata dalla tradizionale parata, mentre oggi, sabato 10 giugno, si aprirà con la breve sessione di warm-up in programma dalle 12 alle 12.15. Alle 16 il via dell’edizione del centenario della 24 Ore di Le Mans, che in Italia verrà trasmessa in diretta televisiva integrale, in alternanza su Eurosport ed Eurosport 2.

Lacorte al via della 24 Ore di Le Mans 2023

Roberto Lacorte è pronto a fare il suo ritorno nella grande classica per eccellenza. Dopo avere disputato cinque edizioni della 24 Ore di Le Mans, ottenendo nell’anno del suo esordio un miglior nono posto assoluto ed il settimo piazzamento della classe LMP2, a distanza di due anni dalla sua ultima apparizione sul circuito de La Sarthe, il pilota pisano è adesso pronto a rilanciare la sfida. Una sfida importante, proprio nell’anno del centenario della gara, che Lacorte affronterà con il team transalpino Graff Racing, in equipaggio con l’olandese Giedo van der Garde ed il francese Patrick Pilet su una Oreca 07-Gibson nella livrea Cetilar Racing, sempre nella classe LMP2. 

Lacorte, assieme a Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi, ha disputato la sua prima 24 Ore di Le Mans nel 2017. E poi l’anno seguente, quando fu l’ex pilota di Formula 1 Felipe Nasr a rilevare Belicchi, quest’ultimo tornato nei suoi ranghi nel 2019 e 2020. Quindi, nel 2021, l’ultima partecipazione, questa volta al volante della Ferrari 488 GTE Evo divisa con Antonio Fuoco e Sernagiotto. Proprio con Fuoco e Sernagiotto, il pilota toscano dal 2022 è impegnato nella serie Michelin Endurance Cup dell’IMSA WeatherTech Sportscar Series, sempre con la Ferrari del team Cetilar Racing. E lo scorso anno ha conquistato il successo di classe in occasione della 12 Ore di Sebring, mentre nel 2023, nel campionato americano, ha portato al debutto la nuova 296 GT3. 

Sono molto emozionato e felice di avere questa importante opportunità per tornare a correre a Le Mans con un prototipo e ancor di più con due grandi piloti come Giedo van der Garde e Patrick Pilet ed un team solido che ha già esperienza in questa gara – ha commentato Roberto Lacorte – Farò il mio lavoro dando ovviamente il meglio come pilota Bronze, nel contesto di una squadra che ha tutte le carte in regola per potere far bene”. 

Lacorte, assieme agli altri piloti dell’equipaggio Cetilar Racing, a Le Mans ha completato 1500 giri in gara ed un totale di 8186 tornate, per una distanza complessiva di 31.354 chilometri ed un tempo di percorrenza (sempre in gara) di oltre 103 ore. Numeri che rivelano la passione per quella che è in assoluto una delle gare più famose, difficili e ricche di storia. L’edizione 2023 della 24 Ore di Le Mans si disputerà sabato 10 e domenica 11 giugno e precederà di due settimane esatte la 6 Ore di Watkins Glen (New York) terzo round del campionato IMSA. 

Ufficializzati i piloti della Cetilar Academy

Cetilar Racing prosegue il proprio impegno volto a supportare i giovani fin dal karting. Un impegno targato Cetilar Academy, il programma che si prefigge come obiettivo di accompagnare nel loro percorso alcuni ragazzi ritenuti particolarmente talentuosi, seguendoli e sostenendoli sia sotto il profilo tecnico che in termini di valori umani.
Cetilar Academy, in questo specifico intento, ha confermato e rafforzato l’accordo con una realtà di assoluto riferimento come Kart Republic Motorsport, struttura guidata dal talent scout Dino Chiesa, che in passato ha avuto il merito di lanciare, tra gli altri, anche due campioni del calibro di Lewis Hamilton e Nico Rosberg.

I giovani scelti per l’edizione 2023 della Cetilar Academy ed ufficializzati oggi sul circuito di Cremona, in occasione del quarto round della WSK Super Master Series, rispondono ai nomi del rumeno David Cosma-Cristofor, dell’italiano Iacopo Martinese e del belga Thibaut Ramaekers, quest’ultimo gestito in collaborazione con la VDK Racing. A loro vanno aggiunti anche i senior Danilo Albanese e Paolo Ippolito.

Da un lato si è voluto dunque dare spazio a tre nuove leve del karting, dall’altro si è deciso di puntare contemporaneamente su una coppia di piloti esperti. Sia Cristofor, che Martinese e Ramaekers sono impegnati con KR Motorsport nella classe OK-J. Il siciliano Albanese (24 anni) ed il toscano Ippolito (27 anni) corrono invece nella KZ.

Abbiamo ufficialmente presentato per la prima volta questo progetto nel 2019, dando vita con tanto entusiasmo e aspettative a questa avventura nell’ambito del karting, parallela all’attività svolta in pista da Cetilar Racing – ha commentato Roberto Lacorte – Da allora sono passati quattro anni e la nostra Academy è cresciuta, dopo avere accompagnato a propria volta diversi piloti nella loro crescita professionale ed umana, con alcuni di loro che stanno raccogliendo oggi molte soddisfazioni. Questo vuol dire che il progetto funziona ed è una spinta ulteriore per continuare a investire in questo contesto, al fianco di una realtà di primissimo livello come la Kart Republic Motorsport di Dino Chiesa, a cui siamo legati da un rapporto di stima ed affetto”.

Assieme a Cetilar Racing abbiamo deciso di puntare su tre giovani piloti promettenti che militano nella OK-J e che, nonostante l’età, hanno già un trascorso vittorioso – ha aggiunto Dino Chiesa –Siamo convinti di poterli supportare nel modo migliore per portare avanti la loro carriera. Assieme ad essi, abbiamo voluto aiutare altri due ragazzi più esperti, che sono i nostri piloti ufficiali della KZ; una scelta che si sposa bene con la filosofia di un team, come appunto Cetilar Racing, che è presente nel mondo delle GT. Danilo Albanese ha inoltre seguito Nicola Lacorte, il figlio di Roberto, nei suoi primi passi nel karting, prima che approdasse in Formula 4; l’altro è il campione europeo in carica Paolo Ippolito”.

Il programma di Cetilar Racing dedicato ai giovani è stato lanciato per la prima volta nel 2019 ed oggi giunge al suo quinto anno. L’impegno di Cetilar Racing, prima nel Mondiale FIA WEC e alla 24 Ore di Le Mans e ormai da due anni nella serie americana Michelin Endurance Cup dell’IMSA WeatherTech Sportscar Championship (in cui è adesso presente con la nuova Ferrari 296 GT3 divisa da Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco), rappresenta una garanzia di esperienza che viene pertanto messa a disposizione anche dei piloti più giovani.

12 Ore di Sebring in chiaro e scuro per Cetilar Racing

È stata una 12 Ore di Sebring a due facce, quella del team Cetilar Racing. Dopo la vittoria ottenuta lo scorso anno nella classe GTD, l’unica squadra tutta italiana al via del secondo appuntamento della serie Michelin Endurance Cup dell’IMSA WeatherTech Sportscar Championship nutriva sicuramente grandi ambizioni. 
Invece per Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco la loro seconda partecipazione alla grande classica della Florida, che era poi la prima con la nuova Ferrari 296 GT3 numero 47, si è conclusa con un 14° posto. Un risultato che non gli rende il giusto merito, al termine di una gara che li ha visti costantemente viaggiare a ridosso delle prime sette posizioni.
Una condotta impeccabile, priva di errori, per i tre piloti (Fuoco era tra l’altro reduce dal bel podio condito anche dalla pole messa a segno con la Ferrari 499P nella tappa del FIA WEC disputatasi sullo stesso tracciato il giorno prima). Così come perfetta è stata la gestione di AF Corse dal muretto. Ma un problema tecnico evidenziatosi nelle fasi finali, ha reso necessaria una lunga sosta ai box e definitivamente retrocesso l’equipaggio tricolore.
Peccato, perché fino ad allora tutto aveva funzionato bene. E nonostante una qualifica non particolarmente entusiasmante, che aveva visto Sernagiotto (poi autore del primo stint di guida) posizionarsi in ogni caso nella top-10, le speranze di potersi inserire tra i primi cinque sembravano essere concrete.
Quando ti ritrovi ad avere una gestione perfetta da parte dei tecnici e meccanici di AF Corse ed i piloti che onestamente fanno un bel lavoro, senza commettere alcun errore, e poi vieni penalizzato da problemi di affidabilità, non è ovviamente il massimo per tutti – è stato il commento di Roberto Lacorte – Sapevamo che la 296 GT3 ha bisogno di tanto lavoro ed ormai questa stagione ci servirà a sviluppare la vettura. Di sicuro oggi ci meritavamo qualcosa di più e potevamo puntare a un quinto o un sesto posto finale. Tutto ciò comunque non ci demoralizza. Viceversa, ci porta a lavorare tutti, Cetilar Racing, AF Corse e Ferrari, sempre più uniti per poter dire presto anche la nostra”.
Sapevamo dall’inizio che sarebbe stata dura. Poi però, quando vedi che sei lì a giocartela bene, migliorando costantemente anche in termini di performance, dispiace – ha dichiarato Giorgio Sernagiotto – Sicuramente la vittoria non era alla nostra portata, ma a una top-5 o giù di lì si poteva anche sperare. Un risultato che, considerando il tipo di percorso che stiamo facendo con questa vettura, sarebbe stato davvero molto bello. Dispiace perché il livello di impegno di tutti noi, piloti e squadra, non è forse mai stato così alto”.
Prossima fermata per la Michelin Endurance Cup e per il team Cetilar Racing il 24 e 25 giugno, in occasione della 6 Ore di Watkins Glen. Un’altra classica cui farà seguito la Petit Le Mans di Road Atlanta in programma nel mese di ottobre.
Appuntamento inoltre venerdì con Endurance Race, la rubrica di Radio 24 condotta da Carlo Genta all’interno della trasmissione Tutti Convocati, in cui si parlerà della 12 Ore di Sebring e dell’impegno americano di Cetilar Racing.

12 Ore di Sebring: Cetilar Racing scommette e rilancia

Si dice Sebring ed il ricordo corre al 2022 e al successo conquistato nella classe GTD al termine di una trionfale 12 Ore. A distanza di un anno, il team Cetilar Racingsi accinge a rinnovare la propria sfida sul tracciato della Florida, per quello che è il secondo appuntamento della serie Michelin Endurance Cup dell’IMSA WeatherTech Sportscar Championship.
Un impegno, quello di questo fine settimana, che fa seguito ad una sfortunata 24 Ore di Daytona risoltasi lo scorso gennaio con un ritiro nelle fasi iniziali a causa di un contatto. E la voglia di prendersi la rivincita, con tutti gli interessi del caso, c’è eccome per Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco, che torneranno ad alternarsi sulla Ferrari 296 GT3 numero 47tecnicamente gestita dalla AF Corse. E ancora una volta sarà grande la soddisfazione per essere l’unica squadra tutta italiana al via.
La Mobil 1 Twelve Hours of Sebring sarà dunque un banco di prova importante, anche in vista di una stagione che a giugno farà tappa nello stato di New York con la 6 Ore di Watkins Glen e si concluderà ad ottobre quando è in programma la Petit Le Mans di Road Atlanta, nella Georgia.
Per tutti e tre i piloti si tratterà della seconda apparizione nella classica americana, sugli oltre sei chilometri di un tracciato al cento per cento old-style. La prima con la nuova Ferrari, dopo che lo scorso anno vi presero parte con la 488 GT3 Evo 2020.
È una grande emozione per tutti noi tornare a Sebring, un anno dopo avere ottenuto su questa stessa pista la vittoria nella classe GTD – ha commentato Roberto Lacorte – Questa volta ci presentiamo al via con la Ferrari 296 GT3, che dopo Daytona ha qualche chilometro in più di sviluppo. Siamo fiduciosi di potere fare qualcosa di interessante. Sarà dunque una 12 Ore ricca di emozioni, sia per avere alle spalle un importante successo (quello ottenuto nel 2022) che per lo stesso fatto di prendervi parte con la nuova vettura che ha già dimostrato di avere grandi potenzialità”.
La 71ª edizione della 12 Ore di Sebring scatterà sabato 18 marzo alle 10.10 locali (mentre in Italia saranno le 15.10) e si potrà seguire live sul sito internet imsa.com. Le prove libere inizieranno giovedì 16, quando sono in programma tre dei quattro turni; l’ultimo, venerdì mattina, precederà infine la sessione di qualifica utile a definire lo schieramento.
Appuntamento inoltre venerdì con Endurance Race, la rubrica di Radio 24 condotta da Carlo Genta all’interno della trasmissione Tutti Convocati, in cui si parlerà della sfida IMSA di Cetilar Racing, in programma dalle 14.35 alle 15 e che per questa occasione andrà proprio in diretta da Sebring.

L’endurance on air su Radio 24, ogni settimana

Si chiama Endurance Race-Le grandi corse ed è la nuova rubrica di Tutti Convocati, la nota trasmissione radiofonica sportiva in onda tutti i giorni su Radio 24. Endurance Race, dedicata alle grandi corse mondiali dell’endurance, andrà in onda il venerdì, a partire dalle 14:30, parte conclusiva – gli ultimi 15 minuti – della trasmissione condotta da Carlo Genta, che già l’anno scorso, insieme a Gionata Ferroni, ci aveva raccontato le grandi corse a stelle e strisce nella serie di podcast American Race, sempre su Radio 24 e sulle principali piattaforme di streaming on line. Con Endurance Race si va oltre, perché parliamo di una trasmissione on air tutte le settimane, su una delle emittenti più seguite e nell’ambito di un programma che ogni giorno viene seguito da tantissimi appassionati di sport, con grandi ospiti e firme prestigiose del giornalismo sportivo italiano. 

Quindici minuti di motorsport in cui si parlerà del Campionato Americano IMSA, che ha tra i protagonisti Cetilar Racing, del World Endurance Championship, della 24 Ore di Le Mans (e della nuovissima Hypercar Ferrari 499P), del presente, il passato e il futuro dell’endurance, che è tornata ad appassionare gli amanti delle quattro ruote con le sue grandi sfide. 

Quindici minuti live, ogni venerdì, su Radio 24, e a fine giornata scaricabili in podcast, dal sito di Radio 24, sia all’interno della trasmissione Tutti Convocati che in singoli podcast ad hoc (cercare sul sito “Endurance Race-Le grandi corse”). 

Chiaramente Cetilar Racing, con i suoi piloti Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco, avrà una forte presenza all’interno delle trasmissioni, partendo dal fatto che Carlo Genta sarà presente a tutti gli appuntamenti dell’IMSA Michelin Endurance Cup, vivendo a strettissimo contatto con il team la sua seconda esperienza americana.  

Una 24 Ore di Daytona amara per Cetilar Racing

È durata in totale 44 giri, poco più di 100 minuti, l’edizione 2023 della 24 Ore di Daytona per il team Cetilar Racing. Un contatto subìto nelle fasi successive al via, non ha infatti consentito alla Ferrari 296 GT3 numero 47 di Roberto LacorteGiorgio SernagiottoAntonio Fuoco e Alessandro Balzan di proseguire.
Un ritiro indubbiamente amaro, in quella che era la terza partecipazione consecutiva della squadra tutta italiana (piloti, vettura e gestione tecnica della AF Corse) alla più grande classica della Florida giunta alla sua 61ª edizione, dopo averla portata a termine sia la scorsa stagione con la Ferrari 488 GT3 EVO 2020, che l’anno prima con il prototipo LMP2.
Dopo avere concluso una settimana fa con il nono tempo della GTD il Roar before the 24, valevole come qualifica della stessa 24 Ore di Daytona, ad avviarsi sabato pomeriggio è stato Sernagiotto, autore del primo stint di guida in cui si è collocato costantemente a ridosso della top-10. Un turno di circa 60 minuti, quello del pilota veneto, prima di effettuare il pit-stop in cui ha lasciato il volante a Lacorte.
Ma a causa appunto delle conseguenze del contatto iniziale, quest’ultimo ha dovuto ben presto prendere la via dei box effettuando una lunga sosta. Tornato in pista, Lacorte subito dopo si è nuovamente dovuto fermare. Inevitabile è stato a quel punto lo stop definitivo.
Peccato, perché tutta la squadra aveva fino a quel momento lavorato molto bene sullo sviluppo dell’inedita vettura di Maranello che per l’occasione faceva il suo debutto in gara, percorrendo in totale 104 giri nel corso delle varie sessioni di libere, per un totale di circa 595 km.
L’impegno, per la seconda stagione consecutiva, del team Cetilar Racing nella serie Michelin Endurance Cup dell’IMSA WeatherTech Sportscar Championship proseguirà a tutto spiano, guardando fin da adesso al prossimo appuntamento a cui si arriverà estremamente carichi e con un super pieno di motivazioni. Ovvero alla 12 Ore di Sebring, che si disputerà nel weekend del 15-18 marzo e dove lo scorso anno Lacorte, Sernagiotto e Fuoco centrarono una strepitosa e meritata vittoria di classe. Quindi si proseguirà con i due successivi round di Watkins Glen e della Petit Le Mans di Road Atlanta.

Roar before the Rolex 24: nono posto per Cetilar Racing

Inizia con una qualifica positiva la 24 Ore di Daytona per il team Cetilar Racing. Al termine del Roar before the Rolex 24, valevole quale sessione di qualifica per la grande classica della Florida in programma il prossimo fine settimana (26-29 gennaio), prima prova della serie Michelin Endurance Cup dell’IMSA WeatherTech Sportscar Championship, è stato Antonio Fuoco a piazzare nella top-10 della GTD la Ferrari 296 GT3 numero 47 tecnicamente gestita dalla AF Corse.

Il pilota cosentino, che si alterna al volante della nuova vettura di Maranello con Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e il nuovo arrivo Alessandro Balzan, ha chiuso con il responso di 1’48″309, collocandosi al nono posto su un totale di 24 equipaggi al via nella stessa classe.
Sappiamo che la qualifica qui a Daytona non è importante al cento per cento, perché parliamo di una gara molto lunga. Cercheremo di migliorarci per la prossima settimana“, ha commentato Antonio Fuoco.

Una quinta fila “virtuale” (di fatto quella della classe GTD) quella del team Cetilar Racing per questa edizione 2023 della Rolex 24 at Daytona, dove di sicuro giocherà l’esperienza del team, di AF Corse e dei piloti, tutti con un bel background nella long-endurance americana.

La 24 Ore di Daytona, primo dei quattro appuntamenti del campionato a stelle e strisce (che include anche la Mobil 1 Twelve Hours of Sebring, la Six Hours of The Glen e la 10-Hour Motul Petit Le Mans di Road Atlanta), entrerà nel vivo giovedì con le prime tre sessioni di prove libere, mentre un ulteriore turno è in programma venerdì. Sabato 28, alle 13.40 ora locale (le 19.40 italiane), il via della gara.

A Daytona per il primo appuntamento dell’IMSA 2023

Cetilar Racing si appresta a tornare in pista con un pieno di novità, riconfermando anche per il 2023 la propria partecipazione a stelle e strisce nella serie Michelin Endurance Cup che si disputa nel contesto dell’IMSA WeatherTech Sportscar Championship. Un impegno che la squadra tutta italiana – vettura, piloti e gestione tecnica sempre by AF Corse – affronterà nella classe GTD con la nuova Ferrari 296 GT3 (come sempre contraddistinta dal numero 47), erede della 488 GT3 Evo 2020 schierata con successo nel corso della passata stagione.

Quattro gli appuntamenti, cominciando dalla Rolex 24 at Daytona (26-29 gennaio), per proseguire con la Mobil 1 Twelve Hours of Sebring (15-18 marzo), la Six Hours of The Glen(22-25 giugno) e per concludere la 10-Hour Motul Petit Le Mans di Road Atlanta (11-14 ottobre).
Un ricco plateau, che verrà preceduto dalla Roar Before the Rolex 24 in programma questo fine settimana (20-22 gennaio), valevole come qualifica per la grande classica della Florida che si svolgerà appena sette giorni dopo.
A Daytona, il team Cetilar Racing si presenterà con un equipaggio parzialmente inedito. Assieme ai confermati Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco, ci sarà per l’occasione Alessandro Balzan. Il veneto, da anni ormai protagonista delle gare americane, è anche da tempo legato alla squadra “all made in Italy” di cui ha svolto il ruolo di supporto dal muretto box già nella passata edizione della stessa 24 Ore di Daytona.
Balzan, assieme a Lacorte e Sernagiotto, ha svolto un test il 14 e 15 dicembre a Homstead con la Ferrari 296 GT3. Due giorni molto produttivi, che hanno ulteriormente rivelato il potenziale dell’inedita vettura di Maranello.
Per il team Cetilar Racing, l’obiettivo di quest’anno sarà quello di fare ancora meglio rispetto alla passata stagione, in cui ha conquistato una strepitosa vittoria nella 12 Ore di Sebring, un quarto posto nella 6 Ore di Watkins Glen e ha chiuso tre volte su quattro nella top-10.

C’è tanta emozione da parte nostra nel portare per la prima volta in gara la Ferrari 296 GT3, che per altro abbiamo già provato nei test con grande soddisfazione – ha commentato Roberto Lacorte – Sarà pertanto una sfida motivata ancora di più da questa novità. Essendo una vettura nuova, con cui abbiamo percorso soltanto pochi chilometri, dobbiamo concentrarci sull’affidabilità. La 24 Ore di Daytona di quest’anno ha una valenza particolare, dal momento che arrivano le Lmdh, che inaugurano la nuova era delle macchine regine dell’endurance. Ci sarà una grande attenzione sia per loro che per la classe GT, che rimane quella più numerosa e combattuta in assoluto, con tante vetture nuove in pista come Ferrari, Porsche e Lamborghini ed una line-up di piloti ancora più rafforzata. Siamo pertanto più che felici di bissare il nostro impegno nell’IMSA”.

Per Lacorte, Sernagiotto e Fuoco si tratterà della terza partecipazione alla 24 Ore di Daytona, dopo quella del 2021 con la LMP2, conclusa con un buon sesto piazzamento di classe, e quella dello scorso anno in cui hanno ottenuto il 14° posto nella GTD. Settima presenza invece per Balzan, la prima appunto con Cetilar Racing. Il programma della Roar Before the Rolex 24 inizierà questo venerdì con i primi due turni di prove libere, che precederanno ulteriori tre sessioni di sabato. Domenica la qualifica prenderà il via alle 13.25 ora locale (quando in Italia saranno le 19.25).

Primo test in Florida con la nuova Ferrari 296 GT3

Primi passi per Cetilar Racing in vista della prossima stagione IMSA, la seconda nel campionato endurance a stelle e strisce dopo la positiva esperienza di quest’anno.

La settimana scorsa, il 14 e 15 dicembre per la precisione, il team tutto italiano supportato tecnicamente da AF Corse è sceso in pista a Homestead, circuito vicino a Miami, in Florida, per due, attesissimi giorni di test con la nuova Ferrari 296 GT3, il gioiello del Cavallino Rampante che Cetilar Racing farà esordire a Daytona, a gennaio, in classe GTD, nel primo appuntamento dell’anno. Un buon test, con molti dati da analizzare in vista della 24 ore, come è da prassi in questi casi…

“Possiamo solo dire che scendere in pista per la prima volta con questa nuova, magnifica creatura Ferrari, è stato emozionante ed entusiasmante”, ha dichiarato Roberto Lacorte, che si è diviso il volante della nuova Ferrari 296 GT3 con Giorgio Sernagiotto e Alessandro Balzan, 3/4 della line up di piloti per il ROAR e la successiva 24 Ore di Daytona. “Sono stati due giorni molto produttivi, siamo soddisfatti. E non vediamo l’ora di confrontarci con le altre macchine a Daytona, in una classe che mai come quest’anno sarà competitiva”.

L’appuntamento con il ROAR a Daytona è a partire da venerdì 20 gennaio. Dal 26, con gara il 28 gennaio, il grande spettacolo della 24 Ore… 

Petit Le Mans: Cetilar Racing chiude in top 10

Top 10 in qualifica di Giorgio Sernagiotto e decimo piazzamento nella classe GTD per la Ferrari 488 GT3 Evo 2020 del team Cetilar Racing che il pilota veneto ha diviso con Roberto Lacorte e il nuovo arrivo Ulysse De Pauw.

Una Petit Le Mans tra luci e ombre, quella che si è conclusa quando in Italia erano le prime ore di domenica mattina.
E con essa si è conclusa anche la prima stagione della squadra “all made in Italy” nella serie Michelin Endurance Cup dell’IMSA WeatherTech Sportscar Championship.

Una stagione per tanti versi positiva, coronata dalla vittoria messa a segno nella 12 Ore di Sebring e dal podio sfiorato in occasione del successivo appuntamento di Watkins Glen, con Lacorte e Sernagiotto affiancati (come nell’apertura di Daytona) da Antonio Fuoco, questo weekend contemporaneamente impegnato in un altro campionato. E dal settimo posto finale (su un totale di 23 squadre) nella classifica della Michelin Endurance Cup, un risultato eccellente nell’anno da rookie del circuito.

Sul circuito di Road Atlanta, ad influire ulteriormente sul risultato finale sono state due penalità rimediate nelle fasi iniziali. Una per avere superato il limite di velocità imposto in corsia box e l’altra per il mancato rispetto del semaforo in uscita dalla pit-lane. A prendere il via è stato Sernagiotto, per poi cedere il volante a Lacorte. Quindi è stato il turno di De Pauw, autore di un doppio stint di guida. Gli ultimi quattro turni li hanno fatti in sequenza Lacorte, Sernagiotto, De Pauw e ancora Sernagiotto, che ha così tagliato il traguardo.

La gara di Road Atlanta è stata strana, falsata da un paio di penalità che potevamo evitare – ha commentato Lacorte – Però in gare così concitate ci stanno pure. Personalmente non ero tanto preoccupato, perché le abbiamo prese quando mancavano ancora sette ore di gare, su un circuito che si presta inoltre a molte safety car. Invece non ci sono state molte neutralizzazioni e inoltre eravamo in affanno, sicuramente anche per un BoP abbastanza pesante e anche per il fatto di non essere riusciti a trovare il setup giusto”.

Come avevamo intuito dopo le prove libere, è stata una gara difficile. Anche perché non eravamo così a posto come negli altri appuntamenti – ha aggiunto Sernagiotto – Siamo partiti dalla decima posizione, che di per sé era già un segnale che non eravamo al top. Abbiamo recuperato leggermente, ma poi siamo purtroppo incappati in un paio di penalità che ci hanno tagliato fuori dalla lotta per il vertice. In più, a differenza di tante altre volte, ci sono state poche bandiere gialle e questo non ci ha certo aiutato a proseguire la nostra rimonta”.

La mia prima esperienza in America è stata fantastica. Purtroppo abbiamo avuto un po’ di sfortuna con le penalità ed il setup della vettura che non ci ha consentito di lottare per le prime posizioni – ha spiegato De Pauw – Voglio ringraziare il team Cetilar Racing, Roberto e Giorgio per questa grande opportunità”.

Una gara non memorabile, come ha spiegato lo stesso Sernagiotto dopo l’arrivo, ma che in fondo ha rispecchiato quella che sarebbe dovuta essere per Cetilar Racing la stagione 2022; ovvero una stagione di crescita ed esperienza per arrivare ad essere più competitivi l’anno dopo. L’automobilismo americano è molto differente da quello europeo, con circuiti stretti e pericolosi, che non fanno alcuno sconto sugli errori commessi. Eppure l’equipaggio del team Cetilar Racing è andato subito ben al di là delle aspettative iniziali. Essere a Road Atlanta nei primi dieci, facendo delle buone performance, è stato qualcosa che è andato al di sopra del normale. Straordinario invece quanto fatto a Daytona, Sebring e Watkins Glen.

A Road Atlanta con un equipaggio inedito

Dopo una lunga pausa, la serie Michelin Endurance Cup dell’IMSA WeatherTech Sportscar Championship ritorna in pista questa settimana, per il quarto e conclusivo appuntamento della stagione, e assieme ad essa anche il team Cetilar Racing.
Dopo avere conquistato quest’anno una memorabile vittoria nella GT Daytona in occasione della 12 Ore di Sebring ed un ottimo quarto posto di classe nel più recente round di Watkins Glen con Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco, la squadra tutta italiana affronta la 25ª edizione della Motul Petit Le Mans con una novità.

Ad alternarsi sulla Ferrari 488 GT3 Evo 2020 numero 47 come sempre gestita dalla AF Corse, oltre a Lacorte e Sernagiotto ci sarà infatti il giovane belga Ulysse De Pauw. Quest’ultimo (21 anni compiuti a inizio settembre), per l’occasione prenderà il posto di Fuoco, costretto a dare forfait a causa di un concomitante impegno.

De Pauw, nonostante la sua giovane età, è il neocampione Sprint Cup in classe Silver del Fanatec GT World Challenge Europe powered by Aws, nonché reduce dalla vittoria assoluta conquistata appena due settimane fa proprio con una Ferrari 488 GT3 della AF Corse sul circuito di Valencia, la seconda per lui messa a segno quest’anno dopo quella ottenuta nel primo appuntamento di Brands Hatch. Per lui, come per Lacorte e Sernagiotto, si tratterà del debutto sul tracciato di 2,54 miglia di Road Atlanta (nella Georgia), su cui i due piloti italiani hanno già svolto nei giorni scorsi una sessione di test.

Nella classifica della classe GTD, Lacorte e Sernagiotto occupano attualmente il quinto posto, a sole dieci lunghezze dai leader Brendan Iribe-Ollie Millroy-Jordan Pepper (McLaren). Ed anche in questa occasione verranno assegnati i punti al termine di ogni frazione di quattro ore sulle 12 complessive di gara.

Pensavamo che quella del Glen fosse la pista più emozionante e più rappresentativa del mondo delle corse americane; questo finché non abbiamo scoperto Road Atlanta, che è un tracciato ancora più impegnativo, con curve veloci e passaggi molto rischiosi che impongono un ritmo indiavolato – ha commentato Lacorte – Questa pista rappresenta per me la massima espressione della filosofia dell’automobilismo a stelle e strisce. Ciò significa però che dovremo tenere una condotta molto attenta, perché qui ogni errore si paga caro, ancora di più rispetto ad altri circuiti.Una pista con tante componenti di rischio, molto tortuosa e pertanto difficile anche per il traffico. In questa gara ci raggiungerà De Pauw, dal momento che per motivi strategici di collaborazione con Ferrari non potrà esserci Antonio Fuoco. Voglio dare un benvenuto a Ulysse, un ragazzo giovanissimo, con un palmarès eccezionale”.

Per tutti noi si tratta di un’ennesima nuova sfida, su una pista che non perdona, con vie di fuga inesistenti, dove confrontarci con i piloti americani sarà un ulteriore elemento di difficoltà – ha aggiunto Sernagiotto – Abbiamo una vettura ben bilanciata. Il feeling in generale è molto buono e sono davvero contento dell’arrivo di Ulysse, un giovane molto promettente, al quale voglio dare il benvenuto nella famiglia Cetilar Racing”.

Sono davvero strafelice di entrare a far parte della famiglia Cetilar Racing per prendere parte a questa mitica gara – ha spiegato De Pauw – Dopo una stagione ricca di successi in Europa, non vedo l’ora di affrontare questa nuova avventura in America, dove correrò per la prima volta. Personalmente cercherò di dare il meglio per aiutare Roberto e Giorgio a portare a casa un risultato importante. Un grande grazie a Cetilar Racing per questa fantastica opportunità”.

Il fine settimana di Road Atlanta prenderà il via giovedì con i tre turni di prove libere. Venerdì sono in programma invece le qualifiche, mentre sabato mattina si svolgerà il consueto warm-up. La Motul Petit Le Mans scatterà infine sempre sabato, alle 12.10 locali (quando in Italia saranno le 18.10), per concludersi 10 ore dopo.

Nicola Lacorte al debutto in gara nell’Italian F4 Championship

Dopo avere compiuto 15 anni lo scorso giugno, Nicola Lacorte è pronto a fare il “grande salto” debuttando in monoposto. Un esordio che il pilota toscano affronterà questo fine settimana sul circuito austriaco del Red Bull Ring, che si appresta ad ospitare il quinto dei sette appuntamenti dell’Italian F4 Championship.
Il figlio di Roberto Lacorte (quest’anno impegnato a sua volta nella serie americana IMSA Michelin Endurance Cup con il team Cetilar Racing) è reduce da un’importante gavetta nei kart, culminata con la partecipazione nei maggiori campionati con il team Kart Republic ed il supporto del programma Cetilar Academy.
In Formula 4 Nicola scenderà invece in pista proprio con il team Cetilar Racing, al volante di una vettura gestita dall’Iron Lynx, già squadra di riferimento nel campionato tricolore inaugurato nel 2014 dalla vittoria di Lance Stroll e che da quest’anno è aperto alle nuove Tatuus dotate di halo e rispondenti a tutte le più moderne normative tecniche.
Sugli oltre 4,3 km dei saliscendi del tracciato della Stiria, Nicola Lacorte ha in precedenza già completato quattro giornate di test; l’ultima all’inizio di agosto. Ma ha anche girato a Vallelunga, Monza, Mugello, Misano e Cremona, cercando di prendere quanta più familiarità con la vettura di nuova generazione.
Quella del Red Bull Ring è una pista abbastanza corta, molto tecnica e difficile, dove bisogna lavorare tanto sul dettaglio per limare centesimi su centesimi ad ogni curva. Un circuito che in ogni caso mi piace tanto, con un appeal e una collocazione naturale particolare“, ha commentato Lacorte “junior”.
Dopo un lungo ed intenso programma di test che ha visto Nico crescere ed acquisire sempre più esperienza, siamo arrivati finalmente al momento del debutto in gara – ha aggiunto Andrea Piccini, team principal del team Iron Lynx – Visti i risultati dell’ultimo test svolto proprio sulla pista del Red Bull Ring, siamo fiduciosi e crediamo che abbia tutte le carte in regola per ben figurare. Sicuramente le tempistiche tirate del weekend e la pressione del debutto in mezzo a tante vetture e a piloti più esperti, saranno una prova importante per lui. Siamo davvero curiosi di vedere come reagirà. Il fatto di sentirsi ormai a casa con la squadra, dopo avere lavorato per un anno con noi, e il fatto di avere ormai un metodo di lavoro solido lo aiuteranno molto”.
Alla partecipazione alla gara del Red Bull Ring, seguirà anche quella ai due conclusivi round di Monza e Mugello, entrambi in programma ad ottobre. Il tutto nell’ottica di un programma in pianta stabile nel 2023.
Domani motori accesi con le due sessioni di test collettivi, mentre venerdì sono in programma a partire dalle 14.15 i due turni di qualifica. La prima delle quattro gare (ciascuna di 25 minuti più un giro da completare) scatterà alle 9.10, seguita da Gara 2 che prenderà il via alle 14.45. Semaforo verde per Gara 3 domenica mattina alle 10.35, mentre l’ultima gara sarà riservata solo ai piloti che accumuleranno nelle precedenti il maggior numero di punti e scatterà alle 17.25, sempre con il live streaming sul canale YouTube del campionato e la diretta su ACI Sport TV.

Cetilar Racing è quarto nella 6 Ore di Watkins Glen

Non ha avuto l’epilogo che ci si attendeva per il team Cetilar Racing, la 6 Ore di Watkins Glen, terzo round della Michelin Endurance Cup che si disputa all’interno della serie IMSA WeatherTech Sportscar Championship
A scombinare i piani dell’equipaggio della Ferrari 488 GT3 Evo 2020 numero 47 gestita dallaAF Corse, è stata infatti una bandiera rossa esposta a 90 minuti dal termine per un violento temporale che ha interessato la zona del circuito. Un’interruzione tutt’altro che provvidenziale ai fini del risultato per Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco, reduci dalla vittoria in GTD conquistata nella prestigiosa 12 Ore di Sebring, protagonisti di una condotta tutta in crescendo. Alla fine per loro è arrivato il quarto posto di classe, ma con un altro fuori programma nelle fasi conclusive senza il quale si sarebbe potuto ambire sicuramente al podio.
A prendere il via è stato Sernagiotto, nella sessione di qualifica di sabato autore dell’ottavo responso. Il veneto ha completato senza problemi il suo primo turno di guida, cedendo poi il volante a Lacorte, autore di un doppio di stint condizionato da tante neutralizzazioni. Quindi è salito in macchina Fuoco e poi ancora Sernagiotto.
Poi la bandiera rossa ed il restart in regime di Full Course Yellow con il cronometro a meno 35 minuti dal termine. Il quel momento Sernagiotto occupava la settima posizione. Dieci minuti dopo a rilevarlo al volante è stato quindi Fuoco. A 21’10” dalla fine le luci verdi, con il pilota cosentino che nel primo giro utile ha colpito e trascinato con sè un tabellone pubblicitario. Per liberare la sua vettura, Fuoco ha dovuto pertanto rallentare, scivolando nono.
Poi Fuoco ha proseguito con il suo solito ritmo sostenutissimo e alla fine è andato a raccogliere un piazzamento comunque positivo per i tre piloti, che erano tutti al loro debutto sui 5,4 km del tracciato del “Glen” ed i quali sono riusciti fin dall’inizio ad imporre un buon passo.
Abbiamo fatto un bellissimo lavoro, ma la sfortuna ci ha privato del podio. Fino alla bandiera rossa la strategia era perfetta. Negli ultimi minuti di corsa una Aston Martin si è persino fermata al nostro box quando Fuoco doveva “pittare” e siamo rimasti ulteriormente attardati. Poi, ancora, Antonio ha preso un cartellone pubblicitario che è andato sul parabrezza impedendogli la visuale e costringendolo a fermarsi lungo la pista per levarlo. Tra una cosa e l’altra abbiamo perso quei 14 secondi esatti che ci separavano dal terzo posto“, è stato il commento di Roberto Lacorte.
Sono state sei ore che sembravano 24 – ha spiegato Giorgio Sernagiotto – Partiamo dalla fine, col temporale che ha fatto sospendere la gara e un incidente molto grosso di una Lamborghini col pilota per fortuna Ok. Ancora prima, noi che all’inizio siamo rimasti un poco imbottigliati in mezzo al traffico; uno stint centrale infinito di Roberto, che ci ha fatto recuperare fino alla settima posizione. Fuoco che ha spinto come un forsennato. Io che ho fatto un buono stint e alla fine eravamo sesti prima dello stop, con una tattica perfetta. E purtroppo il cartellone che ha rallentato Antonio. Abbiamo ottenuto un buon risultato, ma peccato per il podio che sicuramente ci è sfuggito in extremis”.
Personalmente sono un po’ deluso – ha aggiunto Antonio Fuoco – A un certo punto avevamo un buon passo che ci permetteva di lottare con i primi, ma la bandiera rossa ci ha spezzato il ritmo. C’è un poco di amarezza perché abbiamo dato tutti il massimo. Ma ci riproveremo sicuramente alla prossima”.
Il prossimo appuntamento nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship per il team Cetilar Racing è in programma il primo fine settimana di ottobre a Road Atlanta, quando si disputerà la Motul Petit Le Mans, quarto e conclusivo appuntamento della serie di durata.

Pronti per il terzo round dell’IMSA Michelin Endurance Cup

Poco meno di cinque chilometri e mezzo di adrenalina pura. Quello di Watkins Glen è a tutti gli effetti un tracciato vecchio stile, con una storia importante: oltre ad avere ospitato consecutivamente dal 1961 ben venti edizioni del Gran Premio degli Stati Uniti di Formula 1, nel pieno degli anni Settanta (ed anche prima) fino all’inizio del decennio successivo è stato sede del Campionato Mondiale Sport.
Oggi la Six Hours of the Glen, rientra di diritto nel calendario della serie IMSA WeatherTech Sportscar Championship, terzo dei quattro appuntamenti della Michelin Endurance Cup che nel precedente round della 12 Ore di Sebring, lo scorso marzo, ha visto la Ferrari 488 GT3 Evo 2020 numero 47 del team Cetilar Racing, sempre gestita dalla AF Corse, conquistare la prima affermazione nella classe GTD.
Un’autentica impresa, quella della Florida, compiuta da Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto Antonio Fuoco, i quali adesso giungono a questo ulteriore appuntamento con una grande carica di positività e la concreta consapevolezza di poter fare nuovamente bene. E ciò a dispetto del fatto che per tutti e tre i piloti (unico equipaggio interamente tricolore al via con una vettura e una squadra anche esse “all made in Italy”) si tratterà della prima volta a Watkins Glen, fatta eccezione per la giornata di test svolta nel mese di maggio.
Nella classifica GT Daytona drivers Lacorte, Sernagiotto e Fuoco occupano attualmente il quinto posto, ma a sole cinque lunghezze dai leader Brendon Iribe/Ollie Millroy/Jordan Pepper (McLaren), che dividono il primato con Luis Perez Companc/Simon Mann/Toni Vilander (Ferrari). L’obiettivo sarà quello di fare ancora bene, intenzionati a portare ancora una volta in alto il “Cavallino”, che di 6 Ore ne ha vinta recentemente un’altra (quella del Paul Ricard, nel Fanatec GT World Challenge Europe powered by AWS, con lo stesso Fuoco ad alternarsi al volante di una vettura dell’Iron Lynx con Davide Rigon e Daniel Serra).
Quella di Watkins Glen è un’altra pista da scoprire, anche se in realtà vi abbiamo già svolto recentemente una giornata di test. Sicuramente è un tracciato velocissimo che richiede tanto cuore, con tutte quelle componenti di rischio e tecnica caratteristiche dei circuiti americani. Ancora una volta il mondo delle corse Usa ci riserva tante emozioni, sia per la tipologia dei tracciati su cui andiamo a correre ed anche per l’ambiente e la partecipazione del pubblico – ha spiegato Roberto Lacorte – Noi siamo pronti e abbiamo messo a punto la vettura, che è molto ben bilanciata. Con Antonio e Giorgio puntiamo a fare una gara regolare, affidandoci al lavoro sempre impeccabile di AF Corse e mettendoci come sempre del nostro”.
Quello di Watkins Glen è un circuito incredibile, vecchio stile. Una tipologia di tracciato su cui uno degli elementi chiave sarà la gestione del traffico – è stato il commento di Giorgio Sernagiotto – I test che vi abbiamo svolto si sono rivelati positivi, anche se nel weekend di gara ci saranno ovviamente delle variabili differenti. In termini di team, piloti e strategie sono comunque super tranquillo”.
Arrivo al “Glen” dopo avere ottenuto la vittoria in un’altra gara di sei ore, in occasione della 1000 Km del Paul Ricard. Nella serie IMSA con il team Cetilar Racing siamo invece reduci dal successo conquistato nella 12 Ore di Sebring. E adesso puntiamo nuovamente in alto… Abbiamo un bel potenziale e lo abbiamo già dimostrato“, ha infine aggiunto Antonio Fuoco.
L’appuntamento è per questo fine settimana, 24-26 giugno, con le due sessioni di libere in programma venerdì e sabato mattina. Sempre sabato, a partire dalle 13.20 locali (le 19.20 italiane) si svolgeranno le qualifiche. La gara prenderà il via domenica dopo il warm-up, con il semaforo verde alle 10.40 locali, quando in Italia saranno le 16.40, e verrà trasmessa in web streaming sul sito internet imsa.com.
Come sempre, Radio24 seguirà l’intero evento con i podcast di Carlo Genta. La prima delle cinque puntate di “American Race” dedicate alla tappa di Watkins Glen sarà on line giovedì mattina alle ore 11 disponibile in download sul sito internet di Radio24, Spotify e le principali piattaforme streaming.
La Six Hours of the Glen precederà la conclusiva tappa della Petit Le Mans, che si disputerà ad inizio ottobre sulla pista di Road Atlanta ed è appunto il penultimo appuntamento dell’IMSA Michelin Endurance Cup, dopo la 24 Ore di Daytona e la 12 Ore di Sebring.

Cetilar Racing guarda al Glen dopo il trionfo di Sebring

Manca un mese al prossimo impegno della Six Hours of the Glen, terzo degli appuntamenti dell’IMSA Michelin Endurance Cup. Un impegno a cui il team Cetilar Racing giunge dopo aver conquistato lo scorso marzo alla 12 Ore di Sebring uno storico successo nella classe GTD con la Ferrari 488 GT3 Evo 2020 numero 47 divisa da Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto Antonio Fuoco e gestita dalla AF Corse.

Una lunghissima attesa, interrotta nei giorni scorsi dai test svolti proprio sul tracciato di Watkins Glen, nello stato di New York. “Tornare in pista dopo avere vinto a Sebring ha un significato particolare che ho percepito in questi test che abbiamo svolto al Glen, che sono andati peraltro molto bene, con una vettura sempre ben bilanciata e prestazioni top – ha spiegato Roberto Lacorte – In generale ci sentiamo tutti più confidenti. In Florida, nella 12 Ore, abbiamo toccato con mano il significato di sapere gestire al meglio le gare americane dell’IMSA. Questo ci ha consentito di acquisire maggiore sicurezza e consapevolezza, facendoci anche carico della responsabilità di puntare a un altro risultato importante”.
La vittoria di Sebring ha permesso all’equipaggio del team Cetilar Racing di acquisire dei punti importanti, collocandosi attualmente quinti nella classificaGT Daytona drivers, a sole cinque lunghezze dai leader Brendon Iribe/Ollie Millroy/Jordan Pepper (McLaren).
Per Lacorte, Sernagiotto e Fuoco si tratterà della prima volta sulla pista di Watkins Glen. Un tracciato magico e difficile.
Quella del Glen è una pista incredibile. Finché non ci giri, non riesci a capire quanto sia “da paura”– ha proseguito Lacorte – Non avevo mai girato su un tracciato del genere. Un circuito velocissimo, dove vai forte dappertutto e gli errori non sono ammessi. Una classica pista americana rischiosa e bella”.
Eppure, per Lacorte questi mesi di attesa sono stati pienissimi, con il debutto di FlyingNikka, la nuova e avveniristica imbarcazione, racer che navigherà in modalità full foiling, concepita per la sfida nel mondo della vela di cui lo stesso pilota pisano è protagonista.
Il passo tra la 488 e la barca a vela, oggi è ancora più breve. Sia sotto l’aspetto fisico, quanto riguardo a quello delle tecnologie avanzate che vengono impiegate – sostiene Lacorte – Il rischio e la velocità dell’uno e dell’altro sport si sovrappongono, così come la componente organizzativa. Direi che c’è una continuità di gesti sportivi, che addirittura si portano dei contributi vicendevoli, con uno spirito di complementaritàDieci anni fa nessuno poteva mai immaginare una cosa del genere. La vela ha fatto un balzo in avanti enorme nell’ambito della tecnologia. Siamo arrivati ad avere dei mezzi dalle prestazioni inimmaginabili e in più si è aggiunta la componente del rischio, dell’incidente, che già fa parte del dna delle corse in auto”.
L’appuntamento è per il fine settimana del 25 e 26 giugno, con la 6 Ore di Watkins Glen che precederà a sua volta la Petit Le Mans di Road Atlanta a inizio ottobre. Un’edizione della gara americana che ha visto la Ferrari conquistare il suo ultimo successo assoluto nel 2001, ottenendo in totale sei trionfi.

Quinto tempo di classe nelle qualifiche a Sebring

È iniziata con il passo giusto per il team Cetilar Racing la settantesima edizione della 12 Ore di Sebring, secondo dei quattro round della serie IMSA Michelin Endurance Cup 2022
Il fine settimana della Florida è stato inaugurato dal quinto responso della classe GTD ottenuto nella prima sessione di libere del giovedì e dal terzo tempo fatto segnare nel secondo turno utile dalla Ferrari 488 GT3 Evo 2020 n.47 gestita dalla AF Corse su cui si alternano, come di consueto, Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco.
È stato poi Sernagiotto a scendere in pista questo pomeriggio nella sessione unica di prove di qualifica utile a definire lo schieramento della gara che prenderà il via domani. Il veneto, sugli oltre 6 km del tracciato della Florida, ha stabilito il settimo crono tra le vetture GT e ancora il quinto della propria categoria attestandosi ad un decimo e mezzo dalla pole. Un ottimo biglietto da visita per questo appuntamento che vede tutti e tre i piloti italiani al proprio esordio in quello che è un vero e proprio evento a stelle e strisce.
Abbiamo sempre dimostrato di essere lì davanti – ha commentato Giorgio Sernagiotto – Sia io che Roberto ed Antonio siamo super soddisfattiLa vettura si sta comportando molto bene. Anche se proprio nella sessione di qualifica abbiamo avuto un pizzico di sfortuna, dal momento che fino all’ultimo eravamo i più veloci e solo in extremis ci è mancato davvero quel niente per potere mantenere la prima posizione. Ciò che conta è che comunque abbiamo veramente ciò che serve per fare bene. C’è grande feeling e siamo tutti molto tranquilli”.
Domani il semaforo verde della gara si accenderà alle 10.40 del mattino ora locale (in Italia le 15.40), con il live streaming sul canale Imsa.tvRadio24 seguirà inoltre l’evento con i podcast di Carlo Genta.

A Sebring per la mitica 12 Ore

Prima apparizione nella 12 Ore di Sebring per il team Cetilar Racing, che sugli oltre 6 km del tracciato della Florida affronterà questo weekend (18 e 19 marzo) il secondo dei quattro appuntamenti della serie IMSA Michelin Endurance Cup
Al volante della Ferrari 488 GT3 Evo 2020 n.47 gestita dalla AF Corse si alterneranno Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco. Il team tutto tricolore è reduce da una 24 Ore di Daytona (nella circostanza con Alessio Rovera nei panni del quarto uomo) che avrebbe potuto avere un esito ben differente del 14° piazzamento ottenuto nella classe GTD, alla luce dell’ottimo passo complessivamente evidenziato ma inevitabilmente condizionato da due contatti iniziali. Un’edizione importante, quella della gara americana che spegne le 70 candeline. Dal 1952 ad oggi la Ferrari vi ha ottenuto 12 vittorie assolute (l’ultima risale al 1998), confermandosi costantemente protagonista nelle varie classi. Per Lacorte, Sernagiotto e Fuoco si tratterà della prima partecipazione alla 12 Ore di Sebring. In più lo stesso Fuoco sarà chiamato questo fine settimana a un doppio impegno, partecipando contemporaneamente su un’altra vettura della Casa di Maranello by AF Corse alla 1000 Miglia che si disputa sullo stesso circuito ed è valida come prova d’apertura del FIA WEC. 

Andiamo su quello che rappresenta per eccellenza un circuito iconico. La 12 Ore di Sebring è l’appuntamento endurance che tutti gli americani attendono per un anno intero – ha commentato Roberto Lacorte – Questa gara è a tutti gli effetti un vero banco prova per team e vetture; in primo luogo per le caratteristiche del tracciato, con molti bump e buona parte della pista con il fondo in cemento. Andiamo in Florida super concentrati e con l’obiettivo di cercare un buon risultato“. 

Giovedì si inizierà con le prove libere. Venerdì si svolgeranno quindi le qualifiche, mentre sabato la gara scatterà alle 10.40 del mattino ora locale (quando in Italia saranno le 15.40), con la diretta streaming sul canale Imsa.tv

Come a Daytona il team Cetilar Racing verrà seguito nella sua trasferta a stelle e strisce da Radio24, che al riguardo ha programmato tutta un serie di podcast condotti da Carlo Genta.

Cetilar Racing conclude una convulsa 24 Ore di Daytona

Un’edizione 2022, quella della 24 Ore di Daytona, che avrebbe potuto dare maggior lustro al team Cetilar Racing. Invece, a condizionare inevitabilmente il risultato del primo dei quattro appuntamenti della serie IMSA Michelin Endurance Cup sono stati i due contatti iniziali in cui è rimasta coinvolta la Ferrari 488 GT3 Evo 2020 n.47 divisa da Roberto LacorteGiorgio SernagiottoAntonio Fuoco e Alessio Rovera.
Peccato, perché il passo nel complesso è stato sempre molto buono ed il 14° piazzamento finale non è certamente quello che l’unica squadra tutta tricolore presente sul triovale della Florida era destinato a meritare.
Convulse, come si diceva, sono state le primissime fasi di questa endurance americana che proprio quest’anno ha spento le sue 60 candeline. A prendere il via sabato pomeriggio era stato Sernagiotto. Quindi, al termine della prima ora, in concomitanza con un Full Course Yellow, è salito in macchina Lacorte. Poi un testacoda ed il contatto avuto con la Lexus di Frankie Montecalvo, che ha costretto il pilota toscano a rientrare ai box con la parte posteriore sinistra della sua vettura danneggiato. Un’ora e mezzo di stop e ancora in pista, dove un ulteriore incidente ha nuovamente penalizzato la gara della Ferrari n.47.
Quindi la quiete dopo la tempesta, con tutti e quattro i piloti che hanno continuato la loro gara occupando quasi stabilmente la stessa posizione fino alla bandiera a scacchi, girando sempre sul piede dei primi.
Da evidenziare lo straordinario lavoro compiuto dagli uomini della AF Corse, che si occupa del supporto tecnico della vettura del team Cetilar Racing. Ma anche il buon andamento impresso alla gara per tre quarti di essa.
Di certo questa 24 Ore di Daytona è servita a macinare chilometri ed acquisire ancora più esperienza nell’ottica dei prossimi impegni, nella 12 Ore di Sebring, nella 6 Ore di Watkins Glen e alla Petit Le Mans.
E proprio a Sebring si svolgerà il prossimo appuntamento della serie, in calendario dal 16 al 19 marzo, che sarà anche una prima assoluta su quella pista per il team Cetilar Racing.

Pronti per un’edizione super della 24 Ore di Daytona

È giunto finalmente al termine il conto alla rovescia per il primo appuntamento della stagione 2022, che vede il team Cetilar Racing affrontare una nuova sfida nella serie IMSA Michelin Endurance Cup con la Ferrari 488 GT3 Evo 2020 n.47 che verrà stabilmente divisa da Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco.
La 24 Ore di Daytona in programma questo fine settimana (29 e 30 gennaio), ha vissuto domenica scorsa un primo assaggio con il Roar before the Rolex 24, che ha visto lo stesso Lacorte e la new entry assoluta Alessio Rovera, presente come quarto uomo nella classica gara della Florida, chiudere dodicesimi nella classe GTD. Un piazzamento che ha assicurato all’equipaggio del team Cetilar Racing la sesta fila per la 24 Ore del prossimo weekend.
Il “Roar” sostanzialmente è servito per consentire a Rovera di prendere maggiore confidenza con il tri-ovale americano (essendo l’unico che non vi aveva mai corso in precedenza) e alla squadra di affinare meglio ogni cosa.
A tal proposito va evidenziata una volta di più la collaborazione che per il terzo anno vede AF Corse supportare tecnicamente l’unico team italiano al via del campionato a stelle e strisce. Una partnership perfetta, consolidata dalla presenza di alcune figure chiave come quelle del manager Didi Cazzago, dell’ingegnere Checco Ravera e di tutti gli altri uomini.
La 24 Ore di Daytona edizione 2022, la prima che il team Cetilar Racing affronta nella categoria Gran Turismo dopo avere preso parte all’edizione dello scorso anno con la Dallara LMP2, precede nell’ordine la 12 Ore di Sebring, la 6 Ore di Watkins Glen e la Petit Le Mans, e segna anche una nuova collaborazione con Radio 24 che parte proprio oggi con varie e interessanti iniziative che verranno presto svelate.
Il primo ciak oggi con i tre turni di prove libere che precederanno un’ulteriore sessione in programma venerdì. Sabato alle 19.40 ore italiane lo start della gara che si concluderà il giorno dopo.

Verso Daytona per il via della stagione

Inizia questo fine settimana la stagione 2022 di Cetilar Racing, pronta a lanciare la sfida nell’IMSA Michelin Endurance Cup con la Ferrari 488 GT3 Evo 2020 n.47. Quattro prestigiosi appuntamenti, cominciando dalla 24 Ore di Daytona in programma il 29 e 30 gennaio, preceduta di appena sette giorni dal tradizionale Roar before the Rolex 24, utile a definire lo schieramento della grande classica della Florida.
Sarà pertanto il “Roar” a dare ufficialmente il via all’avventura americana del team tutto tricolore: squadra, vettura, il supporto della AF Corse (che prosegue per il terzo anno di fila) ed equipaggio. Ad alternarsi al volante, come nell’edizione del 2021, saranno infatti Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco, con la novità del quarto uomo Alessio Rovera, quest’ultimo campione in carica LMGTE Am nel Mondiale FIA WEC.
Inoltre, prima volta per Cetilar Racing a Daytona con la Ferrari, dal momento che lo scorso anno la partecipazione nella gara americana coincise con l’ultima uscita della Dallara LMP2 sempre nei colori della squadra “all made in Italy”. Un’ultima apparizione che si concluse con un sesto posto ed un probabile podio di classe sfumato per un problema al cambio a nove ore dalla fine, dopo avere occupato a lungo la posizione di testa.
Il Roar before the Rolex 24 e la 24 Ore di Daytona precederanno la 12 Ore di Sebring che si svolgerà a marzo e poi la 6 Ore di Watkins Glen e la Petit Le Mans, che a giugno ed ottobre completeranno il calendario di durata del campionato USA.
Dopo 12 mesi torniamo a Daytona con tante novità – ha commentato Roberto Lacorte – La prima è che per noi non sarà questa volta una partecipazione spot, ma abbiamo la certezza di disputare tutta gli appuntamenti endurance della serie IMSA. Quest’anno vivremo a pieno l’atmosfera delle corse americane in un campionato con un grande livello di competitività che si disputa su dei tracciati iconici. Siamo pronti a confrontarci in questo contesto per la prima volta con la Ferrari e in una categoria differente rispetto al 2021; il tutto con il prezioso supporto della Ferrari stessa e di AF Corse, fattore che ci dà una maggiore consapevolezza di potere fare bene”.
Il Roar before the Rolex 24 inizierà questo venerdì con i primi due turni di libere che precederanno altre due sessioni in programma sabato mattina. Sempre sabato si svolgeranno le qualifiche, mentre domenica alle 14.05 locali (le 18.05 in Italia), dopo il warm-up scatterà la gara della durata di 100 minuti.

Cetilar Racing con Nicola Lacorte tra kart e Formula 4

Sarà una stagione “full gas” quella del team Cetilar Racing. Dopo aver confermato l’impegno nell’IMSA Michelin Endurance Cup che prenderà il via fra poco più di due settimane con la 24 Ore di Daytona, dove schiererà la Ferrari 488 GT3 Evo 2020 n.47 divisa da Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto, Antonio Fuoco e Alessio Rovera nel ruolo di quarto uomo, la squadra “all made in Italy” annuncia una nuova sfida tricolore.

Cetilar Racing sarà infatti presente negli ultimi round del calendario dell’Italian F4 Championship powered by Abarth, schierando una vettura per Nicola Lacorte, 15 anni da compiere il prossimo giugno e in arrivo dai kart. Un programma nato in virtù dell’inedita partnership con Iron Lynx, struttura fondata nel 2017 che può ormai vantare una consolidata esperienza nella serie riservata alle monoposto Tatuus.

Il figlio di Roberto, il 3 ottobre 2021 protagonista di un brutto incidente sul circuito di Adria, ha fatto il suo ritorno in pista lo scorso weekend confermando di essersi perfettamente ripreso sia sotto l’aspetto fisico che morale. Un morale che adesso è alle stelle, in attesa di disputare la Champions Cup della serie WSK, che proprio ad Adria tra meno di due settimane riaccenderà i motori, la Super Master Series e la Winter Cup, per iniziare entro la fine di febbraio un intenso programma di test con la Formula 4 e prendere parte ai conclusivi appuntamenti della stagione, nell’ottica di disputare tutto il campionato nel 2023.

L’esordio in Formula 4 di Nicola Lacorte dà seguito all’impegno volto a supportare i più giovani, intrapreso nei kart con il programma Cetilar Academy, in collaborazione con due realtà di primo piano come Kart Republic e Team Driver Racing Kart.

L’incidente di Niko, fortunatamente, adesso rappresenta per noi solamente un brutto ricordo, da cui trarre però importanti insegnamenti riguardo all’incolumità dei giovani kartisti – ha commentato Roberto Lacorte, impegnato in prima persona con ACI Sport e WSK sul fronte specifico della sicurezza sui circuiti – Il 2022 di Niko è iniziato subito riprendendo confidenza con la pista; il modo migliore per mettersi alle spalle l’infortunio e prepararsi al meglio per quella che sarà una stagione molto intensa tra kart e Formula 4”.

Con Cetilar Racing condividiamo gli stessi obiettivi e abbiamo molti punti in comune, quindi è del tutto naturale ritrovarsi assieme in questo progetto – ha dichiarato Andrea Piccini, team principal dell’Iron Lynx, che dallo scorso luglio ha unito le forze con Prema Powerteam, realtà leader nell’ambito delle formule minori – Il nostro ruolo è aiutare la crescita delle nuove leve del motorsport, partendo dal fatto che noi stessi, in primis, siamo piloti o ex piloti, quindi sappiamo bene come affrontare questa fase che non è affatto semplice da gestire. Nicola Lacorte è sceso in pista con noi per svolgere dei test già l’anno scorso, dimostrando grande professionalità e girando con ottimi risultati, prima dell’interruzione forzata per l’incidente di Adria. Ora ha davanti a sé una stagione molto intensa, ma con tutte le carte in regola per fare bene e accumulare esperienza in vista del 2023”.

Lacorte “junior” farà ufficialmente il suo esordio nell’Italian F4 Championship powered by Abarth in occasione del terzultimo round del Red Bull Ring in programma a settembre (ma non è escluso che possa ulteriormente anticiparlo), per poi disputare anche le gare di Monza e Mugello nel mese di ottobre.

Cetilar Racing approda nell’IMSA Michelin Endurance Cup

Cetilar Racing guarda agli States, annunciando per la prossima stagione un’inedita sfida a stelle e strisce nella serie IMSA Michelin Endurance Cup GT. Una sfida targata Ferrari 488 GT3 Evo 2020 n.47, per la quale sono stati riconfermati a pieno titolo sia il supporto della AF Corse che lo stesso equipaggio che quest’anno si è rivelato grande protagonista in LMGTE Am nel Campionato Mondiale Endurance FIA WEC e composto da Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco, mentre Andrea Belicchi continuerà a ricoprire in pista un importante ruolo di coordinamento.

Quattro gli appuntamenti che l’unica squadra “all made in Italy” della categoria affronterà nel 2022. Ovvero le quattro grandi classiche di durata. Cominciando dalla 24 Ore di Daytona in programma alla fine di gennaio e preceduta di una sola settimana dal Roar Before the Rolex 24. Per il team Cetilar Racing si tratterà della seconda partecipazione consecutiva alla gara della Florida, dopo avervi fatto un’apparizione molto positiva all’inizio del 2021 con la Dallara LMP2, centrando il sesto posto di classe. Un piazzamento che arrivò in seguito a una lunghissima sosta ai box determinata da un problema al cambio sopravvenuto nel corso della nona ora e che di fatto privò Lacorte, Sernagiotto, Fuoco e Belicchi (per l’occasione nelle vesti del quarto uomo) di una probabile vittoria, dopo avere guidato la corsa nelle fasi iniziali.

A proposito di Daytona, a raggiungere nella circostanza i tre piloti titolari Cetilar Racing ci sarà il nuovo arrivo Alessio Rovera, 26enne varesino, quest’anno iridato nel FIA WEC proprio nella classe LMGTE Am con un’altra Ferrari by AF Corse.
Il calendario degli appuntamenti proseguirà con la 12 Ore di Sebring (sempre in Florida), nel weekend del 18/19 marzo. A fine giugno si correrà la 6 Ore di Watkins Glen, nello stato di New York. Ultima fermata a Road Atlanta (Georgia), a inizio ottobre, quando si svolgerà la Petit Le Mans.

La scelta di partecipare l’anno prossimo alle quattro gare endurance più importanti del campionato IMSA, è il risultato di diversi fattori – ha spiegato Roberto Lacorte – Il primo e quello principale è la voglia di vivere da protagonisti un campionato nuovo. Per Cetilar Racing sarà una sfida stimolante, di alto livello, ricca di storia, tradizione e interesse. La partecipazione, lo scorso gennaio, alla 24 Ore di Daytona con il prototipo LMP2, è stata un’esperienza molto bella che si è conclusa con un po’ di amaro in bocca. Ci eravamo quindi ripromessi di tornare e nel farlo abbiamo deciso di estendere la nostra presenza anche alle altre grandi classiche del calendario a stelle e strisce, che non vediamo l’ora di potere affrontare in una categoria molto competitiva come quella GT. Ci tengo a sottolineare che il nostro non è un addio al Campionato Mondiale Endurance FIA WEC, ma solamente un arrivederci. Non per ultimo do il più caloroso benvenuto ad Alessio Rovera, pilota giovane e di indubbio talento, che si unirà a noi per disputare proprio la gara di Daytona”.

Le quattro grandi classiche americane sono parte integrante della storia e della leggenda del nostro sport. Nello splendido percorso che Cetilar Racing sta compiendo in questi anni, esse costituiscono una pietra miliare fondamentale – ha aggiunto Giorgio Sernagiotto – Sono anche convinto che con un equipaggio così competitivo e l’inserimento di Alessio Rovera per la 24 Ore di Daytona, nonché con lo straordinario appoggio di AF Corse, possiamo sicuramente dire la nostra in termini di prestazioni assolute e Ferrari sappiamo bene quanto sia competitiva in questo tipo di gare. Sono anche consapevole che non sarà facile, sia per la stessa tipologia delle gare americane e per il fatto di affrontare delle piste concettualmente diverse da quelle europee. Ma l’esperienza di inizio 2021 mi fa rimanere molto positivo. Ringrazio Roberto Lacorte per la sua visione e la sua grande passione”.

“Sono molto eccitato dall’idea di partecipare alle quattro gare endurance più importanti negli Stati Uniti – ha dichiarato Antonio Fuoco – È un’esperienza che volevo fare e viverla con Cetilar Racing, una scuderia con cui ho instaurato un feeling molto particolare, ha un sapore ancora più dolce. Tra l’altro la mia prima gara con Cetilar Racing è stata proprio la 24 Ore di Daytona, lo scorso gennaio, e visto come è finita abbiamo voglia e intenzione di rifarci con gli interessi. Daytona, Sebring… sono piste affascinanti, ricche di tradizione, e allo stesso tempo tecnicamente difficili; quindi è una sfida davvero stimolante che non vedo l’ora di potere iniziare”.

“Dopo aver corso la 8 Ore di Indianapolis, non vedo l’ora di scoprire un altro circuito storico come Daytona per la mia seconda volta negli States – ha commentato Alessio Rovera – Mi aggrego a una nuova squadra, interamente italiana, e questo aggiunge ulteriori motivazioni. Arriverò al 2022 dopo una stagione importante. Sarà fondamentale iniziare a lavorare bene insieme fin dalla prima giornata, in pista e ai box”.

Cetilar Racing chiude il FIA WEC 2021 ai piedi del podio

Una pole (la prima in assoluto) ottenuta venerdì da Roberto Lacorte. Poi una gara che nelle fasi iniziali ha visto la Ferrari 488 GTE n.47 gestita dalla AF Corse per lungo tempo al comando e in seguito costantemente nelle posizioni di testa, con Giorgio Sernagiotto che si è alternato al volante con il pilota toscano e Antonio Fuoco protagonista degli stint conclusivi. Un finale di stagione a cui è mancato solamente il podio.
La 8 Ore del Bahrain, sesto e conclusivo appuntamento del Campionato Mondiale Endurance FIA WEC, ha dato e tolto al trio del team Cetilar Racing. Un alternarsi di emozioni, in quella che è stata appunto l’ultima gara di un 2021 diverso. Inedita la sfida con la vettura di Maranello; inedito anche l’equipaggio, con l’arrivo di Fuoco, il quale ha rilevato il posto di Andrea Belicchi, quest’ultimo investito del suo nuovo ruolo di coordinatore e sempre presente in pista.
Una stagione, quella che va in archivio, che si era aperta col terzo posto della LMGTE Am conquistato a Spa lo scorso maggio, cui aveva fatto seguito la vittoria di classe messa a segno nel successivo round di Portimão. Una vittoria che aveva proiettato in testa al campionato l’equipaggio Cetilar Racing. Poi una 6 Ore di Monza poco fortunata, iniziata con la prima fila ottenuta in qualifica da Lacorte e conclusasi fuori dalla top-10. Quindi l’amaro ritiro della 24 Ore di Le Mans, il primo nelle cinque edizioni consecutive della classica de La Sarthe disputate dalla squadra “all made in Italy”. Infine il duplice epilogo del Bahrain; una gara difficile, quella della scorsa settimana, condizionata da un BoP per niente ideale per le Ferrari. E infine la pole e il quarto posto conquistato ieri nella 8 Ore.
Un quarto piazzamento che non è stato tuttavia sufficiente a consentire al team Cetilar Racing di agguantare il podio in campionato, scivolando viceversa quinto nella classifica finale della LMGTE Am, a quattro punti dai terzi.
A sostenere il primo stint di guida è stato Lacorte, che dalla pole ha agevolmente mantenuto la posizione di testa. Poi il contatto col giapponese Tomonobu Fujii, sfilato davanti ma in seguito punito con un drive through per la manovra effettuata nei confronti della Ferrari n.47. Lacorte, tornato al comando, è stato autore di una prima fase di gara consistente, in cui ha imposto un ottimo passo dandosi il cambio con Sernagiotto e rimanendo sempre nelle posizioni davanti. Una strategia che ha visto Fuoco guidare solo nelle ore conclusive e chiudere appunto quarto.
Abbiamo concluso ai piedi del podio e quinti in campionato. Ci meritavamo di più, ma abbiamo vissuto una stagione da protagonisti. E adesso guardiamo all’America….“, è stato il commento di Roberto Lacorte, in attesa di annunciare ufficialmente i programmi 2022.
Il 2021 per Cetilar Racing si chiude con una vittoria, una pole, due podi, 1098 giri completati in gara per un totale di 6784 km e 41 ore, quattro minuti e 15 secondi; 2002 giri complessivi (inclusi test, libere e qualifiche) per una percorrenza di 13709 km. Numeri che solo in parte rivelano però l’entusiasmo, il calore e la determinazione di chi ha affrontato questa avventura lunga otto mesi.

8 Ore del Bahrain: è pole position per Cetilar Racing

Roberto Lacorte si fa un regalo molto speciale e lo fa anche a tutti gli uomini del team Cetilar Racing. In Bahrain il pilota toscano ha piazzato davanti a tutti la Ferrari 488 GTE n.47 gestita dalla AF Corse e divisa con Giorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco, conquistando una pole di classe che inseguiva ormai da tempo, proprio nell’ultima qualifica della stagione.
Una pole a cui il team Cetilar Racing era già andato vicinissimo quest’anno in più occasioni, centrando la prima fila a Monza e il terzo responso nella gara di Portimão (poi conclusasi con una vittoria).

Inizia così nel migliore dei modi il sesto e conclusivo appuntamento del Campionato Mondiale Endurance FIA WEC, che vede l’equipaggio della squadra “all made in Italy” ancora pienamente in lotta per il terzo posto della LMGTE Am, con soli tre punti da recuperare nei confronti dell’equipaggio dell’altra Ferrari composto da Giancarlo Fisichella, Francesco Castellacci e Thomas Flohr.

Per il team Cetilar Racing la 8 Ore del Bahrain era iniziata ieri con il terzo responso di classe ottenuto nella prima sessione di prove libere; oggi secondo tempo nelle practice 2 e ancora il terzo crono al termine del conclusivo turno.
Quindi nelle qualifiche che si sono svolte in notturna, Lacorte ha prima stabilito il migliore responso assoluto della LMGTE, per poi migliorarsi ma scivolare progressivamente sesto e infine quinto, svettando tuttavia nella sua categoria.
Sono veramente felice perché quello che è successo oggi si colloca in un momento molto particolare. Avevamo iniziato la stagione molto bene, per poi vivere una fase difficile. Siamo ancora in lotta per il terzo posto e avevamo veramente bisogno di questa pole. Una pole che se la meritavano tutti, Giorgio, Antonio, Andrea, Amato Ferrari, Antonello Coletta“, ha commentato Lacorte. “La dedico alla squadra ma soprattutto a mio figlio Nicola, ancora in convalescenza ma fortunatamente in ripresa dopo il brutto incidente che gli è capitato in una gara di kart”.

Domani il via della gara a mezzogiorno. Diretta Tv su Eurosport2 dalle 11.45 alle 20.30 live streamingsuEurosport Player dalle 11.30 alle 20.35.

Con la 8 Ore del Bahrain è caccia al podio mondiale

Epilogo di stagione sulla pista del Bahrain, che a distanza di una settimana dalla 6 Ore disputatasi sabato scorso si appresta ad ospitare il sesto e conclusivo round del calendario che nella circostanza si svolgerà sulla durata complessiva di otto ore. 
L’ultima tappa di questo 2021 per il team Cetilar Racing avrà una valenza importante, dal momento che sul tracciato di Sakhir, Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto Antonio Fuoco ambiscono a concludere terzi nella classifica della LMGTE Am in cui attualmente occupano il quarto posto a soli tre punti dall’equipaggio formato da Giancarlo Fisichella, Francesco Castellacci e Thomas Flohr.
Forte dell’esperienza dello scorso weekend, in cui la Ferrari 488 GTE n.47 gestita dalla AF Corseha sofferto particolarmente pagando anche un contatto causato da una vettura LMP2 e chiudendo decima di classe, il trio Cetilar Racing è intenzionato a rifarsi con tutti gli interessi del caso. Chiudere quest’annata importante, la prima per loro nella categoria GT del Campionato Mondiale Endurance FIA WEC, come l’avevano iniziata sarebbe straordinario. Un terzo posto di categoria nell’apertura di Spa e poi la vittoria nel successivo round di Portimão avevano dato il “la” a questa nuova avventura “all made in Italy”.
Questa otto ore sarà una gara importante e decisiva per definire il podio del campionato al quale noi puntiamo. Vi arriviamo con la preziosa esperienza della scorsa settimana, quando abbiamo vissuto alcune criticità sotto l’aspetto della gestione tecnica e di guida – ha commentato Roberto Lacorte – Nella 6 Ore abbiamo sofferto un BoP sicuramente criticabile. Cetilar Racing intanto sta organizzando i programmi futuri che saranno molto belli e interessanti e con tante novità che a breve divulgheremo nel dettaglio”.
La 8 Ore del Bahrain scatterà con una prima sessione di prove libere che si svolgerà oggi. Altri due turni sono in programma domani, con le qualifiche che prenderanno il via alle 15.20 ore italiane. Semaforo verde per l’ultima gara dell’anno alle 12 di sabato, con la diretta Tv su Eurosport ed il live streaming proposto da Eurosport Player.

Cetilar Racing è decimo nella 6 Ore del Bahrain

Una 6 Ore del Bahrain indubbiamente sotto le aspettative, quella che si è conclusa ieri per il team Cetilar Racing. Dopo un inizio di weekend molto positivo, che ha visto la Ferrari 488 GTE n.47 gestita dalla AF Corse e divisa da Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto Antonio Fuoco imporre immediatamente un ottimo ritmo tanto nelle prove libere che nella sessione di qualifica di venerdì (quando il primo dei tre ha chiuso con il quarto responso guadagnando così il diritto di avviarsi dalla seconda fila), le cose in gara fin dall’inizio non hanno preso la giusta direzione.

Una gara complicata, di certo non interpretata al meglio sotto l’aspetto della gestione e della guida. Col risultato che Lacorte, autore del primo stint, è subito precipitato intorno alla decima posizione di classe.
Non sono andate meglio le cose a Sernagiotto, salito in macchina subito dopo e senza colpa protagonista di un contatto con una LMP2, che dopo essere finita in testacoda, nel ripartire ha tamponato la vettura del pilota veneto sulla quale si è danneggiata una bandella, andando a sfregare sulla ruota posteriore sinistra. Un problema che si è aggiunto agli altri problemi e che è emerso proprio quando Sernagiotto ha completato il proprio turno rientrando ai box.
Con la situazione ormai definitivamente compromessa, solo nelle fasi conclusive si è riusciti ad imporre un passo un poco più regolare, con Fuoco che ha appunto tagliato il traguardo in decima posizione nella LMGTE Am.

Un po’ di rammarico, soprattutto in ottica campionato, visto che fino alla vigilia della prima delle due conclusive tappe del Campionato Mondiale Endurance FIA WEC l’equipaggio del team Cetilar Racing aveva ancora qualche chance di puntare al primato di classe. Chance che sono ormai definitivamente tramontate, mentre sono ancora vive quelle legate alla conquista del podio (al momento Cetilar Racing è quarto).

Adesso l’obiettivo è quello di fare bene nell’ultimo round della stagione in programma già la prossima settimana, quando si svolgerà sullo stesso tracciato una 8 ore nella quale si proverà a riscattare in tutti i modi questo risultato e a bissare la vittoria messa a segno lo scorso giugno a Portimão.

In Bahrain per gli ultimi atti del Mondiale FIA WEC

Poco più di due mesi di stop. Una pausa lunghissima che si interrompe finalmente questo fine settimana (28, 29 e 30 ottobre) con la 6 Ore del Bahrain. Il Campionato Mondiale Endurance FIA WEC giunge al penultimo dei sei round del calendario e per il team Cetilar Racing entra nel vivo la doppia volata finale di questo 2021, dal momento che appena una settimana dopo lo stesso tracciato di Sakhir ospiterà anche il conclusivo appuntamento, che nella circostanza si svolgerà sulla durata di otto ore.

Ad alternarsi al volante della Ferrari 488 GTE numero 47 schierata dal team “all made in Italy”, ci saranno come sempre Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco, che assieme hanno iniziato centrando a Spa il terzo posto della GTE Am ed ottenendo una straordinaria vittoria di classe nella successiva tappa di Portimão, lo scorso giugno.

Poi una sfortunata 6 Ore di Monza, che aveva preso il via con il secondo miglior tempo in qualifica (migliore piazzamento in assoluto ottenuto in prova da Lacorte) per concludersi con l’undicesimo posto di categoria. Quindi la battuta d’arresto della 24 Ore di Le Mans. Un ritiro arrivato dopo quasi sette ore, che è stato anche il primo per Cetilar Racing nella classica de La Sarthe, che quest’anno ha affrontato per la quinta volta di fila.
In casa Cetilar Racing c’è quindi voglia di riscatto.

Al primo anno con la Ferrari 488 GTE, sempre gestita dalla AF Corse, la squadra guidata da Lacorte ha dimostrato in ogni caso di avere fatto fino ad ora un eccellente lavoro e i risultati sono arrivati.
Nella classifica della GTE Am, Lacorte, Fuoco e Sernagiotto occupano attualmente il terzo posto con un totale di 54 punti, dopo essere stati leader della categoria fino alla vigilia della 24 Ore di Le Mans. Con 11,5 lunghezze in più ci sono Felipe Fraga, Ben Keating e Dylan Pereira (Aston Martin). François Perrodo, Nicklas Nielsen e Alessio Rovera guidano con l’altra Ferrari direttamente schierata dalla AF Corse, con un bottino di 102 punti al loro attivo.

L’obiettivo è raggiungere il massimo risultato. Ancora abbiamo delle possibilità di vincere il campionato. Lo possiamo fare e per questo dobbiamo rimanere assolutamente concentrati – ha commentato Roberto Lacorte – Del resto abbiamo dimostrato di avere un ottimo potenziale. Amato Ferrari, prima di questa avventura nel WEC con la 488 GTE, aveva detto che avremmo potuto fare molto bene. Abbiamo tenuto un profilo basso, ma è vero che stiamo disputando questo campionato da protagonisti”.

Il programma del weekend inizierà giovedì con il primo turno di prove libere, mentre altre due sessioni si svolgeranno venerdì e precederanno le qualifiche. La gara infine prenderà il via sabato alle 10 ore italiane per concludersi nel pomeriggio. 

Livestreaming su EurosportPlayer dalle 9.30 alle 16.35 e diretta Tv su Eurosport 1 dalle 9.45 alle 16.39 ora italiana.

Una 24 Ore di Le Mans amara per Cetilar Racing

Sei ore, 56 minuti e 22 secondi. È durata tanto questa edizione della 24 Ore di Le Mans per il team Cetilar Racing, alla sua quinta partecipazione nella gara de La Sarthe. La prima con la Ferrari 488 GTE numero 47 e purtroppo anche la prima che la squadra “all made in Italy” non ha potuto portare a termine. 
Un incidente nel corso del 90° giro innescato da un azzardato tentativo di sorpasso da parte di una Porsche della categoria superiore, ha infatti mandato inesorabilmente contro le barriere Roberto Lacorte, che in quel momento si trovava al volante. Impossibile ripartire, vista l’entità dei danni, e grande la delusione da parte di tutti. Deluso il pilota toscano, che stava completando uno stint difficilissimo per via della pista umida, specialmente in alcuni tratti. Deluso il suo compagno Antonio Fuoco, alla sua prima esperienza nella gara francese, nella qualifica terzo della LMGTE Am, ottimo quarto nella Hyperpole, perfetto nelle prime due ore e mezza quando era anche riuscito a portarsi al comando della propria categoria. Deluso anche Giorgio Sernagiotto, alla pari di Lacorte anche lui alla sua quinta partecipazione nella 24 Ore di Le Mans, il quale aveva condotto egregiamente il suo secondo turno di guida.
Tanta amarezza anche da parte di tutti gli uomini del team, sotto la gestione tecnica della AF Corse, che come sempre avevano messo anima e corpo per affrontare questa ennesima avventura. Uno “zero” che certamente non fa bene neppure in ottica classifica, visto che alla vigilia di questo quarto dei sei round del Campionato Mondiale Endurance FIA WEC, Lacorte, Sernagiotto e Fuoco occupavano la leadership di classe dopo avere vinto la 8 Ore di Portimão ed avere centrato un terzo posto nella gara inaugurale di Spa.
Questa 89ª edizione della 24 Ore di Le Mans era partita con la pioggia, due extra formation lap ed un piccolo grande brivido ancora prima del via, con il tamponamento subito nel corso primo giro di ricognizione da un incolpevole Fuoco, colpito dall’altra Ferrari della Inception Racing guidata dall’inglese Ben Barnicoat. Un incidente che si è risolto con un lieve danno ad uno scarico della vettura Cetilar Racing, ma che fortunatamente non ha impedito al pilota cosentino, scattato ovviamente con le gomme da bagnato, di mantenere al via la quarta posizione, risalendo poi secondo e portandosi al comando al termine della mezzora.
Fuoco è rimasto davanti fino a una decina di minuti dal termine della prima ora, quando è rientrato ai box per montare le slick, con l’asfalto che ha iniziato a migliorare gradualmente. Rientrato in pista, è quindi rimasto sempre nel gruppo dei primi, lasciando il testimone intorno alle 18.30 a Sernagiotto, quasi in concomitanza con un’altra pur breve perturbazione. Il veneto si è confermato ancora tra i primi, andando ad occupare il secondo posto, prima dell’uscita di pista della Aston Martin di Marcos Gomes che ha reso necessario l’intervento della safety car. Al re-start Sernagiotto è risalito primo, battagliando con l’altra 488 GTE di Scott Andrews e resistendo agli attacchi dell’australiano, effettuando in seguito una breve sosta carburante per rientrare poi terzo.
Alle 21, dopo cinque ore di gara, a salire in macchina è stato quindi Lacorte. Un quarto d’ora dopo ancora una safety car per un incidente alla curva Dunlop tra due vetture LMP2 che hanno rischiato di coinvolgere anche la “numero 47”. Alla ripartenza (dopo una neutralizzazione di una ventina di minuti), con la pista molto scivolosa sia per la pioggia caduta ancora a tratti che per l’abbassarsi delle temperature all’approssimarsi della notte, il pilota toscano è transitato quinto. Al termine della sesta ora un breve Full Course Yellow.
Alle 22.25 un’ulteriore safety car per l’uscita di pista della Porsche di Egidio Perfetti. In quel momento esatto, la Ferrari di Cetilar Racing è risalita settima dopo una precedente divagazione. Infine l’incidente a Tertre Rouge, in una fase molto complicata condizionata dalla pista particolarmente umida in alcuni tratti: il tentativo di una Porsche LMGTE Pro di infilarsi in un punto delicato ed il contatto che ha portato la vettura di Lacorte sulla via di fuga asfaltata ma resa scivolosa dalla pioggia; quindi lo stop contro il guardrail.
Quello che è successo penso sia abbastanza chiaro a tutti – ha commentato Roberto Lacorte Venivo fuori da uno stint difficile, con pioggia a intermittenza e alcune parti del circuito asciutte, in condizioni veramente molto variabili. Tanto è vero che durante quell’ora sono successi diversi colpi di scena. Però avevo le gomme in temperatura ed ero riuscito finalmente a prendere il giusto ritmo. Peccato che una Porsche con tre giri di ritardo mi è entrata dentro, senza usare mezze parole, in maniera stupida. Stupida anche perché nel tratto seguente c’è il rettilineo dell’Hunaudières e trattandosi di una Pro avrebbe potuto passarmi senza problemi in velocità. Purtroppo, proprio in quel tratto la parte asciutta seguiva delle linee ben precise; altrimenti, probabilmente, anche con quella toccata avrei potuto riprendere la vettura e limitare i danni. Peccato, perché potevamo senza dubbio fare bene e perché questo risultato finisce con influire sulla classifica del campionato. In compenso posso senza ombra di dubbio dire che fin dalle libere abbiamo dimostrato di avere una delle tre macchine più veloci. Tutti i ragazzi del team sono estremamente motivati da una passione fantastica; è stato commovente constatare la loro delusione, così come lo è quando possiamo gioire tutti insieme come è successo già quest’anno. Adesso semplicemente non vedo l’ora di andare in Bahrain”.
Ero riuscito a fare una buona qualifica il giovedì. Anche la partenza e tutta la prima fase della gara aveva preso una piega molto positiva – ha aggiunto Antonio Fuoco – Purtroppo siamo stati due volte sfortunati; la prima perché il contatto con la Porsche ha mandato Roberto contro le barriere e poi perché non è stato più possibile ripartire. Abbiamo perso certamente tanti punti per il campionato, ma allo stesso tempo adesso dobbiamo cercare di rimanere concentrati. Non siamo ancora fuori dai giochi per la classifica e proveremo a dare il massimo sino alla fine”.
La 24 Ore di Le Mans è la gara più difficile del mondo, pertanto cose del genere possono succedere – ha detto Giorgio Sernagiotto – Ciò non toglie che siamo stati sempre molto veloci. Eravamo costantemente nei primi tre. Abbiamo dimostrato di essere in grado di giocarcela sino alla fine, di avere una line-up di piloti assolutamente all’altezza, con tecnici, meccanici e ingegneri semplicemente super. Non posso che essere ottimista per le prossime due gare. Questa qui è andata in questo modo, ma ci sta anche… Le Mans può essere una straordinaria amante, così come una crudele compagna”.
Adesso seguiranno oltre due mesi di pausa. Poi la doppia trasferta del Bahrain, con la 6 Ore in programma il 30 ottobre e la 8 Ore appena una settimana dopo.

Cetilar Racing in seconda fila alla 24 Ore di Le Mans. Sabato il via

Dal brivido di mercoledì alla gioia della seconda fila in LMGTE Am che completa un puzzle in cui ogni tassello sembra essere collocato perfettamente al proprio posto. Vettura, squadra, piloti: tutto combacia alla perfezione in questa 89ª edizione della 24 Ore di Le Mans, la quinta per il team Cetilar Racing e per Roberto Lacorte e Giorgio Sernagiotto, che quest’anno si alternano per la prima volta al volante della Ferrari 488 GTE numero 47 con la “new entry” assoluta Antonio Fuoco.
Un’edizione che era iniziata con il contatto con una LMP2 al Tertre Rouge in cui era rimasto coinvolto lo stesso Fuoco nel corso delle libere. Poi lo straordinario lavoro degli uomini del team, sempre operativi sotto la gestione tecnica della AF Corse e del Capomacchina Davide Di Bello, ha consentito al pilota cosentino di prendere regolarmente il via nelle qualifiche. Qualifiche che si sono concluse con il terzo responso di classe (il migliore tra gli equipaggi Ferrari), ad appena due millesimi dalla Porsche della GR Racing piazzatasi in seconda posizione.
Ieri ancora una prova di forza per Cetilar Racing, con Fuoco protagonista nella sessione della Hyperpole riservata ai migliori sei del turno di prove ufficiali. E alla fine per lui e per la squadra “all made in Italy” si è concretizzato il quarto miglior tempo della LMGTE Am ed ancora il migliore tra gli equipaggi Ferrari. Un tempo fatto segnare con il secondo dei due set di gomme a disposizione, che poteva essere ulteriormente migliorato nello stint conclusivo se non fosse stato per la scelta del muretto box di non prendere ulteriori rischi.
Una 24 Ore di Le Mans che parte dunque con il passo giusto. Sempre con l’obiettivo di portare a casa altri punti importanti per confermare ulteriormente la leadership di classe nel CampionatoMondiale Endurance FIA WEC, di cui la gara de La Sarthe è il quarto dei sei round della stagione.
Abbiamo chiuso questa girandola di prove libere e qualifiche con dei riscontri positivi riguardo alla vettura, alla sua affidabilità e velocità. Con queste condizioni anche per noi piloti è più facile dare il meglio di noi stessi – ha commentato Roberto Lacorte – Diciamo che siamo pronti. Ci sono tutte le componenti per fare bene e a questo punto ci consegniamo alle sorti della 24 Ore di Le Mans. Affronteremo questa gara con il massimo rispetto ed attenzione, per affrontare con estrema lucidità mentale tutte le situazioni che si possono verificare. Siamo in testa al campionato e chi riesce a fare qui un bel risultato può iniziare a pensare seriamente al titolo. Abbiamo degli avversari molto tosti, la classifica si è ristretta e pertanto la 24 Ore di Le Mans, che assegna anche il doppio del punteggio, oggi conta ancora di più per noi di quanto poteva farlo in precedenza”.
Oggi motori spenti prima del grande giorno. Domani si inizierà con il warm-up, in programma a partire dalle 11.30. Alle 16 il via della 24 Ore di Le Mans, che verrà seguita in diretta Tv su Eurosport 1 e tramite internet sulla piattaforma “player”. Notizie, approfondimenti, video e foto esclusive anche sui canali social (Facebook e Instagram) di Cetilar Racing.

Cetilar Racing in modalità 24 Ore di Le Mans

Il team Cetilar Racing è pronto per il big event della stagione. Praticamente una sfida nella sfida. Da un lato quella del Campionato Mondiale Endurance FIA WEC, in cui la squadra “all made in Italy” affronta il quarto dei sei appuntamenti in testa alla classifica LMGTE Am dopo avere centrato il terzo posto ed un podio nell’apertura di Spa ed essersi imposta nella 8 Ore di Portimão. Dall’altro la quinta partecipazione consecutiva alla 24 Ore di Le Mans, la prima con la Ferrari 488 GTE numero 47 gestita dalla AF Corse su cui si alternano Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco.
Quasi 7000 giri (1410 quelli completati in gara), per un totale di 27348 chilometri. Un miglior nono piazzamento assoluto ed il settimo di classe conquistati nella gara inaugurale del 2017. Quattro edizioni su quattro portate a termine. Con questi numeri Cetilar Racing ritorna in pista sul circuito de La Sarthe per dare seguito ad una serie di risultati positivi che hanno caratterizzato la prima parte della stagione e consolidare il proprio primato di classe, che al momento vede Lacorte, Sernagiotto e Fuoco in vantaggio di due punti nei confronti dei compagni di marca Nicklas Nielsen, François Perrodo e Alessio Rovera.
Cinque 24 Ore di Le Mans cominciano a rappresentare una bella esperienza, che oggi coincide con il fatto di avere a disposizione la vettura e la squadra giuste per completare una situazione di eccellenza – ha dichiarato Roberto Lacorte – Un’edizione della 24 Ore di Le Mans per noi completamente diversa dalle precedenti, in cui si partiva facendo leva sull’affidabilità e la consistenza ma non sulla prestazione che per ragioni tecniche ci mancava. Oggi abbiamo invece tutto ciò che è necessario per puntare in alto. Dobbiamo focalizzarci sulla concentrazione e la gestione gara”.
Sicuramente arriviamo a questa nostra quinta 24 Ore di Le Mans con uno stato d’animo diverso rispetto agli anni precedenti – ha commentato Giorgio Sernagiotto – Siamo particolarmente carichi perché abbiamo a disposizione un pacchetto molto performante, una vettura straordinaria ed un ottimo equipaggio. In pratica c’è tutto quello che serve per fare bene. Quello che avvertiamo è un maggiore carico di tensione, ma anche più entusiasmo. Per il resto, essere qui rappresenta per noi tutti sempre una grande emozione”.
È la mia prima volta alla 24 Ore di Le Mans. Tra me e questo circuito è stato subito amore a prima vista“, ha aggiunto Antonio Fuoco, che dei tre piloti è appunto l’unico a non avere mai preso parte in precedenza alla gara de La Sarthe.
Intanto l’intera giornata di domenica è stata dedicata al Test Day, che è servito a trovare subito un buon compromesso di setup. Nel primo turno sono stati 39 i giri completati; due in più quelli percorsi nel secondo turno nonostante un problema tecnico.
Dopo due giorni di pausa, si tornerà in pista mercoledì con le prime due sessioni di prove libere (la seconda si svolgerà in notturna). Una terza sessione è in programma giovedì, con la Hyperpole a partire dalle ore 21. Venerdì altro giorno di pausa e poi sabato il warm-up alle 11.30 e alle 16 la partenza della 89ª edizione della 24 Ore di Le Mans che verrà seguita in diretta Tv su Eurosport 1 e tramite internet sulla piattaforma “player”.

FIA WEC: una 6 Ore di Monza difficile per Cetilar Racing

Ci si aspettava sicuramente di più dalla gara di casa. Invece la 6 Ore di Monza per il team Cetilar Racing si è conclusa con l’undicesimo posto della LMGTE Am. Dopo il podio di Spa e la vittoria conquistata a Portimão, le aspettative erano molto alte. Ma alla fine per Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco, rimane una consolazione importante: quella di avere mantenuto la leadership di classe.
Di certo le cose erano iniziate ottimamente. Il terzo tempo fatto segnare in qualifica da Lacorte con la Ferrari 488 GTE numero 47 penalizzata in questa occasione nel peso dal balance of performance (il toscano si è avviato poi dalla prima fila in seguito alla penalizzazione del francese François Perrodo), faceva presagire buone cose.
Nel suo primo stint di guida, lo stesso Lacorte è stato protagonista di una bella lotta con le altre due Ferrari di Francesco Castellacci e Alessio Rovera e poi con la Porsche di Egidio Perfetti e la Aston Martin di Tomonobu Fujii. Dopo la prima mezzora un Full Course Yellow ha quindi ricompattato il gruppo e alla ripartenza Lacorte è finito in testacoda a Lesmo ed è rientrato subito dopo ai box sostituendo l’alettone e scontando anche dieci secondi di penalità per avere superato la velocità massima imposta durante il periodo di neutralizzazione.
Da quel momento è iniziata una rimonta impossibile con Sernagiotto che nel secondo turno di guida accusava già un ritardo di alcuni giri. Alla fine lui, Fuoco e Lacorte hanno fatto comunque egregiamente il proprio dovere, chiudendo appena fuori dalla top-10.
Ho commesso un errore nel mio primo stint di guida alla seconda curva di Lesmo e in pratica abbiamo buttato via la possibilità di allungare ulteriormente in campionato – ha commentato Roberto Lacorte – Alla luce di come è andata poi la gara, nonostante il balance of performance avverso avremmo potuto puntare sicuramente a un quarto posto o addirittura al podio. Rimaniamo in testa alla classifica, ma ovviamente c’è anche un poco di rammarico”.
L’aspetto positivo di questo weekend c’è – ha dichiarato Giorgio Sernagiotto – Nonostante la super zavorra che avevamo qui, abbiamo dimostrato di essere sempre competitivi. Anche questa volta potevamo puntare al podio. Gli errori fanno parte del gioco. Oggi è successo a noi e altre volte è capitato agli altri. I campionati sono lunghi e in fondo non la vedo così male. Io e Antonio siamo andati molto bene. Roberto del resto, nonostante abbia pagato un poco la pressione, ha fatto come sempre un lavoro eccellente”.
C’è tanta delusione. Il nostro obiettivo era di portare a casa più punti possibili senza strafare – ha aggiunto Antonio Fuoco – Purtroppo abbiamo perso subito un paio di giri, che su questa pista è impossibile recuperare. Adesso bisogna fare un reset e arrivare a Le Mans tranquilli. Siamo ancora primi in campionato e abbiamo sempre un grandissimo potenziale da sfruttare”.
Il prossimo round sarà quello in assoluto più importante di tutta la stagione, ovvero la 24 Ore di Le Mans a cui Cetilar Racing prenderà parte per la quinta volta. L’appuntamento è sul circuito de La Sarthe dal 18 al 21 agosto.

6 Ore di Monza: secondo tempo nelle qualifiche LMGT-AM

Un minuto, 47 secondi e 950 millesimi: secondo responso della LMGTE Am per Roberto Lacorte, al termine della sessione di qualifica della 6 Ore di Monza. Sulla pista di casa il pilota toscano ha bissato l’ottima prestazione di Portimão dello scorso mese, piazzando però questa volta in prima fila la Ferrari 488 GTE numero 47 del team Cetilar Racing che domani dividerà con Giorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco puntando a confermare la leadership di classe acquisita grazie alla vittoria messa a segno un mese fa sul circuito dell’Algarve. 

Al termine del turno di prove ufficiali di questo pomeriggio, quella del team Cetilar Racing è risultata la prima tra le vetture di Maranello nella LMGTE Am, chiudendo alle spalle della Aston Martin del poleman Ben Keating (inizialmente al secondo c’era l’altra Ferrari 488 GTE del francese François Perrodo, poi squalificato e retrocesso in ultima fila della griglia).

Il terzo dei sei appuntamenti del Campionato Mondiale Endurance FIA WEC si preannuncia di certo entusiasmante, anche se questa prima parte del weekend non si è rivelata propriamente una “passeggiata” per la squadra emblema del nostro tricolore. Questo a causa di un inconveniente tecnico che venerdì non ha consentito nel primo turno di prove libere di completare più di 16 giri in totale, obbligando gli uomini del team a lavorare ininterrottamente fino a notte fonda. Proficue le altre due sessioni di libere di questa mattina, in cui si è continuato a lavorare positivamente sulla vettura gestita dalla AF Corse.

Altro elemento che certamente non può essere trascurato in questa occasione è quello dell’handicap peso regolamentare conseguente alla vittoria conquistata appunto nel precedente round.

Dopo il podio di Spa-Francorchamps a inizio maggio, quando Lacorte, Sernagiotto e Fuoco hanno subito centrato il terzo posto di classe, ed il primo successo conquistato appunto nella 8 Ore di Portimão, adesso si punta a fare ancora bene; sia per potere poi affrontare con la massima carica la seconda parte della stagione che scatterà ad agosto con la 24 Ore di Le Mans e si concluderà con una doppia trasferta in Bahrain, quanto per rendere una sorta di omaggio speciale al pubblico (che finalmente è tornato ad accedere in autodromo) e ai numerosi sostenitori in generale.

Nella classifica della LMGTE Am, il trio del team Cetilar Racing adesso ha 53 punti, 18 in più dell’equipaggio formato da Giancarlo Fisichella, Francesco Castellacci e Thomas Flohr. Domani il momento della verità, con il via della gara alle ore 12. Diretta su Eurosport 2 fin dalle 11.45, con il commento di Nicola Villani e Marco Petrini.

Cetilar Racing a Monza da leader LMGTE AM nel FIA WEC

A un mese di distanza dalla 8 Ore di Portimão in cui il team Cetilar Racing ha portato al successo di classe la Ferrari 488 GTE numero 47, centrando la prima vittoria in assoluto nel Campionato Mondiale Endurance FIA WECRoberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco sono pronti ad affrontare quella che per loro rappresenta senz’altro, assieme alla 24 Ore di Le Mans, la gara più importante di tutta la stagione. 

Monza, sulla pista di casa, questo fine settimana (16/18 luglio), l’equipaggio tricolore ci arriverà da leader della LMGTE Am. Una 6 Ore molto speciale per la squadra “all made in Italy” quella che si prospetta fin d’ora, in un’atmosfera che sarà resa ancora più magica dalla presenza del pubblico che finalmente potrà varcare i cancelli del circuito.

Unica tappa italiana del calendario, la gara brianzola segna il cosiddetto punto di non ritorno del campionato, essendo il terzo dei sei round totali, precedendo di 34 giorni proprio la 24 Ore di Le Mans, a cui Cetilar Racing quest’anno prenderà parte per la quinta volta di fila. Un calendario recentemente rinnovato quello del FIA WEC 2021, con la cancellazione della trasferta del Fuji, inizialmente in programma il 26 settembre e rimpiazzata da una 6 Ore da disputarsi alla fine di ottobre in Bahrain (scenario anche del conclusivo round).

A Monza intanto l’ultima apparizione del team italiano risale al 2019, nell’European Le Mans Series. Dal passato al presente. Quello che racconta un inizio di stagione sicuramente molto positivo per Lacorte, Sernagiotto e Fuoco, al loro primo anno con la Ferrari 488 GTE gestita dalla AF Corse. L’esordio a Spa-Francorchamps, a inizio maggio, e subito il terzo piazzamento di classe. Poi la trasferta dello scorso mese, sul circuito dell’Algarve (dove tra l’altro Fuoco non aveva mai messo piede prima di allora), il terzo miglior tempo di classe ottenuto in qualifica da Lacorte, una gara impeccabile condita da una strategia perfetta ed il sorpasso di Sernagiotto, che intorno alla sesta ora ha definitivamente preso il comando della corsa.
Nella classifica della LMGTE Am, l’equipaggio Cetilar Racing arriva sulla propria pista di casa con 53 punti, 18 in più rispetto al trio Giancarlo Fisichella, Francesco Castellacci e Thomas Flohr, puntando naturalmente a rafforzare il proprio primato.

Per noi questa è una tappa importantissima per diverse ragioni – ha commentato Roberto Lacorte – La prima è che il campionato del mondo Endurance torna in Italia e ciò rappresenta anche un motivo d’orgoglio per un team completamente italiano come il nostro. Poi per il fatto che dopo mesi di totale chiusura al pubblico, per la prima volta ci saranno degli spettatori con cui siamo veramente felici di tornare ad avere un contatto diretto. Inoltre ci presentiamo a Monza da leader e quindi con delle responsabilità importanti e la voglia di continuare a fare bene. Infine questa è la gara che precede la 24 Ore di Le Mans e che si disputa sul circuito sicuramente più adatto per prepararci al “big event” dell’anno“.

La 6 Ore di Monza inizierà venerdì con la prima sessione di prove libere in programma a partire dalle 15.30. Due ulteriori turni sono in programma sabato, con il semaforo verde in corsia box alle 9.30 e alle 14, mentre le qualifiche scatteranno alle 18. Domenica alle 12 il via della gara: 360 minuti di adrenalina pura, con la diretta integrale di tutto l’evento su Eurosport 2 (collegamento dalle 11.45 fino alle 18.30 in Tv e sulla piattaforma “player” con il commento di Nicola Villani e Marco Petrini).

8 Ore di Portimão: cronaca di un trionfo

Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco hanno compiuto sul circuito dell’Algarve un’impresa memorabile, centrando la loro prima vittoria e quella del team Cetilar Racing nel CampionatoMondiale Endurance FIA WEC, trionfando nella LMGTE Am in occasione del secondo appuntamento della serie e in quella che per loro è stata la seconda uscita in gara con la Ferrari 488 GTE numero 47 gestita dalla AF Corse. Una vittoria, quella ottenuta domenica nella 8 Ore di Portimão, che ripaga gli anni di impegno full time da parte di tutti gli uomini della squadra tutta “made in Italy” e che proietta in testa alla propria classe il trio dei piloti Cetilar Racing, che anche grazie al terzo piazzamento conquistato nel round d’apertura della 6 Ore di Spa-Francorchamps dello scorso maggio, adesso vanta 53 punti contro i 35 dell’altro equipaggio Ferrari formato da Giancarlo Fisichella, Francesco Castellacci e Thomas Flohr. Lacorte, Sernagiotto e Fuoco hanno completato una gara impeccabile, dopo che il primo dei tre nella sessione di qualifica di sabato aveva subito esordito con il miglior terzo responso. Una gara che ha visto Fuoco, autore di un eccellente ultimo stint di guida, transitare sotto la bandiera a scacchi con un vantaggio di 5″830 sulla Porsche guidata da Riccardo Pera. 

A fare bene nell’ordine sono stati anche Lacorte, che ha preso il via mantenendosi fuori dai guai e rimanendo sempre attaccato ai primi, e Sernagiotto, autore di un passo costantemente tra i più veloci che gli ha permesso di portarsi in testa intorno alla sesta ora. “Descrivere ciò che si prova è difficile quanto lo è realizzarlo – ha commentato Roberto Lacorte subito dopo l’arrivo – Questa è una vittoria che sicuramente ci meritiamo, che si meritano tutte le persone che fanno parte del programma Cetilar Racing. Per guadagnarcela tra l’altro abbiamo dovuto lottare fino all’ultimo, senza commettere alcun errore, e per questo direi che è ancora più bella”. 

La cosa che mi fa riflettere è che siamo gli stessi dello scorso anno, con lo stesso impegno di allora – ha aggiunto Giorgio Sernagiotto – La soddisfazione è incredibile. E adesso siamo primi in campionato. “Robi” [Lacorte] tra i Bronze è il top! “Tony Fire” [Fuoco] è al toppissimo e io come Silver direi che me la cavo anche abbastanza bene…“. 

È stato un bellissimo weekend. Ci siamo trovati molto bene con la vettura fin dalle prove libere. Roberto poi ha fatto un’ottima qualifica e anche nel primo stint era il primo dei Bronze – ha concluso Antonio Fuoco – Abbiamo sempre tenuto tutto sotto controllo. Il team ha attuato una strategia perfetta e ha fatto dei pit-stop anche essi perfetti. Al momento siamo tutti molto contenti, però dobbiamo continuare a lavorare e a spingere perché la stagione è ancora lunga”. 

Monza, sulla loro pista di casa, nel prossimo appuntamento del FIA WEC in programma tra un mese nel weekend del 16/18 luglio, l’equipaggio del team Cetilar Racing ci arriverà quindi da leader. Più di così non si poteva chiedere.

Torna lo spettacolo del FIA WEC con la 8 Ore di Portimão

Cetilar Racing torna in pista e lo fa questo weekend (11/13 giugno) quando affronterà il secondo appuntamento del Campionato Mondiale Endurance FIA WEC che approda sul circuito dell’Algarve per la 8 Ore di Portimão.
Un impegno che Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto Antonio Fuoco affronteranno con una “marcia” in più, galvanizzati dal podio della LMGTE Am ottenuto in occasione della 6 Ore di Spa-Francorchamps che per loro ha segnato l’esordio in gara sulla Ferrari 488 GTE tecnicamente supportata dalla AF Corse.
In Belgio l’equipaggio Cetilar Racing è riuscito a conquistare il terzo posto di categoria, su un totale di 11 equipaggi al via in quella sola classe, con la seconda delle vetture di Maranello al traguardo al termine di un weekend tutto in crescendo in cui l’equipaggio della squadra “all made in Italy” è risalito progressivamente dalla sesta posizione iniziale.
Per il team Cetilar Racing si tratterà della prima volta a Portimão nel FIA WEC, dal momento che la stessa serie nel 2019 e lo scorso anno non vi ha fatto tappa. L’ultima apparizione sullo stesso circuito dell’Algarve per Lacorte e Sernagiotto risale dunque al 2018, nell’European Le Mans Series; gli stessi l’anno precedente, sempre nel campionato continentale, vi avevano conquistato un buon quinto posto, nella circostanza affiancati da Andrea Belicchi, oggi impegnato nel suo nuovo ruolo di coordinatore all’interno del team.
Arriviamo su quella che probabilmente è la pista più impegnativa e tecnica di tutto il campionato, anche in termini di affaticamento fisico e tenuta mentale – ha commentato Roberto Lacorte – Anche il traffico su questo circuito può giocare un ruolo fondamentale, sicuramente molto di più rispetto a Spa che è un tracciato abbastanza lungo. Una sfida nuova per noi nel FIA WEC”.
Il weekend dell’Algarve entrerà nel vivo venerdì con il primo turno di 90 minuti delle prove libere, che proseguiranno sabato con altre due sessioni. Sempre sabato a partire dalle ore 18 sono in programma le qualifiche. Domenica alle ore 11 (le 12 in Italia) il via della gara.
In Italia, dalle 12 alle 20.30 sarà possibile seguire la diretta con il commento di Marco Petrini e Daniele Galbiati su www.eurosportplayer.it. Collegamento live dalle 18.30 alle 20.30 anche su Eurosport 1.

Cetilar Racing subito a podio nella 6 ore di SPA Francorchamps

Debutto in GT e primo podio nel FIA WEC per Cetilar Racing. La 6 Ore di Spa-Francorchamps, primo degli appuntamenti del Mondiale Endurance, si è conclusa con il terzo posto della LMGTE Am per l’equipaggio formato da Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto Antonio Fuoco, protagonisti di una gara tutta in crescendo con la Ferrari 488 GTE EVO tecnicamente supportata dalla AF Corse. Un risultato che segna una pietra miliare nella sfida Cetilar Racing, se si considera che questo era appunto l’esordio per piloti e team nella categoria riservata alle vetture Gran Turismo. Un podio che arriva in quella che per la squadra guidata con enorme passione da Lacorte rappresenta la seconda stagione nel FIA WEC, dopo un anno di LMP2. 
Ieri lo stesso Lacorte era riuscito nelle qualifiche a piazzare il sesto miglior tempo sulle 12 vetture al via nella stessa classe. E proprio Lacorte è stato autore di un primo doppio stint di guida molto positivo, che lo ha visto nelle fasi iniziali risalire quarto prima di rimanere coinvolto senza colpe in un contatto con la Aston Martin di Paul Dalla Lana (il canadese proprio per questo è stato poi punito con un drive through). Un contatto che non ha comunque impedito a Lacorte di rimanere sesto anche dopo il primo pit-stop.
A rilevarlo al volante è stato quindi Sernagiotto, che è pazientemente risalito prima quinto e poi quarto, andando anche ad occupare provvisoriamente il terzo posto. L’ultimo turno di guida è stato quello di Fuoco, quarto fino a pochi minuti dal termine, prima che una delle Porsche del Dempsey-Proton Racing venisse a sua volta rallentata da un altro drive through. È stato in quel preciso istante che per Cetilar Racing si è concretizzato un risultato che dà fiducia a tutto il team in vista del prosieguo della stagione.
Io, Giorgio e Antonio abbiamo completato un weekend difficile – ha spiegato un Roberto Lacorteraggiante – Il contatto nel Prologo di martedì con Kamui Kobayashi e l’ospedale. Poi in gara l’altro incidente in cui sono rimasto coinvolto con Paul Della Lana… Dopo tanti anni di sacrifici, inseguire e realizzare un obiettivo per tutti noi è un’emozione grande. La componente umana, oggi come sempre, in sei ore ininterrotte di bagarre, è stata fondamentale. Come fondamentale il supporto di Amato Ferrari e di tutti i suoi uomini. AF Corse significa eccellenza”.
Veniamo da quattro/cinque stagioni difficili. Sulla carta siamo sempre stati un ottimo equipaggio e con grandi aspettative, ma non è stato semplice dimostrarlo – ha commentato Giorgio Sernagiotto – Arrivare alla prima gara con in LMGTE e salire subito sul podio ci ha permesso di toglierci un peso non da poco. Sono felicissimo prima di tutto per Roberto, che ha sempre creduto in questo progetto e si meritava un risultato del genere. Per Antonio che è appena arrivato e naturalmente per me. Abbiamo ancora qualcosa da migliorare, come tutti i team. Adesso ci aspetta davvero una stagione interessante”.
Sono soddisfatto di questo risultato. Non dico che non me lo aspettavo del tutto, ma sono rimasto piacevolmente sorpreso che alla prima gara nel WEC abbia subito ottenuto un podio. Ringrazio il team e il coach Andrea Belicchi, che hanno fatto un ottimo lavoro. Siamo solo all’inizio, ma la strada è quella giusta“, ha aggiunto infine Antonio Fuoco.
Il prossimo appuntamento del Mondiale FIA WEC sarà la 8 Ore di Portimão, in programma nel fine settimana del 12 e 13 giugno.

Sesto posto in qualifica a SPA per la #47. E oggi la gara

Dal miglior tempo ottenuto lunedì nella prima sessione del Prologo al botto di martedì che ha visto suo malgrado protagonista Roberto Lacorte, coinvolto senza colpe in un contatto dalla Toyota di Kamui Kobayashi e poi pronto a ritornare in pista rendendosi ieri autore di una qualifica positiva conclusasi con il sesto responso di categoria.
Inizia con una terza fila, quella della LMGTE-Am, la nuova avventura tutta targata Ferrari 488 GTE EVO del team Cetilar Racing nel FIA WEC, in occasione della 6 Ore di Spa-Francorchamps, primo dei sei appuntamenti del Mondiale. Lacorte è infatti riuscito a collocarsi esattamente a metà schieramento al termine di una sessione interrotta per ben due volte con la bandiera rossa nei primi minuti, a causa dell’uscita di pista in “fotocopia” di due Porsche al Radillon.
Un risultato che è arrivato dopo il quarto tempo di categoria ottenuto nel terzo e conclusivo turno di prove libere che si è svolto sempre ieri da Antonio Fuoco, che assieme a Giorgio Sernagiotto e allo stesso Lacorte completa un equipaggio tutto tricolore.
Il potenziale c’è e si è visto. Bene i piloti e bene il team che, sempre con il supporto tecnico di AF Corse, sembra avere subito intrapreso la strada giusta.
Nelle tre sessioni di libereabbiamo lavorato soprattutto sulla messa a punto della vettura, cercando di capire se era più proficuo utilizzare in qualifica la gomma morbida o l’intermedia, che è quella che dobbiamo poi usare domani anche per il primo stint. Con la prima riusciamo a fare un giro veloce, ma chiaramente poi siamo al limite per il ritmo gara – ha spiegato Andrea Belicchi, presente in Belgio nel suo ruolo di coordinatore e coach – Poi abbiamo cercato di fare anche un buon lavoro sui piloti, specialmente con Roberto che doveva affrontare la qualifica. E le cose sono andate abbastanza bene”.
Oggi il via della gara è in programma alle 13.30, con la diretta su Eurosport 2 fino alle 15.30 e dalle 17.20 alle 19.45. Tutte le sei ore verranno inoltre trasmesse su www.eurosportplayer.com continuativamente dalle 13 alle 20.05.

La Ferrari 488 GTE Evo di Cetilar Racing in pista a SPA

Cetilar Racing è pronto a scendere in pista per la 6 Ore di Spa-Francorchamps che inaugura questo weekend (29 aprile/1 maggio) quella che per il team tutto italiano è la seconda stagione completa nel MondialeFIA WEC.

Un impegno che Cetilar Racing affronta con la Ferrari 488 GTE Evo gestita da AF Corse e divisa da Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto ed il nuovo arrivo Antonio Fuoco, mentre Andrea Belicchi inizia il suo nuovo impegno nelle vesti di drivers’ coordinator.

Dopo avere concluso il programma LMP2, per il team Cetilar Racing si tratta della prima uscita ufficiale in gara con una Ferrari 488 GTE Evo, con l’obiettivo di puntare a un risultato di rilievo nella classe Am.
E proprio sull’iconico tracciato belga di 7,004 km, lo scorso anno Cetilar Racing ha conquistato il suo migliore risultato della stagione, centrando l’ottavo posto assoluto e un quinto piazzamento nella propria classe.

La 6 Ore di Spa-Francorchamps è il primo dei sei appuntamenti del calendario 2021 e verrà seguita a ruota dalla 8 Ore di Portimão e dalla 6 Ore di Monza, unica tappa tricolore. Sarà invece l’89ª edizione della 24 Ore di Le Mans (la quinta per il team Cetilar Racing) a segnare il giro di boa della stagione nel mese di agosto, precedendo l’epilogo della 6 Ore del Fuji e della 8 Ore del Bahrain che si svolgerà alla fine di novembre.

A Spa intanto è stata oggi la prima sessione delle due giornate del Prologo ad accendere i motori e nella circostanza per la Ferrari 488 GTE Evo di Cetilar Racing è subito arrivato il miglior tempo di categoria, seguito dal quarto responso ottenuto nella seconda sessione. Le prove libere sono invece in programma giovedì e venerdì. Sempre venerdì, a partire dalle 18.20, si svolgeranno le qualifiche, che verranno trasmesse in differita su Eurosport 2 il giorno dopo.

La gara, della durata di sei ore, prenderà il via sabato alle 13.30 e andrà “live” sempre su Eurosport 2 fino alle 15.30 e dalle 17.20 alle 19.45. L’intero evento verrà inoltre trasmesso su www.eurosportplayer.com dalle 13 alle 20.05 di sabato.

Iniziare la stagione da Spa è veramente qualcosa di unico, perché il circuito ti trasmette delle emozioni straordinarie. Su questo tracciato la nostra Ferrari 488 GTE Evo ha la possibilità di esprimere al meglio il suo potenziale – ha spiegato Roberto Lacorte – Per noi piloti si tratta adesso di prendere la giusta confidenza con una vettura diversa da quella utilizzata in precedenza, ma con la quale abbiamo avuto tutti subito un ottimo feeling”.

Tornare nel WEC con una vettura competitiva è qualcosa che ci dà emozione – ha commentato Giorgio Sernagiotto – Penso che abbiamo il pacchetto giusto per potere nutrire delle aspettative importanti”.

È la prima volta per me qui a Spa con una vettura GT. Il feeling sembra buono, anche se ovviamente c’è ancora da lavorare sul passo gara“, ha aggiunto infine Antonio Fuoco.

Presentata la nuova stagione nel FIA WEC

Tante le novità per una stagione che preannuncia un’inedita ed avvincente sfida nel Mondiale FIA WEC.

Oggi, presso l’headquarter di Piacenza della AF Corse, Cetilar Racing ha reso noti i suoi programmi 2021 nell’ambito di una presentazione on-line condotta da Carlo Genta di Radio24 e a cui sono intervenuti diversi ospiti illustri ed addetti ai lavori. Programmi che vedranno il team di Roberto Lacorte affrontare il World Endurance Championship, massimo campionato riservato alle vetture Sportscar e GT, con una Ferrari 488 GTE supportata appunto dalla AF Corse. E proprio nella sede di Piacenza è stata rivelata la livrea della vettura, come sempre contraddistinta dalla classica colorazione azzurro/verde e dal numero 47.

Si chiude pertanto un ciclo, quello della Dallara LMP2, delle quattro 24 Ore di Le Mans tutte portate a termine, dell’impegno pluriennale nell’European Le Mans Series e poi appunto nel Mondiale FIA WEC, che rimane uno dei punti di congiunzione tra passato, presente e futuro. E si aprono altri scenari, con un equipaggio top che vedrà lo stesso Roberto Lacorte alternarsi al volante con Giorgio Sernagiotto ed il giovane Antonio Fuoco, prodotto della Ferrari Driver Academy, che ha già debuttato con i colori Cetilar Racing in occasione dell’edizione più recente della 24 Ore di Daytona disputatasi nel mese di gennaio.

Scende invece idealmente (e non solo) dall’abitacolo Andrea Belicchi, che dall’alto della sua esperienza continuerà comunque a svolgere un ruolo di fondamentale importanza all’interno del team, rivestendo questa volta i panni di driver coordinator e trasmettendo alla squadra tutto il proprio know-how.

L’obiettivo di Cetilar Racing è puntare dritto al titolo Mondiale GTE Am, consapevoli di avere a disposizione una vettura super competitiva e a fronte dell’ormai consolidata partnership con AF Corse, la struttura di Amato Ferrari legata a doppio filo alla Casa di Maranello.

“Racing with Ferrari” sarà un’emozione unica. Come sarà un’esperienza straordinaria disputare la quinta 24 Ore di Le Mans in programma nel weekend del 21 e 22 agosto, la prima per Cetilar Racing con una vettura GT e con una Ferrari.

La stagione 2021 si aprirà ufficialmente tra una settimana, con i test di Barcellona del 6 e 7 aprile. Sei in tutto gli appuntamenti. A inaugurare il calendario sarà la 6 Ore di Spa-Francorchamps, il primo weekend di maggio. Il 13 giugno sarà la volta della 8 Ore di Portimão. La terza tappa è la 6 Ore di Monza del 18 luglio. Poi un mese di pausa, che precederà la 89ª edizione della 24 Ore di Le Mans. Quindi le due trasferte intercontinentali della 6 Ore del Fuji (26 settembre) e della 8 Ore del Bahrain (20 novembre).

ROBERTO LACORTE: “Iniziamo una nuova sfida con delle aspettative importanti. Questa volta non parteciperemo per partecipare… ma con l’obiettivo concreto di fare non solamente un buon lavoro, ma di raccogliere i risultati che il nostro team si merita dopo anni di digiuno. Abbiamo il team migliore e la vettura migliore con una livrea affascinante che rappresenta l’Italia e l’eleganza”.

GIORGIO SERNAGIOTTO: “Nell’onda dell’entusiasmo posso dire che le aspettative sono alte, perché abbiamo tutto per fare bene. La line-up dei piloti è “veloce”, la vettura sicuramente è iper competitiva, con un team straordinario. Adesso dobbiamo dare il 100 per cento mettere insieme tutti i pezzi e portare a casa quello che ci aspettiamo”.

ANTONIO FUOCO: “Appena vista la vettura dal vivo sono rimasto piacevolmente impressionato subito dalla livrea, con un look molto aggressivo. Speriamo di potere essere aggressivi anche in pista. Siamo carichi e non vediamo l’ora di iniziare. Sicuramente saremo competitivi. Daremo il massimo per ottenere un ottimo risultato”.

Cetilar Academy: pronti per una nuova, super stagione

Dal 2019 ad oggi sono stati ben dieci in totale i piloti selezionati per fare parte della Cetilar Academy. Il progetto, supportato da Cetilar Racing e lanciato appunto tre anni fa da Roberto Lacorte, si riconferma solido e innovativo. Sempre all’insegna di quelli che sono alcuni dei valori fondamentali per la crescita dei giovani: disciplina, responsabilità, spirito di sacrificio e ricerca costante del limite.
Valori che il progetto Cetilar Academy vuole trasmettere alle nuove leve del motorsport mondiale, puntando tanto a dare un imprinting alla figura di pilota, ma anche all’aspetto più umano di chi ne è coinvolto.
A inaugurare la Cetilar Academy nel primo anno di attività furono Joel Bergström, Sebastiano Pavan ed Alfio Spina. Nel 2020 Bergström e Spina sono usciti dal progetto, essendo transitati ad altri team, ma la line-up si è arricchita con l’ingresso di Brando Badoer, Mark Kastelic, Nicola Lacorte e Kean Berta Nakamura.Brando Badoer e Nicola Lacorte sono stati quindi riconfermati anche per questa stagione, in cui sono impegnati entrambi nella categoria OK con Kart Republic, squadra guidata dallo storico talent scout Dino Chiesa. A loro si aggiungono tre nuovi arrivi: lo svizzero Kilian Josseron, l’australiano Griffin Peebles e il tailandese Enzo Tarnvanichkul, tutti impegnati nella Mini con il Team Driver Racing Kart di Devid De Luchi.
I piloti di Cetilar Academy, caratterizzati in pista da un’ala blu Cetilar® sulla tuta e sul kart, verranno affiancati da professionisti del motorsport durante il loro percorso che prevede anche una serie di giornate di formazione nelle sedi dei partner coinvolti nel progetto. Giornate dedicate alla preparazione fisica e tecnica, che contribuiranno alla loro crescita professionale e umana.
Cetilar Academy, supportata da PharmaNutraCetilarAF CorseAthleticaFreemKart RepublicTeam Driver Racing KartItalian F4 Championship powered by Abarth e WSK Promotion, è ormai un punto di riferimento nel kart e, dopo avere raggiunto risultati eccellenti nel corso delle prime due stagioni di attività, proseguirà il proprio impegno di alto livello nell’ambito della WSK Series e delle più importanti manifestazioni internazionali.
Credo molto nel progetto Cetilar Academy e sono felice di proseguire questa collaborazione – ha commentato Devid De Luchi – Assieme a Roberto Lacorte abbiamo selezionato dei ragazzi di sicuro talento che possono godere, oltre che di un programma in pista, di un importante percorso di educazione e crescita sotto l’aspetto umano”.
Sono contento di potere dare continuità al nostro lavoro, sempre con l’obiettivo di fare crescere i giovani – ha aggiunto Dino Chiesa – In questi primi anni abbiamo già portato a casa dei buoni risultati. Recentemente c’è stato il passaggio di Brando Badoer nella OK e abbiamo deciso di affiancargli anche Nicola Lacorte, che fin dalle sue prime uscite nella categoria ha fatto molto bene. E adesso stiamo pensando di estendere tutto questo con un successivo impegno nella Formula 4″.

Una 24 Ore di Daytona dal sapore amaro

Questa volta le cose dovevano andare diversamente. I presupposti per conquistare quanto meno uno strepitoso podio nell’edizione del debutto della 24 Ore di Daytona c’erano davvero tutti.
Ottimo il potenziale espresso dalla Dallara LMP2 numero 47 del team Cetilar Racing, unica squadra tutta italiana al via, sempre sotto il coordinamento tecnico degli uomini di AF Corse. Ineccepibile la condotta dei piloti, con Roberto Lacorte nel ruolo di gentleman “poco gentleman” e molto in forma, autore della partenza e di una prima fase di corsa straordinaria. Poi a fare più che bene il loro lavoro sono stati il nuovo arrivo Antonio FuocoAndrea Belicchi Giorgio Sernagiotto.
Protagonista assieme a Fuoco, appena una settimana fa, nella qualifying race del Roar Before the 24, quando un inconveniente allo sterzo lo ha privato della vittoria, Lacorte si è avviato sesto di classe per risalire immediatamente due posizioni portandosi nella top 10 assoluta e quindi gradualmente secondo. Fuoco, che è subentrato al volante per il secondo stint, ha poi agguantato la leadership e da allora in avanti la vettura del team Cetilar Racing è quasi ininterrottamente rimasta davanti.
A nove ore e 45 minuti dalla fine la doccia fredda. Proprio mentre al volante si trovava Fuoco. Il pilota di Cariati ha prima rallentato sensibilmente, per poi rientrare ai box per una sosta inaspettata. Tornato in pista buy ultram us online Fuoco si è in seguito dovuto fermare nuovamente. Amara la sentenza: cambio Ko e podio (se non addirittura una vittoria) definitivamente sfumato. Uno stop che è durato oltre due ore. Quindi la decisione di Lacorte di proseguire. “Never give up!”. Sono le corse, ma proprio per questo mai abbandonare, pur senza speranze di chiudere tra i primi. E alla fine è arrivato il sesto piazzamento di categoria.
C’è il rammarico per non avere potuto puntare fino all’ultimo per le prime posizioni. Però c’è anche la grande soddisfazione di avere lottato per un risultato importante – ha commentato Roberto Lacorte – Il podio era alla nostra portata, ma anche la vittoria. È il motorsport e queste cose possono succedere. La squadra nel suo insieme ha fatto un lavoro fantastico”.
Inoltre siamo riusciti a dimostrare che, con un regolamento che ci mette tecnicamente alla pari con i nostri avversari, il pacchetto squadra-piloti è più che valido – ha aggiunto Lacorte – Abbiamo deciso di proseguire fino in fondo per rendere onore a questa gara e a tutti coloro che hanno fatto il tifo per noi, concludendo sul traguardo la nostra prima partecipazione alla 24 Ore di Daytona”.
Adesso però si guarda alla nuova stagione, che porterà con sé tante novità che verranno annunciate a breve.

Pronti per la grande sfida della 24 Ore di Daytona

Con le prove libere che hanno visto la Dallara LMP2 numero 47 del team Cetilar Racing chiudere con un miglior quarto posto giovedì con Antonio Fuoco e con il quinto di Giorgio Sernagiotto oggi, si respira ormai a pieni polmoni l’atmosfera della 24 Ore di Daytona che prenderà il via domani alle 15.40 ora locale, quando in Italia saranno le 21.40.

Dopo uno straordinario Roar Before the 24 della scorsa settimana, quando Roberto Lacorte e lo stesso Fuoco sono stati privati di una probabile vittoria nella qualifying race a causa di un problema allo sterzo sopravvenuto negli ultimi minuti, l’obiettivo pare chiaro. 

Da parte di Lacorte, Fuoco, Sernagiotto e Andrea Belicchi c’è infatti l’intenzione di lottare per un podio che sarebbe eccezionale. Quanto per il fatto che questa è appunto l’ultima apparizione della gloriosa Dallara LMP2 numero 47, in precedenza già impiegata nella serie ELMS e poi nel Mondiale FIA WEC, nonché nelle ultime quattro edizioni della 24 Ore di Le Mans. Sia essendo il team Cetilar Racing l’unica squadra tutta italiana al via; un primato certamente storico per questa gara a stelle e strisce che si disputa nel medesimo format dal lontano 1966 e che giunge alla sua 59ª edizione.

Giorgio oggi ha fatto un bel giro, stampando un ottimo tempo. Devo dire che ci voleva proprio – ha dichiarato Roberto Lacorte – Stiamo lavorando nella giusta direzione“.
Sono molto contento delle libere perché ho trovato il giusto ritmo – ha commentato Giorgio Sernagiotto – Nell’ultima sessione disponibile sono riuscito a fare un bel tempo. In gara cercheremo di restare nel gruppo e di sfruttare ogni buona occasione. Sono piuttosto ottimista“. 
Direi che al momento è tutto Ok – ha aggiunto Antonio Fuoco – Abbiamo verificato nelle libere il lavoro fatto sulla vettura. Scopriremo domani dove siamo realmente. Speriamo di fare davvero una bella 24 Ore“.
Le condizioni cambiano molto e di continuo, ma posso dire che la vettura è a posto. Su questo siamo certi“, ha concluso Andrea Belicchi.

Per potere seguire dal vivo la gara, prima prova dell’IMSA WeatherTech Sportscar Championship, ci si può sintonizzare su Imsa TV. Il live timing verrà invece proposto qui.

Verso Daytona: intervista ad Antonio Fuoco

Tra i giovani piloti italiani del momento, Antonio Fuoco, driver della Scuderia Ferrari Team, è alla sua prima gara con Cetilar Racing.

Un esordio notevole, visto che parliamo della 24 Ore di Daytona…

Sarà la prima esperienza con Cetilar, la mia prima 24 Ore e la prima gara con un prototipo LMP2. Sarà importante cercare di adattarmi il prima possibile alla macchina ed entrare in confidenza con la squadra e i compagni. E’ il punto principale su cui sto lavorando di più in questi giorni.

Prima di Daytona avete disputato a Pisa una due giorni di allenamento con i nostri preparatori, Alessio Erra e Filippo Della Latta di Athletica: come ti sei trovato con gli altri piloti?

Molto bene, sono più grandi, hanno più esperienza di me ed è sempre un piacere stare con persone che possono trasmettermi qualcosa, sulla base, appunto, della loro maggiore esperienza. In questo caso, nello specifico delle gare di durata hanno molto da insegnarmi. Il week end a Pisa è stato bello e costruttivo, abbiamo fatto ottimi allenamenti, abbiamo spinto e fatto gruppo. E’ stato importante per conoscerci meglio prima di arrivare qui a Daytona, perché abbiamo costruito una base da cui partire. 

Che esperienze hai di gare negli Stati Uniti?

Nel 2014 ho partecipato a una Florida Winter Series con la Formula Abarth, un campionato organizzato alla maniera europea, quindi diverso dagli altri che si disputano qui. Non ho molta esperienza di campionati americani e non vedo l’ora di capire come funzionano: da quello che ho sentito è un mondo a sé rispetto all’Europa, quindi sono molto curioso di approfondire.

Che idea ti sei fatto della 24 Ore di Daytona?

E’ una gara molto particolare, può succedere di tutto, soprattutto con le safety car. Sarà importante restare sempre lì, per sfruttare ogni occasione al momento giusto. 

Cetilar Racing protagonista al ROAR di Daytona

Ottimo inizio per Cetilar Racing al debutto a Daytona con un super equipaggio tutto tricolore formato da Roberto LacorteGiorgio SernagiottoAndrea Belicchi e il nuovo arrivo Antonio Fuoco, tutti e quattro anche loro al proprio esordio assoluto nella classica gara endurance della Florida, primo round del calendario IMSA WeatherTech SportsCar Championship.
Una gara che segna inoltre l’ultima apparizione della Dallara LMP2 numero 47, protagonista di ben quattro edizioni consecutive della 24 Ore di Le Mans portate tutte a termine con risultati più che lusinghieri (incluso il nono piazzamento ed il settimo di classe conquistato nel 2017) e compagna di avventura nella duplice sfida della serie ELMS prima e poi nel Mondiale FIA WEC, nel corso della stagione 2019-2020.
A sferrare la prima zampata è stato Lacorte, sabato autore di un eccellente terzo responso di categoria al termine delle qualifiche per il Roar Before the 24, decisivo per definire lo schieramento della stessa 24 Ore di Daytona che prenderà il via il prossimo weekend. Per lui il responso di 1’38″573, di appena 41 millesimi superiore a quello della Oreca della High Class Racing che l’ha preceduto.
Quindi, nella gara del “Roar”, Lacorte e Fuoco sono stati assoluti protagonisti, portandosi al comando e lottando per il successo fino all’ultimo, quando un problema allo sterzo li ha costretti allo stop classificandosi sesti della LMP2.
Lacorte all’inizio è riuscito a gestire bene la situazione, in condizioni di pioggia. Fuoco, salito in macchina per il secondo stint, quando la pista ha iniziato ad asciugarsi, è stato quindi perfetto nelle fasi finali.
Abbiamo visto che siamo competitivi. Dopo alcune stagioni difficili, grazie a un regolamento che ci fa essere vicini alle altre vetture, siamo venuti fuori noi piloti – ha commentato Lacorte – Una sensazione dolce e amara al tempo stesso. Peccato infatti per la beffa finale. Ma questo è il nostro sport. Adesso bisogna pensare però alla 24 Ore di Daytona della prossima settimana“.

Verso Daytona: intervista ad Andrea Belicchi

Super appassionato di Stati Uniti, Andrea Belicchi non vede l’ora di assaggiare l’asfalto del Daytona International Speedway, vero e proprio tempio della velocità a stelle e strisce.

Andrea, cosa provi in questo momento?

Sensazioni magnifiche, perché è la prima vota che partecipo alla 24 Ore di Daytona. C’è molta eccitazione per capire la gara, le sue difficoltà, tutti i vari aspetti che accompagnano un evento così importante e significativo. E poi c’è la voglia di conoscere un circuito molto particolare in cui ho già girato, ma poco, quindi tutto da scoprire.

Gli Stati Uniti per te sono una passione. E un serbatoio di bei ricordi…

Ho corso in più occasioni in America e mi piace molto. Ho partecipato alla 12 Ore di Sebring un paio di volte e anche alla Petit Le Mans, che abbiamo vinto nel 2012 con Rebellion. Ricordi magnifici. E poi si, è vero, ho una grande passione per gli Stati Uniti, mi piace il Paese in generale, l’idea del sogno americano. Nello specifico del motorsport adoro la loro passione per lo spettacolo, anche da parte delle organizzazioni: l’attenzione nel creare lo show per il pubblico, ma anche per i piloti, con gare tenute vive, magari anche a discapito di chi è in testa con un grosso vantaggio… Il risultato è che il pubblico si gode gare vive fino alla bandiera a scacchi, con l’incognita sul risultato finale.

Quali sono le principali difficoltà tecniche di una gara come la 24 Ore di Daytona?

Lo scopriremo fra poco… A livello di affidabilità credo sia molto dura per il motore, perché sui banking vai a full gas per parecchio tempo. Andare a un alto regime di rotazione per tre quarti di giro è una bella sollecitazione per il motore. E poi penso anche agli organi di trasmissione, che soprattutto nel banking possono soffrire, e agli pneumatici, perché alle alte velocità e sul banking si stressano molto. Per noi è una gara nuova, abbiamo diverse ipotesi ma le verificheremo in questi giorni direttamente in pista. 

Verso Daytona: intervista a Giorgio Sernagiotto

Appassionato di motorsport praticamente da sempre, grazie alla passione trasmessagli dal papà Renzo, Giorgio Sernagiotto, 39 anni, può vantare una lunga esperienza che va dai go-kart al vetture gran turismo e ai prototipi. Con Cetilar Racing fin dalla nascita del team, è stato, tra le altre cose, Vicecampione del Mondo Trofeo Maserati e Campione del Mondo Coppa Shell con Ferrari.

Lo scorso marzo la prima corsa in USA ad Austin, ora si torna, ma è una gara diversa, perché è “La Gara”… Che sensazioni provi a un paio di settimane dalla 24 Ore di Daytona?

Dopo Le Mans, la 24 Ore di Daytona è la grande classica, una delle gare che un pilota DEVE fare. Poter essere al via dell’edizione 2021 mi rende felice, orgoglioso e voglioso di ben figurare! Dallo scorso anno ad ora ci è cambiata la vita a tuti, ad Austin nel febbraio scorso il Covid era ancora lontano e non spaventava più di tanto, a ripensarci vengono i brividi. In soli 11 mesi abbiamo rivoluzionato le nostre vite, la nostra quotidianità, il modo di viaggiare e di porsi con gli altri. Anche in termini motorsport è molto diverso, ma la lotta in pista è sempre al massimo!

A livello fisico e mentale, come vi siete preparati? Avete fatto qualcosa di particolare?

Con l’emergenza Covid i calendari 2020 sono stati rivoluzionati e dal giugno scorso non abbiamo praticamente mai staccato quindi fisicamente siamo in forma e subito dopo capodanno abbiamo anche fatto uno stage di preparazione atletica tutti insieme a Pisa. E’ stato molto bello perché abbiamo fatto subito gruppo e nonostante la fatica ci siamo divertiti insieme.

Che idea ti sei fatto della 24 Ore di Daytona? Hai avuto qualche feedback particolare da colleghi piloti?

Da quello che mi hanno buying valium detto alcuni amici piloti, la pista ha 2 anime, una molto lenta e tortuosa detta infield e l’altra iper veloce che è parte dello speedway e la variante bus stop. Quindi dicono che la differenza si faccia sul veloce, mentre sul lento c’è da gestire gomme e sforzi fisici.

Cosa differenzia il motorsport USA da quello europeo, regolamenti a parte?

L’atteggiamento aggressivo e d’attacco è nel DNA dello sport USA. Comportamenti super difensivi con chiusure di traiettoria che si vedono in Europa, negli Stati Uniti d’America non solo vengono sanzionati ma vengono visti come atteggiamenti da deboli. Poi c’è la cultura e il rispetto per tutti coloro che sono coinvolti nello sport, soprattutto in Italia se lavori nello sport (o anche nello spettacolo) sei sempre visto come un eterno bambino, un Peter Pan a cui ci si approccia sempre col sorrisino quasi compassionevole della serie “quando metterai la testa a posto”. In USA invece la professione di sportivo è considerata allo stesso livello di un qualsiasi altro professionista con lo stesso rispetto e lo stesso peso sociale, e questo si rispecchia anche sul coinvolgimento del pubblico che vive e tifa per tutti i piloti in pista.

Vieni da una lunga esperienza nell’endurance condita da quattro 24 Ore di Le Mans con la Dallara LMP2, ma a Daytona sarai un rookie. Quanto conta l’esperienza di Le Mans?

Le Mans è il “Master” dopo l’università, Daytona è l’Univervità, quindi sulla carta sono tranquillo ma… è una pista strana con variabili diverse da quelle a cui siamo abituati a gestire. Le vetture più lente come le LMP3 e le GT3, il banking, sono tutte novità e grazie anche agli spotter le gestiremo al meglio delle nostre possibilità. 

Verso Daytona: intervista a Roberto Lacorte

Uomo abituato alle grandi sfide, che si tratti di sport o di imprenditoria fa poca differenza, Roberto Lacorte non vede l’ora di assaggiare l’asfalto del Daytona International Speedway, ultima esperienza in pista con la Dallara di classe LMP2 numero 47. Da giovedì sarà in Florida, prima per il ROAR (Roar Before the Rolex 24) e poi, nel week end del 30-31 gennaio, per la leggendaria 24 Ore di Daytona (Rolex 24), con Cetilar Racing nuovamente unico team italiano impegnato nell’ambito dei prototipi.

Lo scorso marzo la tua prima esperienza in pista negli Stati Uniti, ad Austin. Ora si torna in America, ma è una gara diversa, perché è “la Gara”… Che sensazioni provi a un paio di settimane dalla 24 Ore di Daytona?

C’è la curiosità di andare a correre una 24 ore in stile americano, con logiche, regolamenti, atmosfera, tutto completamente diverso da come siamo abituati. Anche la gestione tecnica, cambia molto. E’ un’esperienza in cui volevamo cimentarci per scoprire qualcosa di nuovo, e sarà molto utile. Poi c’è comunque la voglia di tornare a correre, fortissima. E farlo con un equipaggio allargato con l’innesto di Antonio Fuoco, è ancora più stimolante anche per noi, un nuovo modo di misurarsi con un pilota giovane e veloce.

Perché la scelta è caduta su di lui? Che impressione hai avuto dopo il vostro primo incontro?

Perché prima di tutto è molto veloce e lo ha dimostrato sempre, in qualsiasi categoria ha corso. Antonio mi è stato consigliato fortemente da Amato Ferrari, è una combinazione perfetta con noi e siamo molto felici di averlo in squadra. E’ una persona gradevolissima, molto preparato e accurato in tutto ciò che fa, un professionista vero. 

Sarà l’ultimo ballo con la Dallara #47: in questo momento qual è il sentimento che prevale? 

La gioia di farla correre in un ambiente sulla carta più confortevole per le sue caratteristiche. Abbiamo sempre incontrato molte difficoltà, a causa della sua scarsa downforce, ma a Daytona serve meno, c’è bisogno di tanta velocità e su questo non siamo messi male. Quindi correre in condizioni in cui possiamo dire la nostra, su una pista che sposa bene la nostra macchina e ci mette in condizioni di confrontarci con gli altri, è un grande stimolo. 

Quali sono, tecnicamente, le difficoltà principali di una gara come la 24 Ore e di un circuito come Daytona?

Ogni pista ha le sue caratteristiche, Daytona ha un banking tra i più ripidi al mondo, che arriva fino a 31°. Bisogna adattarsi in fretta, perché è una condizione totalmente differente rispetto ai nostri circuiti, c’è un forte schiacciamento verticale oltre alla g-force laterale. E poi c’è il traffico, complicato da gestire perché la pista è piccola in confronto a Le Mans e le macchine sono comunque tante. Dovremo abituarci all’ausilio degli spotter, altra cosa nuova per noi e altra componente americana con cui dobbiamo fare i conti.

Pensi che Daytona per Cetilar Racing possa essere la prima e ultima gara nel circuito IMSA?

Mai dire mai… Il sogno è fare anche le altre gara di durata del campionato endurance, ma vogliamo fare una cosa alla volta. Partiamo dalla gara più importante, per conoscere e vivere un modo di correre che è molto affascinante, e poi vedremo. Intanto dopo Daytona tutto il focus di Cetilar Racing sarà sul progetto LMGTAM nel WEC. Quindi, al momento, c’è davvero poco spazio per altri pensieri…

A Daytona per la Rolex 24, ultimo atto con la Dallara 47

Il team Cetilar Racing si prepara per affrontare una nuova sfida, facendo il suo debutto nella 24 Ore di Daytona che si disputerà l’ultimo fine settimana di gennaio. La gara della Florida, che è anche il primo appuntamento del calendario 2021 dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship, segnerà l’ultima apparizione ufficiale della Dallara LMP2 n.47 della squadra di Roberto Lacorte, subito dopo l’impegno nel FIA WEC conclusosi il mese scorso con la 8 Ore del Bahrain e quattro consecutive partecipazioni alla 24 Ore di Le Mans.
La “Rolex 24 at Daytona” verrà preceduta dal Roar before the Rolex 24, ovvero i giorni di test ufficiali in programma dal 22 al 24 gennaio. Sarà in questa occasione che il team Cetilar Racing scenderà per la prima volta in pista sul famoso Speedway americano, dove sarà presente con un equipaggio top. Ad alternarsi sulla vettura della factory emiliana sempre gestita dalla AF Corse, ci saranno lo stesso Roberto Lacorte ed i riconfermati Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi. Assieme a loro una “new entry” assoluta che risponde al nome di Antonio Fuoco. Il giovane pilota di Cariati, 24 anni, legato alla Ferrari, nel 2020 campione italiano Gran Turismo Endurance, con un trascorso importante nella GP3 Series e nel FIA Formula 2 con i colori FDA (Ferrari Driver Academy), fa anche lui il proprio esordio nella gara di Daytona, alla pari di Lacorte, Sernagiotto e Belicchi.
Anche in questa occasione, Cetilar Racing sarà l’unico team tutto italiano al via nella categoria Sport Prototipi. Un orgoglio tricolore, come lo è stato nel FIA WEC e alla 24 Ore di Le Mans. Il tutto nell’ottica di un cambiamento radicale, che verrà presto ufficializzato, con un programma inedito di altissimo livello sempre nell’ambito del Mondiale Endurance.
La prossima edizione della “Rolex 24 at Daytona” sarà anche la cinquantanovesima. Un traguardo importante per la classica endurance a stelle e strisce, che rappresenta uno degli eventi motorsport di maggior rilevanza nel contesto delle gare americane e non solo.
Nonostante le difficoltà incontrate in questi quattro anni con una vettura che non ci ha fatto correre ad armi pari con gli altri, la partecipazione a Daytona rispecchia il mio personale modo di affrontare le competizioni, con spunti di entusiasmo, novità e la consapevolezza di poter fare un buon risultato. Questo perché Daytona è un circuito che per la nostra Dallara non è così sfavorevole come quelli incontrati nel WEC, insieme al fatto che utilizzeremo pneumatici che sembra lavorino meglio con la nostra macchina. In più con l’inserimento di un pilota giovane come Antonio Fuoco, fresco di test Formula 1 ad Abu Dhabi, dove ha confermato di essere molto veloce – ha commentato Roberto Lacorte – Sono elementi che ci caricano di entusiasmo e di giustificate aspettative per Daytona“.
Sarà la mia prima esperienza in una gara di 24 ore, con il team Cetilar Racing ed anche la prima volta al volante di una vettura LMP2. Per questo sarà importante per me sfruttare al massimo le giornate di test che precederanno la gara, per capire bene la macchina ed il format del weekend – ha aggiunto Antonio Fuoco – Sono molto contento di questa occasione. Voglio ringraziare Roberto [Lacorte] per questa opportunità e sono sicuro che riusciremo ad ottenere insieme degli ottimi risultati”.

Il report finale della 8 Ore del Bahrain

Una stagione regolare, la prima per il team Cetilar Racing nel Mondiale FIA WEC, quella che si è conclusa oggi in Bahrain. Nonostante un’evidente difficoltà tecnica della Dallara n.47 LMP2 nei confronti della concorrenza, l’unica squadra “all made in Italy” al via della categoria Sport Prototipi è riuscita a portare al traguardo tutte le otto gare del calendario centrando anche il settimo posto nella classifica riservata ai Team. Nella 8 Ore che si è disputata sul circuito di Sakhir, Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Andrea Belicchihanno potuto ancora una volta vedere la bandiera a scacchi, pur concludendo in fondo per una serie di vicissitudini avute negli ultimi 60 minuti. Un risultato comunque positivo il fatto di essere giunti sino alla fine più che dignitosamente, se si considera che questa per la vettura della factory emiliana gestita dalla AF Corse era la pista in assoluto più ostica. E a tutto ciò va anche aggiunto un doppio imprevisto finale. Prima una sosta extra, a circa mezzora dalla conclusione, per l’esplosione di un disco dei freni. Poi la rottura dell’alternatore a 15′ dallo scadere del tempo. Immediato in entrambi i casi l’intervento degli uomini della squadra gestiti dal capo meccanico Mario De Laurentiis, che hanno limitato al massimo la perdita di tempo. “Sapevamo che questo è il circuito dell’intero circus mondiale che meno si addice alla nostra Dallara. Abbiamo disputato una gara tutta incentrata sulla costanza ed il ritmo – ha commentato Lacorte, autore del conclusivo stint di guida che lo ha portato a vedere l’ultima bandiera a scacchi di questo 2020 – Nelle fasi iniziali la pista era parecchio sporca di sabbia, portata questa mattina dal vento. Una gara fisicamente dura, con un caldo torrido, per di più su un tracciato particolarmente guidato“.
Abbiamo tirato fuori il massimo da quello che disponevamo a livello tecnico, girando sul passo che ci aspettavamo, senza fare alcun errore. Un finale di stagione sicuramente positivo per noi“, ha aggiunto Sernagiotto. “È stata una gara molto sofferta. Abbiamo dovuto gestire bene le gomme. La pista sapevamo che era per noi la più dura del Mondiale. Abbiamo fatto una fatica incredibile, stringendo i denti dall’inizio alla fine e dando come sempre il meglio. La rottura del disco dei freni e poi il problema all’alternatore ci hanno fatto perdere del tempo, non impedendoci fortunatamente di proseguire – ha commentato Belicchi – Complimenti a Roberto [Lacorte], che ancora una volta ha fatto veramente bene. Sono sicuro che in futuro, con una squadra così, potremo raccogliere dei risultati importanti“. Dall’esordio di Silverstone 2019, l’avventura del team Cetilar Racing nel Mondiale ha vissuto tanti momenti difficili, ma altrettanti straordinari. E tra questi c’è senz’altro il sesto posto di classe ottenuto proprio in Inghilterra ed il quinto messo a segno nella 6 Ore di Spa-Francorchamps lo scorso agosto, migliore risultato in assoluto. Ma anche la quarta partecipazione consecutiva alla 24 Ore di Le Mans, conclusasi con il decimo posto di classe ed il 14° nella classifica generale su un totale di 59 vetture al via. Nonostante le difficoltà del momento, il team Cetilar Racing ha voluto tenere fede al proprio impegno prendendo parte anche a questo conclusivo round svoltosi in Bahrain, su un tracciato appunto non “amico”. Il tutto nell’ottica di un 2021 ricco di novità che verranno presto annunciate. Fra queste anche la partecipazione alla prossima edizione della 24 Ore di Daytona, che si disputerà alla fine di gennaio e segnerà anche l’ultima apparizione della Dallara LMP2 by Cetilar Racing. “La Dallara da qui volerà direttamente nei Usa, a Daytona – ha spiegato Lacorte – Correremo in un campionato con un regolamento completamente differente, che va incontro alle caratteristiche della nostra vettura“.

Domani in pista per l’ultima gara del FIA WEC 2019-2020

Sesto tempo della classe LMP2 ed ottavo assoluto in Bahrain, nell’ultima qualifica del Mondiale FIA WEC, per la Dallara n.47 del team Cetilar Racing divisa da Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi.

Dopo avere dovuto cambiare il motore (che era lo stesso impiegato nella 24 Ore di Le Mans) al termine delle libere di giovedì, ed avere concluso questa mattina in quinta posizione la terza ed ultima sessione, la vettura del team “all made in Italy” gestita da AF Corse ha confermato un passo regolare.

L’obiettivo sarà comunque puntare a fare bene nella 8 Ore che prenderà il via domani alle 14 (le 12 in Italia) e che segnerà l’epilogo di una stagione che è anche la prima per il team Cetilar Racing nella serie iridata.  

Diretta Tv sia sulla piattaforma satellitare Eurosport (e sul web su Eurosport Player) che su SportItalia, nel digitale terrestre.

In Bahrain per l’ultima gara del FIA WEC 2019-2020

Cala il sipario questo fine settimana sul Mondiale FIA WEC, che approda per la seconda volta sul circuito di Sakhir (Bahrain), in occasione dell’ottavo e conclusivo appuntamento di una lunghissima stagione che ha preso il via da Silverstone, a settembre 2019. 

Al via il team Cetilar Racing, unica squadra al cento per cento “made in Italy” presente nella categoria Sport Prototipi, che schiererà come di consueto nella LMP2 la Dallara n.47 gestita dalla AF Corse ed affidata al consolidato equipaggio composto da Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi

A distanza di un mese e mezzo dalla quarta partecipazione consecutiva alla 24 Ore di Le Mans, conclusasi con un eccellente decimo posto di classe ed il 14° assoluto su un totale di 59 vetture in pista, il team Cetilar Racing arriva nel Golfo Persico con l’obiettivo di concludere in maniera più che dignitosa un’annata difficile per differenti motivi. Il tutto nell’ottica di un impegno futuro: una nuova sfida, con nuovi stimoli, forti di un’esperienza importante prima nell’European Le Mans Series e poi, appunto, nel Mondiale FIA WEC, verso cui saranno nuovamente concentrati tutti gli sforzi della squadra di cui Roberto Lacorte, oltre che pilota, vera anima trainante.

Siamo pronti a dare come sempre il meglio di noi stessi per questo ultimo round del Mondiale Endurance, ma con il pensiero rivolto a quello che sta succedendo in Italia e nel resto del mondo – spiega Lacorte – La situazione purtroppo non è facile ed è un peso da portare addosso, quando si è impegnati in un evento sportivo come questa 8 Ore del Bahrain. Però siamo qui, per rispettare un programma e un campionato che alla fine, superando ostacoli anche piuttosto complicati, siamo comunque riusciti a portare verso la conclusione. Spero che con questa gara si possa dare un po’ di serenità e distrazione agli appassionati di motorsport che in questo momento, in un modo o nell’altro, stanno vivendo una quotidianità complicata. Il mio pensiero, e quello di tutto il team, è rivolto a loro e a chi lotta in prima fila per combattere questa pandemia”.

La 8 Ore di questo weekend sarà la seconda che si disputa nell’arco della stagione 2019/2020 in Bahrain, dove lo scorso dicembre il team Cetilar Racing (attualmente settimo nella classifica riservata alle squadre) conquistò un nono piazzamento nella LMP2. In quella occasione per Lacorte e Sernagiotto si trattò del proprio debutto sul circuito di Sakhir, su cui Belicchi viceversa aveva in precedenza già corso.

Sarà il primo turno di prove libere di giovedì pomeriggio a dare il via al programma del fine settimana. Venerdì si svolgeranno altre due sessioni di libere e, dalle 18.30 (le 16.30 in Italia) le qualifiche. Sabato alle 14 locali (le 12 in Italia) prenderà il via la gara, che verrà trasmessa in diretta Tv sia sulla piattaforma satellitare Eurosport che su SportItalia, nel digitale terrestre.

Cetilar Racing in pista a Monza nella F4 tricolore

Cetilar Racing approda nella Formula 4 tricolore. Dopo l’impegno nel FIA WEC e nella 24 Ore di Le Mans, nel kart (con il progetto Cetilar Performance lanciato all’inizio dello scorso anno e dedicato ai giovani) ed un’apparizione nell’edizione 2020 del Rally Dakar al fianco del fuoriclasse spagnolo Fernando Alonso, il brand tutto italiano entra ufficialmente nel mondo delle monoposto.

A Monza, questo fine settimana, il marchio Cetilar Racing sarà presente sulla vettura del team AKM Motorsport by Antonelli che verrà affidata al sedicenne Taylor Barnard. L’inglese, in arrivo proprio dal kart, in cui ha militato a livelli internazionali con i colori di Kart Republic, il team che fa capo a Dino Chiesa (colui che tra i tanti ha scoperto anche Lewis Hamilton e Nico Rosberg), sfoggerà sulla propria monoposto una livrea Cetilar Racing del tutto simile a quella che contraddistingue la Dallara LMP2 n.47 con la quale Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi sono presenti nel Mondiale Endurance. Un impegno nel segno della continuità, che estende ulteriormente il raggio d’azione di Cetilar Racing nel motorsport.

Sul circuito brianzolo, Barnard farà la sua seconda apparizione nella serie powered by Abarth, dopo aver debuttato con la squadra di Marco Antonelli nel precedente round del Mugello, impressionando tutti positivamente e conquistando subito come miglior risultato un undicesimo posto su un totale di 29 piloti in pista.

“Non posso che essere onorato del fatto che un marchio così prestigioso come Cetilar Racing abbia deciso di supportare il nostro impegno e quello di Taylor Barnard nella Formula 4 – ha commentato Marco Antonelli – Sono inoltre felice di stringere questa partnership con Roberto Lacorte, che è prima di tutto un super sportivo e un grande appassionato di motori: il suo entusiasmo è realmente contagioso e sarà un’ulteriore spinta a dare il 100 per cento nel weekend in pista a Monza”.

“Cetilar Racing nasce dalla passione e dall’amore per il motorsport, che ci spinge a credere e a sostenere progetti con obiettivi chiari e condivisi. La partnership con AKM Motorsport by Antonelli per supportare Taylor Barnard, rientra perfettamente in questi termini, – ha aggiunto Roberto Lacorte – perché coinvolge importanti personalità del motorsport che sono animate dallo stesso spirito. E dalla stessa passione”.

“Siamo contenti di poter dare a Taylor, insieme a Cetilar Racing e a AKM Motorsport, la possibilità di affrontare questo importante passo della sua crescita professionale – ha concluso Dino Chiesa – Oltre ad essere un pilota molto veloce, è un ottimo ragazzo che merita l’attenzione di chi ama il motorsport. Sarà un piacere vederlo correre a Monza con colori così importanti come quelli di Cetilar Racing”.

Il weekend di Monza inizierà ufficialmente venerdì con i due turni di prove libere. Sabato sono in programma le due sessioni di qualifica e la prima delle tre gare di 30 minuti più un giro che scatterà alle 15.15. Domenica Gara 2 prenderà il via alle 10, mentre Gara 3 alle 15.50.

On line il corto sulla 24 Ore di Le Mans

Un’edizione della 24 Ore di Le Mans a porte chiuse, quella che si è disputata due settimane fa e che ha visto il team Cetilar Racing prendere parte alla classica gara de La Sarthe per il quarto anno consecutivo, tagliando ancora una volta il traguardo, per la quarta volta di fila. 

In un’atmosfera per molti aspetti surreale, Roberto Lacorte e Giorgio Sernagiotto hanno disputato a loro volta per la quarta volta quella che è una delle gare più ricche di fascino e storia. Undici presenze invece per Andrea Belicchi, che ha completato l’equipaggio della Dallara LMP2 n.47 gestita dalla AF Corse

Alla fine per l’unica squadra tutta italiana nella categoria sportscar al via di questa 88ª 24 Ore di Le Mans, penultimo appuntamento del Mondiale FIA WEC2019/2020, è arrivato un piazzamento nella top-10 di classe. 

Un decimo posto finale nella LMP2 che è un risultato straordinario, specialmente se abbinato al 14° piazzamento assoluto, ottenuto su un totale di 59 vetture al via

Nei 15 minuti e 58 secondi del video autorealizzato da Cetilar Racing, si parla delle sensazioni di correre senza pubblico sugli spalti, pur respirando il tifo dei tanti sostenitori da casa; si condividono le emozioni di una gara unica, di una sfida straordinaria di uomini e mezzi. 

Un video che può essere visualizzato qui, ma anche scaricato e liberamente condiviso sui social e siti internet.

24 Ore di Le Mans 2020: una top ten che vale oro

Quattro su quattro per il team Cetilar Racing. La squadra tutta italiana (l’unica “all-made in Italy” nella categoria Sport) ha calato il poker di edizioni concluse consecutivamente nella 24 Ore di Le Mans, penultimo appuntamento del Mondiale FIA WEC e indubbiamente l’evento più importante di tutta la stagione.  

Un decimo posto finale nella classe LMP2 che rappresenta un risultato straordinario per l’equipaggio formato da Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi, i quali si sono alternati al volante della Dallara n.47 gestita dalla AF Corse.

Un’edizione numero 88 della 24 Ore di Le Mans (disputatasi per la prima volta nella storia a porte chiuse) estremamente regolare per il terzetto del team Cetilar Racing, che ha concluso inoltre 14° assoluto su un totale di 59 vetture al via, risalendo sette posizioni rispetto al 17° tempo di categoria ottenuto al termine di una qualifica comunque molto positiva. 

A tagliare il traguardo è stato Belicchi, dei tre il pilota con maggiore esperienza, alla sua undicesima partecipazione nella classica del circuito de La Sarthe, la prima in cui ha avuto appunto l’onore di condurre la sua vettura nell’ultimo stint di guida fino alla bandiera a scacchi. Viceversa, a prendere il via della gara, alle 14.30 in punto di sabato pomeriggio, era stato Sernagiotto, che alla pari di Lacorte, che lo ha rilevato al volante, ha immediatamente imposto un buon ritmo che è proseguito senza sbavature e senza particolari problemi di sorta. 

Prendere la bandiera per la prima volta dopo 11 edizioni disputate è stata un’emozione bellissima. Un’emozione a cui va aggiunta quella nel vedere la gente che si arrampicava sui muri all’esterno della pista per salutarci – ha spiegato dopo l’arrivo un commosso Andrea Belicchi – Siamo stati molto bravi tutti, come sempre, e sicuramente meritiamo anche di più”. 

Ho guidato in totale per circa dieci ore. Sono molto contento ed anche onorato che il team mi abbia dato la possibilità di rimanere al volante per così tanto tempo – ha commentato Giorgio Sernagiotto – Ho spinto tanto e non ho fatto errori. È stata la mia Le Mans più dura in assoluto perché il livello della competizione era altissimo, con avversari che ormai da anni usano le Oreca e quindi hanno un livello di preparazione straordinario. Noi, con la nostra “cenerentola”, siamo comunque riusciti a rimanere nel gruppo. E ciò secondo me rappresenta quasi una vittoria. Arrivare decimi di LMP2 e quattordicesimi assoluti sinceramente non me l’aspettavo e molto del merito va a noi piloti e alla squadra che, nonostante tutto, nonostante una concorrenza dal punto di vista tecnico schiacciante, ci abbiamo sempre creduto”. 

Sfido qualsiasi pilota a guidare la Dallara come la guidano Andrea e Giorgio. Abbiamo dei ragazzi che credono nel progetto, che vanno forte come dei missili e che non sono stati ripagati adeguatamente dal mezzo– ha aggiunto Roberto Lacorte – Un risultato, quello di oggi, conquistato con il coltello tra i denti, con tanta fatica e sudore, frutto del grandissimo lavoro di tutto il team e soprattutto dei piloti. Siamo stati molto regolari e soprattutto veloci. Un mix di elementi che ci hanno consentito di concludere ancora una volta nella top-10”. 

Il prossimo impegno adesso per il team Cetilar Racing sarà quello della 8 Ore del Bahrain, in programma il 12, 13 e 14 novembre, che chiuderà il calendario iridato 2019/2020.

Primo assaggio di pista sul circuito de La Sarthe

Motori accesi per la prima giornata di una settimana “lunghissima” sul circuito de La Sarthe, che oggi ha ospitato le prime due sessioni di prove libere e le qualifiche della 24 Ore di Le Mans edizione numero 88. In pista anche la Dallara LMP2 del team Cetilar Racing, gestita dalla AF Corse e divisa dai piloti Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi

La prima nota positiva è stato un soddisfacente 17° responso di classe ottenuto nella sessione ufficiale da Sernagiotto, che ha fermato i cronometri sul tempo di 3’29″880, risalendo fino al 22° posto della classifica assoluta su un totale di 59 vetture al via.  

Punto di forza dell’unico team tutto italiano al via nella categoria riservata ai Prototipi è certamente l’affidabilità ed è su quest’ultima che il team Cetilar Racing conterà tanto per questa sua quarta partecipazione nella classica endurance francese, valevole anche quale penultima prova del Mondiale FIA WEC

Costante il ritmo della Dallara n.47, che fin dalle due prime sessioni di libere del mattino è risalita progressivamente, fino a fare ancora meglio nelle prove ufficiali della durata di 45 minuti. 

Stasera, dalle ore 20 in poi, è in programma un’ulteriore sessione di prove libere della durata di quattro ore.

Domani, alle ore 10, ancora una sessione di libere di un’ora che verrà trasmessa in diretta su Eurosport 1. Sabato 19, dalle ore 10.30 alle 10.45, è in programma il warm-up, sempre live su Eurosport 1.

La 24 Ore di Le Mans scatterà nel pomeriggio alle ore 14.30 per concludersi il giorno dopo, sempre con la diretta Tv su Eurosport 1 che si collegherà e manderà in onda vari servizi a partire dalle 13.30.

(foto Fabio Taccola)

Cetilar Racing a Le Mans per un’inedita 24 Ore

Quattro edizioni e non sentirle. Perché ogni volta è un’emozione unica, straordinaria. Anche quest’anno Cetilar Racing scenderà in pista nella 24 Ore di Le Mans. Una sfida leggendaria, che l’unica squadra tutta italiana nell’ambito dei Prototipi (team, piloti e vettura) affronta appunto per la quarta volta ininterrottamente dal 2017, quando vi fece il proprio debutto con l’equipaggio composto da Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi, autori con la Dallara LMP2 n.47 di un sensazionale nono posto assoluto, su un totale di 60 auto al via, e del settimo della loro classe.
Questo fine settimana (19 e 20 settembre), la 24 Ore di Le Mans giunge alla sua 88ª edizione. Un’edizione che per la prima volta nella storia si svolgerà a porte chiuse per il pubblico. Ma il fascino, per i protagonisti e per chi la seguirà da casa, rimarrà immutato.
Ben 1.047 giri, per un totale di 14.282,133 chilometri completati in gara sul tracciato de La Sarthe. Numeri che hanno un significato ben preciso per il team Cetilar Racing e che ne identificano la passione. Ancora una volta, ad alternarsi al volante ci saranno Lacorte, Sergnagiotto e Belicchi. Quest’ultimo assente solo nel 2018, quando il suo posto venne preso dall’ex pilota di Formula 1 Felipe Nasr, ma nuovamente al via lo scorso anno, celebrando l’invidiabile traguardo delle dieci 24 Ore di Le Mans.
A proposito di “pietre miliari”, per il team Cetilar Racing questa è la prima stagione nel Mondiale FIA WEC, in cui ha fatto il proprio esordio esattamente un anno fa nella gara di Silverstone, primo degli appuntamenti del calendario 2019-2020, quando ha raccolto subito il sesto posto di classe. 
Il team italiano, la cui vettura viene gestita proprio a partire dalla fine dello scorso anno dalla AF Corse, è reduce dal miglior piazzamento conquistato il giorno di ferragosto nella 6 Ore di Spa, sesta e terzultima prova della serie iridata che giungerà al suo epilogo con la 8 Ore del Bahrain in programma nel mese di novembre. In Belgio, Lacorte, Sernagiotto e Belicchi hanno concluso ottavi assoluti e quinti di classe. Un ottimo auspicio, in vista dell’appuntamento più importante di tutta la stagione.
A Le Mans, quella del team Cetilar Racing sarà inoltre l’unica Dallara presente su un totale di 24 LMP2, che è la classe in assoluto più affollata. Una partecipazione per la quale vanno sicuramente ringraziati tutti i partner: PharmaNutra, main sponsor con il suo brand Cetilar® – una linea di prodotti a base di esteri cetilati (7,5% CFA) disponibile nelle versioni Crema e Patch e rivolta prevalentemente agli sportivi che non vogliono rinunciare alle proprie passioni a causa di fastidi muscolari o problemi articolari – Tag HeuerDevitalia TelecomunicazioniAzimut e Caremoli.
Intenso il programma che entrerà nel vivo giovedì 17 con i due turni di prove libere della durata di tre ore ciascuno, a partire dalle ore 10 e 14. Nella stessa giornata, dalle ore 17.15, si svolgerà la sessione unica di qualifiche di 45 minuti. Quindi, a partire dalle ore 20, un ulteriore turno di prove libere della durata di quattro ore. Venerdì 18, alle ore 10, ancora “via” a una sessione di libere di un’ora e alle 11.30 la Hyperpole. Sabato 19, dalle ore 10.30 alle 10.45, è in programma il warm-up, con la 24 Ore di Le Mans che scatterà nel pomeriggio alle ore 14.30 per concludersi il giorno dopo. L’appuntamento per la diretta Tv è sui canali Eurosport.

Cetilar Racing chiude la 6 Ore di Spa al quinto posto

Un’altra gara portata a termine per il team Cetilar Racing, che ha centrato il quinto posto della LMP2 e l’ottavo assoluto (il migliore ottenuto fino ad ora nel corso della stagione 2019-2020) nella 6 Ore di Spa-Francorchamps, sesto degli appuntamenti del Mondiale FIA WEC
Una gara sicuramente difficile. Non solo per le condizioni meteo, con la pioggia intensa che ha reso necessario nelle fasi iniziali l’intervento della safety car. Ma soprattutto per tutta una serie di circostanze che hanno reso impossibile fare meglio.
Alla fine per la Dallara n.47 gestita dalla AF Corse e portata in pista da Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi è arrivato il massimo risultato possibile.
Abbiamo dimostrato che anche in condizioni difficili ci potevamo essere. Ma abbiamo una vettura che ha risentito di tutte le problematiche legate al mancato sviluppo – ha commentato Roberto Lacorte – Per fare un esempio, con la pioggia era quasi impossibile avere una visuale chiara da dentro l’abitacolo. Mi spiace molto, perché sia io che Andrea e Giorgio abbiamo guidato veramente bene. Del resto in un Mondiale come il FIA WEC a contare sono proprio i particolari. Purtroppo non abbiamo avuto dalla Dallara il supporto che volevamo. Cetilar Racing ha investito tanto, con il cuore e le risorse. Ma noi guardiamo avanti, dal momento che abbiamo già un progetto ambizioso per il prossimo anno, che porteremo avanti con AF Corse e di cui sveleremo i dettagli in un altro momento”.
Dopo avere ottenuto nelle qualifiche di venerdì il settimo responso assoluto, a sostenere il primo stint di guida è stato proprio Lacorte, che è riuscito ad imporre un passo regolare. Con lo scorrere dei minuti, la pioggia ha iniziato a diminuire e dopo la prima ora è salito in macchina Sernagiotto, poi rilevato al volante da Belicchi. Un ciclo che si è ripetuto nelle tre ore successive, che non hanno fatto registrare grosse variazioni, fatta eccezione per la safety car intervenuta a un’ora e 20 minuti dalla fine per il grosso ma fortunatamente incruento incidente che ha coinvolto l’Alpine di Thomas Laurent.
Il prossimo appuntamento sarà quello più importante dell’anno. Ovvero la 24 Ore di Le Mans, in programma nel fine settimana del 19 e 20 settembre e a cui il team Cetilar Racing prenderà parte per il quarto anno consecutivo dopo avere portato a termine tutte le tre precedenti edizioni.

Il ritorno in pista per la 6 Ore di Spa-Francorchamps

Sette chilometri e qualche metro di adrenalina pura, nel verde della foresta delle Ardenne Blu. Proprio come il colore dominante della livrea della Dallara LMP2 numero 47 che, assieme all’intero circus del Mondiale FIA WEC, riaccenderà i motori non soltanto idealmente. 
Esattamente dopo una pausa di 172 giorni, il team Cetilar Racing torna questo weekend in pista per affrontare la 6 Ore di Spa-Francorchamps che segna a tutti gli effetti la ripartenza nel contesto di un calendario completamente rivisto, con la 24 Ore di Le Mans in programma dopo metà settembre e quest’anno eccezionalmente a porte chiuse.
In Belgio, nel fine settimana, Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi torneranno ad alternarsi al volante della vettura gestita dalla AF Corse, con cui completano un pacchetto “all made in Italy”. 
Per molti quella di Spa è una delle piste più belle. Sicuramente un tracciato storico, teatro di numerose sfide di uomini e marche. Eau Rouge, Raidillon, Blanchimont, la Bus Stop, La Source, Stavelot ed il lungo rettilineo del Kemmel, dove si raggiungono le velocità più elevate dell’intera stagione, sono dei luoghi storici di devozione motoristica. Questa classica di Spa rappresenta un atto di autentica venerazione, per tanti anni scenario del Campionato Mondiale Sport Prototipi, in passato vinta da mostri sacri ed autentiche leggende dell’automobilismo. Una lista di nomi lunghissima, tra cui figurano anche diversi italiani: Ludovico Scarfiotti, Arturo Merzario, Mauro Baldi e Riccardo Patrese.
Alla sua prima stagione nel WEC, il team Cetilar Racing anche in questa occasione cercherà di portare a casa un risultato che sia all’altezza dell’impegno profuso da tutti. 
Al debutto di Silverstone dello scorso settembre, era subito arrivato un sesto piazzamento di classe. Poi i due settimi posti del Fuji e di Shanghai, il nono del Bahrain e l’ottavo conquistato nella Lone Star Le Mans disputatasi sul tracciato di Austin lo scorso febbraio. Tutto ciò prima del lockdown generale.
Il weekend di Spa entrerà nel vivo oggi pomeriggio alle 16.25 con il primo turno di prove libere. Le altre due sessioni sono in programma domani a partire dalle 9.30 e dalle 14 e precederanno le qualifiche, con il semaforo verde in corsia box alle 18.

La gara scatterà infine il sabato di ferragosto alle 13.30, per concludersi appunto sei ore più tardi. Collegamenti in diretta Tv su Eurosport a partire dalle 13.15. Anche Sportitaliatrasmetterà l’evento.

24 Ore di Le Mans: ufficializzato il nuovo programma

L’Automobile Club de l’Ouest, in accordo con la FIA, ha pubblicato oggi il programma della prossima 24 Ore di Le Mans, 88ma edizione della celebre corsa prevista per il 19 e 20 settembre dopo essere stata posticipata causa pandemia da Covid-19.

Come era prevedibile, il format è stato compresso su pochi giorni – quattro – e sono state annullate molte iniziative caratteristiche della 24 Ore, a partire dalla parata in città sulle auto storiche.

Mercoledì 16 settembre sarà quindi dedicato alle verifiche tecniche e amministrative, mentre giovedì 17 si scende in pista per le prove Libere 1 e 2, seguite dalle Qualifiche e dalle Libere 3. Venerdì nuovamente in pista al mattino per le Libere 4 e per l’Hyperpole, con 24 auto che cercheranno il massimo delle prestazioni lungo i 13,626 km del circuito. Sabato 19, infine, warm up alle 10:30, in griglia alle 12:45 e partenza prevista per le 14.30, per 24, intense ore di gara.

Cetilar Racing, alla quarta partecipazione consecutiva e ancora una volta unica scuderia italiana nell’ambito dei prototipi, sarà in gara con i piloti Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi.

I giovani kartisti del progetto Performance pronti a tornare in gara

Dopo quattro mesi di stop forzato causa Covid-19, riprende la stagione del karting internazionale con i campionati WSK e un nuovo calendario.

I nostri giovani piloti del progetto Cetilar Performance, quindi, potranno finalmente tornare in pista per riprendere l’attività iniziata prima dello scoppio della pandemia e che era stata caratterizzata dalle ottime prestazioni dei ragazzi del progetto, presentato lo scorso febbraio ad Adria.

Un progetto che coinvolge sette giovani driver – i confermati Joel Bergström, Nicola Lacorte, Sebastiano Pavan ed Alfio Spina, e le new entry Brando Badoer (figlio dell’ex pilota di Formula 1 Luca), Mark Kastelic e Kean Berta Nakamura – e che è impostato su un percorso di formazione, sportiva, tecnica e umana, grazie alla collaborazione con i partner Dallara, Formula Medicine, Freem, Italian F4 Championship powered by Abarth, Kart Republic, Team Driver e WSK Promotion.

Il primo evento è in programma all’Adria Karting Raceway, che dal 29 giugno al 5 luglio ospiterà la fase finale della WSK Super Master Series. Proprio la gara di Adria andrà a rappresentare la novità della stagione con l’introduzione del nuovo format del doppio appuntamento, con inizio da lunedì 29 giugno con le prove libere per proseguire poi fino a sabato 4 luglio per le finali del Round 3 e fino a domenica 5 per le finali del Round 4, così da portare a conclusione la WSK Super Master Series iniziata proprio da Adria e proseguita a Lonato.

Dopo la conclusione della WSK Super Master Series, la WSK Euro Series inizierà al Circuito Internazionale Napoli di Sarno dall’8 al 12 luglio con la disputa della prima prova. La conclusione dell’Euro Series è fissata al South Garda Karting di Lonato con il doppio conclusivo evento dal 14 al 20 settembre (Round 2 e Round 3).

Confermati infine gli eventi conclusivi della stagione, con la WSK Open Cup che si disputerà ad Adria dal 23 al 29 novembre, con il Round 1 e 2.

La classica prova finale della WSK Final Cup, invece, per la prima volta si disputerà a Sarno dal 10 al 13 dicembre. Anche in questi eventi di chiusura della stagione saranno impegnate tutte le categorie MINI, OKJ, OK, KZ2.

Le emozioni live di Lacorte, Sernagiotto e Belicchi

Quasi 5000 visualizzazioni e grande successo in “live” per la prima diretta social di Cetilar Racing che sabato scorso ha visto Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi incontrare sul web i propri fan.
Se l’emergenza sanitaria internazionale ha congelato il Mondiale Endurance FIA WEC, così come tutte le altre discipline sportive, la voglia di rimanere in contatto con il popolo dei tifosi e sostenitori di Cetilar Racing è stata esaudita. Un’ora e mezza di passione pura, in cui si sono affrontati tanti argomenti.
È una situazione talmente strana, che neppure lo sceneggiatore del film più fantasioso avrebbe potuto immaginare. Ma noi siamo qui e dobbiamo affrontarla con responsabilità – ha aperto Lacorte – L’uomo si adatta a tutto. Si tratta di prendere le misure giuste per contenere l’emergenza che, possiamo dire, abbiamo quasi messo alle spalle. Ed ora davanti a noi c’è un altro scenario, un’altra situazione assieme alla quale dovremo convivere, mettendo ciascuno di noi il meglio di sé stesso per uscirne il prima possibile. Noi italiani abbiamo un grande vantaggio: il fatto di saperci appunto adattare e di sapere reagire. Ci manca però il gruppo Cetilar Racing, i valori di amicizia che ci portiamo poi anche fuori dal paddock”.
A fare subito sorridere ci ha pensato Diego Fundarò, giornalista del noto settimanale Autosprint, che ha rivolto una domanda scherzosa proprio a Lacorte, chiedendogli come mai alla parata di Le Mans sia ormai più acclamato di Patrick Dempsey. Questa domanda dovrebbe essere rivolta al pubblico femminile – ha risposto Lacorte – Posso dire che la colpa è dei miei due compagni di squadra, che mi hanno spacciato nella folla come Dempsey. Dicono che gli assomigli… Però non è vero che tra i tre piloti sia io quello più amato ed acclamato, c’è chi ha più successo di me…”.
In tema Le Mans, Nicola Persici ha poi chiesto a Sernagiotto come si sia ripreso subito dopo il brutto incidente avuto in prova nell’edizione del 2018, a causa di un cedimento meccanico. “Sono ripartito fisicamente bene, perché grazie alla sicurezza della Dallara e dei regolamenti FIA sulle LMP2 non mi sono fatto un graffio – ha replicato il pilota trevigiano – A livello psicologico sei tuttavia portato dopo a pensare che possa riaccadere e sai che in quei frangenti non puoi avere alcun controllo. Sono tornato in pista subito e i chilometri mi hanno curato le ferite che avevo dentro e che per tutto l’anno mi sono portato dietro, perdendo un po’ di fiducia nel mezzo meccanico. Un problema che ho però digerito presto, tornando poi a dare full gas”.

Devid JD, un altro appassionato, ha chiesto a Lacorte dove si trova adesso la #47. “In questo momento è rientrata alla base di Piacenza, in AF Corse. Perché era previsto che facesse scalo a casa sua prima di ripartire per Spa”. Edoardo Ullo ha sollevato invece quello che potrebbe essere un problema. Ovvero se una così lunga assenza dalle piste sia destinata ad avere delle ripercussioni su piloti e team. “Sicuramente sì, perché rimanere fermi tanto tempo può indurre a commettere degli errori – ha risposto Sernagiotto – Meno dal punto di vista fisico, visto che stiamo tutti seguendo dei programmi di training come quello che ci è stato fornito dal nostro preparatore Alessio Erra di Formula Medicine, ma soprattutto per ciò che riguarda l’aspetto mentale”.
Per tenermi in forma faccio uso anche dei programmi di simulazione – ha aggiunto Lacorte – Dalla Playstation 4 siamo approdati a R-Factor 2 che ha tutte le piste del WEC e la LMP2. Il nostro ingegnere Bruno Corbé mi ha mandato il setup della vettura. Ho ritrovato le stesse differenze e delle sensazioni molto vicine alla realtà. Con Andrea e Giorgio ci armeremo di piattaforme simili per allenarci. Oltre ad essere divertente, è una cosa seria e molto utile. Mi sto confrontando con mio figlio Nicola, che purtroppo mi dà sempre qualche decimo”.
Anche io e mio figlio ci alleniamo assieme – ha commentato Belicchi – Abbiamo seguito i consigli di Formula Medicine. Per Gianmarco (che gioca a livello professionistico nella rosa degli “under” del Sassuolo Calcio) è qualcosa di nuovo. Ogni giorno ci dedichiamo assieme al training per un paio di orette e così lui si avvicina anche al lavoro del papà”.
Ancora Fundarò ha fatto presente che Wolfgang Ullrich, boss di Audi Sport, ha sempre apprezzato i piloti italiani e un giorno gli disse che Belicchi era tra questi. “Ricordo che nel 2012 mi fece svolgere un test ad Abu Dhabi – racconta il pilota parmense – Andò molto bene, ma all’epoca ero sotto contratto con Rebellion. Audi mi garantiva solo un paio di gare e così decisi di rimanere dove ero. Però solamente la loro chiamata mi rese molto fiero”.
Tornando a Le Mans, Romeo Brambilla ha poi fatto i complimenti a Lacorte per la velocità massima ottenuta alla 24 Ore del 2017. “Avvenne nelle libere – ricorda Lacorte – L’ingegnere dai box mi avvisò che stava arrivando la Porsche LMP1, che in quel momento era guidata da Lotterer. Sapevo che l’avrei beccata a Tertre Rouge e quando mi passò riuscii ad accodarmici risucchiandole la scia”. Il risultato fu che il pilota pisano raggiunse i 341,3 km/h in fondo al rettilineo dell’Hunaudières. Un record rimasto poi imbattuto e che è diventato il titolo del libro di Emiliano Tozzi pubblicato a fine 2018 dalla Pacini Editore.
E sul futuro di Le Mans? “Sono più preoccupato per la 24 Ore che non per Spa (sulla carta la tappa belga è il prossimo round del Mondiale FIA WEC), che si può disputare a porte chiuse, anche senza il pubblico. Invece non riesco a immaginare una Le Mans senza gente, sono perplesso”, ha aggiunto Lacorte.
Ma una 24 Ore di Le Mans a settembre, sarebbe anche più insidiosa, ha commentato Massimo Favini. “Concordo perfettamente – ha risposto Belicchi – Già a giugno il clima è un po’ al limite. A settembre la notte sarà più lunga e maggiori anche i rischi di trovare il brutto tempo”.
Belicchi, lo stesso Ullo ha chiesto quale reputa essere il pilota più forte con cui si è confrontato, visto che in formula tra i suoi avversari ha avuto anche Fernando Alonso, quest’anno tra l’altro ottimo esordiente alla Dakar dove è stato supportato da Cetilar Racing. “Assolutamente penso che sia stato proprio Alonso – ha risposto Belicchi – Dei piloti attuali mi piacciono anche Verstappen e Leclerc. Nell’endurance Jani, Lotterer e tanti altri. Il mio mito, non ho dubbi, è però soltanto lui: Ayrton Senna”.
In tema di ricordi, Emanuele Fasano ha chiesto a Sernagiotto quale sia quello più bello legato alla sua carriera. “Se devo scegliere un ricordo, il più bello in assoluto è stato quello della 24 Ore di Le Mans del 2017Una gara che ha infatti significato la realizzazione del sogno di una carriera condiviso con Roberto e Andrea, che sono degli amici e ormai dei compagni di vita. Quella è la copertina della mia carriera. Poi c’è la vittoria nel campionato del mondo del Ferrari Challenge, nell’ultima gara a cui mio padre è stato presente prima della sua scomparsa. Poi aggiungerei la prima vittoria in kart, a Jesolo nel 1993. Tre momenti diversi, che pensandoci mi danno tutti ugualmente i brividi”.
A proposito di sensazioni, Lacorte ha raccontato del debutto di Silverstone dello scorso anno nel Mondiale FIA WEC. “È stata una gara che ricordo molto positivamente. Ci siamo presentati nella serie più importante al mondo su un circuito bellissimo ma che non perdona e con una vettura che sapevamo avere qualche differenza rispetto alle altre in termini di prestazioni. In realtà il gap con le Oreca in quel momento non si è rivelato così insormontabile. Un debutto che ci ha fatto partire con molto ottimismo… Noi abbiamo il miglior team su cui potevamo contare per la gestione del mezzo, la AF Corse di Amato Ferrari, ma stiamo facendo fatica per un divario di base. Abbiamo visto che tra ELMS e WEC c’è molta differenza. Non è questione che la Dallara non sia stata all’altezza di fare una macchina prestazionale. Se ci facciamo caso siamo partiti con quattro costruttori e ne sono rimasti due soli. Speriamo che ci possano essere degli spiragli per un regolamento diverso, visto che quello attuale limita lo sviluppo nell’ambito di tre anni. Specialmente quando si introduce un concetto nuovo è chiaro che all’inizio si creano delle differenze e permettere lo sviluppo delle vetture diventa fondamentale”.
Infine una finestra su Cetilar Performance, il progetto di Cetilar Racing ideato da Roberto Lacorte e rivolto ai più giovani. Vanes Moro ha chiesto un consiglio per i “baby driver” e Sernagiotto ha risposto. “Essere coordinatore tecnico del progetto Cetilar Performance è un onore. Il kart è un ambiente che negli ultimi anni è diventato ancora più difficile e competitivo, sia per i costi che dal punto di vista tecnico. Ai ragazzi viene spesso chiesto un livello di professionalità che va al di là della loro naturale crescita. Cetilar Performance vuole dare ad essi una serie di principi non solo sportivi ma anche umani. Un consiglio è cominciare presto perché così più presto si imparano le cose fondamentali. E poi essere sempre molto focalizzati sull’obiettivo. Trovare un riferimento ed impegnarsi con tutte le forze per raggiungerlo”.

Devid JD, un altro appassionato, ha chiesto a Lacorte dove si trova adesso la #47. “In questo momento è rientrata alla base di Piacenza, in AF Corse. Perché era previsto che facesse scalo a casa sua prima di ripartire per Spa”. Edoardo Ullo ha sollevato invece quello che potrebbe essere un problema. Ovvero se una così lunga assenza dalle piste sia destinata ad avere delle ripercussioni su piloti e team. “Sicuramente sì, perché rimanere fermi tanto tempo può indurre a commettere degli errori – ha risposto Sernagiotto – Meno dal punto di vista fisico, visto che stiamo tutti seguendo dei programmi di training come quello che ci è stato fornito dal nostro preparatore Alessio Erra di Formula Medicine, ma soprattutto per ciò che riguarda l’aspetto mentale”.

Per tenermi in forma faccio uso anche dei programmi di simulazione – ha aggiunto Lacorte – Dalla Playstation 4 siamo approdati a R-Factor 2 che ha tutte le piste del WEC e la LMP2. Il nostro ingegnere Bruno Corbé mi ha mandato il setup della vettura. Ho ritrovato le stesse differenze e delle sensazioni molto vicine alla realtà. Con Andrea e Giorgio ci armeremo di piattaforme simili per allenarci. Oltre ad essere divertente, è una cosa seria e molto utile. Mi sto confrontando con mio figlio Nicola, che purtroppo mi dà sempre qualche decimo”.

Anche io e mio figlio ci alleniamo assieme – ha commentato Belicchi – Abbiamo seguito i consigli di Formula Medicine. Per Gianmarco (che gioca a livello professionistico nella rosa degli “under” del Sassuolo Calcio) è qualcosa di nuovo. Ogni giorno ci dedichiamo assieme al training per un paio di orette e così lui si avvicina anche al lavoro del papà”.

Ancora Fundarò ha fatto presente che Wolfgang Ullrich, boss di Audi Sport, ha sempre apprezzato i piloti italiani e un giorno gli disse che Belicchi era tra questi. “Ricordo che nel 2012 mi fece svolgere un test ad Abu Dhabi – racconta il pilota parmense – Andò molto bene, ma all’epoca ero sotto contratto con Rebellion. Audi mi garantiva solo un paio di gare e così decisi di rimanere dove ero. Però solamente la loro chiamata mi rese molto fiero”.

Tornando a Le Mans, Romeo Brambilla ha poi fatto i complimenti a Lacorte per la velocità massima ottenuta alla 24 Ore del 2017. “Avvenne nelle libere – ricorda Lacorte – L’ingegnere dai box mi avvisò che stava arrivando la Porsche LMP1, che in quel momento era guidata da Lotterer. Sapevo che l’avrei beccata a Tertre Rouge e quando mi passò riuscii ad accodarmici risucchiandole la scia”. Il risultato fu che il pilota pisano raggiunse i 341,3 km/h in fondo al rettilineo dell’Hunaudières. Un record rimasto poi imbattuto e che è diventato il titolo del libro di Emiliano Tozzi pubblicato a fine 2018 dalla Pacini Editore.

E sul futuro di Le Mans? “Sono più preoccupato per la 24 Ore che non per Spa (sulla carta la tappa belga è il prossimo round del Mondiale FIA WEC), che si può disputare a porte chiuse, anche senza il pubblico. Invece non riesco a immaginare una Le Mans senza gente, sono perplesso”, ha aggiunto Lacorte.

Ma una 24 Ore di Le Mans a settembre, sarebbe anche più insidiosa, ha commentato Massimo Favini. “Concordo perfettamente – ha risposto Belicchi – Già a giugno il clima è un po’ al limite. A settembre la notte sarà più lunga e maggiori anche i rischi di trovare il brutto tempo”.

Belicchi, lo stesso Ullo ha chiesto quale reputa essere il pilota più forte con cui si è confrontato, visto che in formula tra i suoi avversari ha avuto anche Fernando Alonso, quest’anno tra l’altro ottimo esordiente alla Dakar dove è stato supportato da Cetilar Racing. “Assolutamente penso che sia stato proprio Alonso – ha risposto Belicchi – Dei piloti attuali mi piacciono anche Verstappen e Leclerc. Nell’endurance Jani, Lotterer e tanti altri. Il mio mito, non ho dubbi, è però soltanto lui: Ayrton Senna”.

In tema di ricordi, Emanuele Fasano ha chiesto a Sernagiotto quale sia quello più bello legato alla sua carriera. “Se devo scegliere un ricordo, il più bello in assoluto è stato quello della 24 Ore di Le Mans del 2017Una gara che ha infatti significato la realizzazione del sogno di una carriera condiviso con Roberto e Andrea, che sono degli amici e ormai dei compagni di vita. Quella è la copertina della mia carriera. Poi c’è la vittoria nel campionato del mondo del Ferrari Challenge, nell’ultima gara a cui mio padre è stato presente prima della sua scomparsa. Poi aggiungerei la prima vittoria in kart, a Jesolo nel 1993. Tre momenti diversi, che pensandoci mi danno tutti ugualmente i brividi”.

A proposito di sensazioni, Lacorte ha raccontato del debutto di Silverstone dello scorso anno nel Mondiale FIA WEC. “È stata una gara che ricordo molto positivamente. Ci siamo presentati nella serie più importante al mondo su un circuito bellissimo ma che non perdona e con una vettura che sapevamo avere qualche differenza rispetto alle altre in termini di prestazioni. In realtà il gap con le Oreca in quel momento non si è rivelato così insormontabile. Un debutto che ci ha fatto partire con molto ottimismo… Noi abbiamo il miglior team su cui potevamo contare per la gestione del mezzo, la AF Corse di Amato Ferrari, ma stiamo facendo fatica per un divario di base. Abbiamo visto che tra ELMS e WEC c’è molta differenza. Non è questione che la Dallara non sia stata all’altezza di fare una macchina prestazionale. Se ci facciamo caso siamo partiti con quattro costruttori e ne sono rimasti due soli. Speriamo che ci possano essere degli spiragli per un regolamento diverso, visto che quello attuale limita lo sviluppo nell’ambito di tre anni. Specialmente quando si introduce un concetto nuovo è chiaro che all’inizio si creano delle differenze e permettere lo sviluppo delle vetture diventa fondamentale”.

Infine una finestra su Cetilar Performance, il progetto di Cetilar Racing ideato da Roberto Lacorte e rivolto ai più giovani. Vanes Moro ha chiesto un consiglio per i “baby driver” e Sernagiotto ha risposto. “Essere coordinatore tecnico del progetto Cetilar Performance è un onore. Il kart è un ambiente che negli ultimi anni è diventato ancora più difficile e competitivo, sia per i costi che dal punto di vista tecnico. Ai ragazzi viene spesso chiesto un livello di professionalità che va al di là della loro naturale crescita. Cetilar Performance vuole dare ad essi una serie di principi non solo sportivi ma anche umani. Un consiglio è cominciare presto perché così più presto si imparano le cose fondamentali. E poi essere sempre molto focalizzati sull’obiettivo. Trovare un riferimento ed impegnarsi con tutte le forze per raggiungerlo”.

Aggiornato il calendario del Mondiale FIA WEC

Annuncio molto importante quello che è stato fatto dall’organizzazione del FIA WEC in merito alla situazione del Mondiale Endurance in corso. Al momento, il prossimo appuntamento in programma è stato fissato per il 15 agosto a Spa, in Belgio, con la 6 Hours of Spa-Francorchamps, inizialmente prevista per fine aprile e poi posticipata per l’emergenza causata dal Covid-19.

La stagione proseguirà poi in Francia con la celebre 24 Ore di Le Mans (19 settembre, partenza alle 14:30) e si concluderà infine in Bahrain con la 8 Ore, prevista per il 21 novembre.

Come sottolineato della stessa organizzazione del FIA WEC, anche questo calendario è provvisorio, perché si dovrà attendere almeno un altro mese per fare le opportune valutazioni del caso in base alla situazione del momento.
Nel caso in cui tutto sia confermato, la season 9 del Mondiale FIA WEC non partirà prima dell’inizio del 2021.

Cetilar Racing chiude la 6 Ore del COTA con un P8

Una 6 Ore del COTA regolare, quella che il team Cetilar Racing ha portato a termine centrando l’ottavo posto della classe LMP2 e l’11° assoluto. Il quinto degli otto appuntamenti del Mondiale FIA WEC 2019-2020, ha visto l’equipaggio composto da Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi concludere una gara sicuramente difficile, su un circuito, quello di Austin, di certo poco confacente alla loro Dallara #47 sotto l’aspetto tecnico gestita dalla AF Corse.

Per la quinta volta su cinque gare appunto, l’equipaggio tutto italiano è riuscito comunque ad arrivare fino in fondo, dando quanto meno un’ulteriore prova di affidabilità. Dopo avere risolto un problema alle sospensioni anteriori evidenziatosi nelle prove libere, tutto è poi filato infatti liscio.

Notevole l’impegno di Lacorte, autore di un doppio ed estenuante stint di guida iniziale in cui ha anche recuperato una posizione adottando con il carico di benzina una soluzione di due gomme nuove davanti e due usate al posteriore, confermandosi in seguito anche il più veloce tra tutti i Bronze in pista con il suo migliore responso di 1’56”7. Il resto del lavoro lo hanno fatto egregiamente, come sempre, sia Sernagiotto che Belicchi.

È stata la mia più bella gara di sempre. Oltre all’ottavo piazzamento ottenuto con Giorgio ed Andrea, sono orgoglioso di avere guidato per 84 giri, rimanendo al volante per un totale di due ore e 50 minuti sulle sei ore di gara, completando quattro stint e facendo segnare il miglior tempo tra i Bronze, a mezzo secondo dai piloti Pro. Il tutto con una vettura che su questo tracciato aveva delle difficoltà oggettive”, ha commentato Lacorte.

Quella di Austin è stata dunque un’ulteriore prova di forza di piloti e team, in vista del prossimo appuntamento che si svolgerà sempre negli Usa: quello della 1000 Miglia di Sebring in programma sullo storico tracciato della Florida nel fine settimana del 18, 19 e 20 marzo. Poi si ritornerà in Europa per affrontare gli ultimi due round di Spa-Francorchamps e della 24 Ore di Le Mans, a cui il team Cetilar Racing prenderà parte per il quarto anno consecutivo.

Ad Austin per la Lone Star Le Mans

Dopo una pausa di 69 giorni, il team Cetilar Racing torna in pista nel Mondiale FIA WEC 2019-2020, la cui stagione riprende a pieno ritmo con la Lone Star Le Mans in programma questo fine settimana sul circuito di Austin.
La 6 Ore del COTA, quinto degli otto appuntamenti del calendario, sarà la prima delle due trasferte a stelle e strisce, precedendo la 1000 Miles of Sebring che si disputerà a marzo inoltrato, ultima delle tappe extra continentali prima del gran finale tutto europeo di Spa-Francorchamps e della 24 Ore di Le Mans, che rappresenterà il “clou” dell’intera annata e a cui Cetilar Racing farà la sua quarta apparizione di fila.
In Texas, Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi si alterneranno come sempre al volante della Dallara LMP2 n.47 gestita dalla AF Corse, puntando a confermare i buoni risultati in termini di costanza già evidenziati a Silverstone, dove è arrivato subito un miglior sesto posto di classe, e poi al Fuji, a Shanghai e in Bahrain.
Quattro le gare disputate e quattro le gare portate a termine dall’equipaggio “all made in Italy”. Tutto nel segno della continuità e dell’impegno di Cetilar Racing, che proprio recentemente ha incrementato la propria attività nell’ambito del motorsport riconfermando ed anzi ampliando il progetto di Cetilar Performance rivolto alla crescita dei giovanissimi, portando a sette il numero dei kartisti che vi fanno parte.
Per me sarà la prima volta qui ad Austin e l’emozione è tanta – ha commentato Roberto Lacorte – Speriamo che sia freddo, in modo che le gomme possano funzionare al meglio sulla nostra vettura. Per il resto cercheremo di dare il meglio come sempre”.
Siamo alla vigilia di questa prima gara dell’anno, anche se la stagione arriva al giro di boa. Il bilancio della prima parte è in generale positivo – ha detto Giorgio Sernagiotto – Cercheremo di inserirci nel gruppo. Avremo un handicap di gomme perché Michelin porterà delle mescole che non si adattano al nostro telaio, ma cercheremo di metterci una pezza noi col nostro lavoro”.
Ad Austin ho già corso una volta. La pista è molto interessante e varia, con una serie di esse particolarmente veloci che assomigliano un po’ alle Becketts di Silverstone e l’aerodinamica vi gioca un ruolo importante. Un’incognita è quella delle temperature, perché la Michelin porterà delle mescole molto morbide. Con questo tipo di gomma, se in Texas non ci sarà veramente tanto freddo come dicono, la nostra Dallara potrebbe essere penalizzata”, ha aggiunto Andrea Belicchi.
La Lone Star Le Mans entrerà nel vivo sabato con le due sessioni di prove libere. Nella stessa giornata si svolgeranno le qualifiche: una sessione di 20 minuti con il semaforo verde alle 18.10, quando in Italia saranno l’1.10 di domenica mattina. Sempre domenica è in programma la gara, che scatterà alle 12 locali, alle 19 orario italiano, e verrà trasmessa in diretta Tv come sempre su Eurosport Sportitalia, oltre che sul canale YouTube e sul sito ufficiale fiawec.com.

La nuova line up di piloti del progetto Performance

Dopo il successo dello scorso anno, Cetilar Performance intensifica ulteriormente il proprio impegno nel karting. Il programma supportato da Cetilar Racing e rivolto alla crescita dei giovani piloti, sia sotto il profilo tecnico che per ciò che concerne un aspetto prettamente legato ai valori umani, riconferma tutti i quattro driver selezionati nel 2019 ed annuncia tre ulteriori ingressi. Ma non solo, perché anche per il 2020 è stata rinnovata la partnership con quelle che sono oggi alcune delle realtà più importanti nell’ambito internazionale.
Andando per ordine, a seguito degli ottimi riscontri ottenuti nel corso della passata stagione, Joel BergströmNicola LacorteSebastiano Pavan ed Alfio Spina continueranno a fare parte del progetto. Bergström, assieme a Pavan, sarà impegnato quest’anno nella categoria OK-J e nella X-30, prendendo parte anche al Campionato Italiano della stessa classe. Lacorte e Spina (quest’ultimo reduce dalla vittoria ottenuta la scorsa settimana nella WSK Champions Cup) saranno al via della OK-J nelle maggiori serie continentali.
I nuovi nomi sono invece quelli di Brando Badoer (figlio dell’ex pilota di Formula 1 Luca), presente sempre nella OK-J, dello sloveno Mark Kastelic e del giapponese KeanBerta Nakamura, entrambi impegnati nella 60 Mini. 
Il programma 2020 di Cetilar Performance è stato ufficialmente presentato oggi all’Adria International Raceway, in occasione del primo appuntamento della WSK Super Master Series. Presente sul circuito veneto Roberto Lacorte, pilota del FIA WEC ed ideatore del progetto rivolto ai giovanissimi. Assieme a lui anche Giorgio Sernagiotto, che proprio nel Mondiale divide la Dallara LMP2 con Lacorte e Andrea Belicchi ed il quale ricopre il ruolo di coordinatore di Cetilar Performance. 
Abbiamo un gruppo di piloti ben affiatato, tutti con quelle caratteristiche che ben si sposano con il progetto Cetilar Performance, ovvero dedizione, predisposizione a impegno e apprendimento, educazione e talento – ha dichiarato Roberto Lacorte – Le attività dello scorso anno sono state portate a termine con successo. I nostri partner rappresentano un’eccellenza nel mondo. Tutti elementi questi, che assieme ci hanno spronato ad intensificare il nostro impegno e ad allargare ulteriormente la famiglia di Cetilar Performance”.
Il nostro primo anno di attività è stato sicuramente positivo, perché il gruppo dei piloti da noi selezionati ha mantenuto le premesse, sia a livello di prestazioni e fair-play in pista che comportamentale in senso lato. Tant’è che sono stati tutti riconfermati – ha commentato Giorgio Sernagiotto – Siamo felici di rilanciare anche quest’anno il progetto Cetilar Performance con l’inserimento di tre nuovi driver. Il metodo di lavoro intrapreso con Dino Chiesa e Devid De Luchi per seguirli ha funzionato perfettamente. Le attività svolte fuori dai circuiti si sono rivelate un successo e quest’anno verranno ripetute e implementate con altre iniziative, sempre compatibilmente a un calendario agonistico fittissimo. Personalmente penso che questo progetto stia diventando un bel contenitore, che riesce a dare serenità e sicurezza ai nostri ragazzi nel proseguimento della loro carriera”.
Per quanto riguarda i partner, a confermare nuovamente il loro pieno supporto sono stati Dallara, orgoglio del “made in Italy” nel mondo, Formula Medicine (il noto centro di Professional Driver Training del dottor Riccardo Ceccarelli), proseguendo con Freem (azienda di accessori e abbigliamento racing), Kart Republic (facente capo al talent scout Dino Chiesa, sotto la cui ala hanno iniziato la propria carriera anche Lewis Hamilton e Nico Rosberg), Team Driver di Devid De Luchi, l’Italian F4 Championship powered by Abarth WSK Promotion.
Tra le attività già confermate per quest’anno, le giornate dedicate alla formazione con la visita in Dallara (dove per tutti i piloti di Cetilar Performance sarà possibile provare il simulatore e colloquiare con tecnici e progettisti) e presso la sede della Freem. Nella factory di Kart Republic si assisterà alla costruzione e allo sviluppo tecnico di un kart nei minimi dettagli. Formula Medicine invece, che seguirà i piloti con un suo staff durante tutte le trasferte, sarà ancora responsabile del training mentale e fisico, con varie sessioni complete organizzate nella base di Viareggio.

Brando BadoerData di nascita: 15.09.2006 Luogo: Montebelluna (Italia) Anno del debutto: 2015 Categoria attuale: OK-J Team: Kart Republic

Joel Bergström Data di nascita: 04.06.2007 Luogo: Piteå (Svezia) Anno del debutto: 2013 Categoria attuale: OK-J / X-30 Team: Team Driver

Mark Kastelic Data di nascita: 09.08.2007 Luogo: Ivančna Gorica (Slov.) Anno del debutto: 2014 Categoria attuale: 60 Mini Team: Team Driver

Nicola Lacorte Data di nascita: 01.06.2007 Luogo: Pisa (Italia) Anno del debutto: 2016 Categoria attuale: OK-J Team: Kart Republic

Kean Nakamura-Berta Data di nascita: 12.11.2007 Luogo: Londra (GBR) Anno del debutto: 2016 Categoria attuale: 60 Mini Team: Team Driver

Sebastiano Pavan Data di nascita: 18.08.2007 Luogo: Cittadella (Italia) Anno del debutto: 2017 Categoria attuale: OK-J / X-30 Team: Team Driver

Alfio Spina Data di nascita: 30.08.2006 Luogo: Catania (Italia) Anno del debutto: 2015 Categoria attuale: OK-J Team: Kart Republic


Dakar 2020: Alonso chiude al 13mo posto

Fernando Alonso ha portato positivamente a termine in Arabia Saudita la sua prima Dakar, centrando il 13mo piazzamento assoluto con i colori del team TOYOTA GAZOO Racing.  

Il due volte campione del mondo di Formula 1 e due volte vincitore della 24 Ore di Le Mans, nonché campione in carica del FIA World Endurance Championship, ha concluso in maniera brillante la sua gara del debutto nel deserto, a cui ha preso parte con il supporto del brand italiano Cetilar Racing.  

In equipaggio con l’esperto navigatore Marc Coma su una Toyota Hilux, lo spagnolo ha ottenuto un miglior secondo posto di tappa, tagliando alla fine il traguardo con un ritardo di quattro ore e mezzo nei confronti del leader Carlos Sainz, accumulato in seguito alle riparazioni che si sono rese necessarie al termine della seconda tappa e ad un cappottamento di cui è stato protagonista nella decima “speciale”. Alonso è inoltre riuscito a collocarsi nella “top-10” in otto delle 12 tappe disputate, chiudendo quarto nella terza e nella conclusiva, finendo appunto secondo nell’ottava tappa che si è svolta sulla lunghezza di 477 km a Wadi Al-Dawasir. 

Assieme ad Alonso, a fare il proprio debutto alla Dakar è stata Cetilar Racing, che ha incarnato per questa inedita sfida lo spirito di una delle gare più impegnative al mondo, testando in condizioni estreme i prodotti Cetilar®, inclusa Cetilar® Crema, ideale per ridurre la sintomatologia dolorosa di articolazioni e di muscoli dovuta a traumi. 

Il prossimo impegno di Cetilar Racing sarà quello della Lone Star Le Mans sul circuito americano di Austin, nel fine settimana del 22 e 23 febbraio, quinto round della stagione 2019/2020 del FIA WEC, con Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi ad alternarsi nuovamente al volante della Dallara LMP2 n.47

La realtà legata all’azienda farmaceutica pisana PharmaNutra S.p.A. continua inoltre a supportare come sponsor principale il Parma Calcio, per la terza stagione consecutiva. Il brand brevettato da PharmaNutra S.p.A. vanta una forte e radicata presenza anche nel running (è partner di alcune delle più importanti maratone d’Italia), nella vela, nel golf e nelle discipline paralimpiche, grazie alla stretta collaborazione con Obiettivo 3, il progetto di Alex Zanardi che punta a coinvolgere gli atleti disabili per avviarli allo sport. Oltre a ciò, nel 2019 ha lanciato l’iniziativa Cetilar Performance, con l’obiettivo di seguire in uno specifico percorso di crescita, professionale e soprattutto umana, un “pool” giovani kartisti assieme a partner d’eccellenza del team.

(foto Danny Chen / Toyota)

Dakar 2020: domani la partenza con Cetilar Racing al fianco di Fernando Alonso

Manca pochissimo alla partenza della 42ma edizione della celebre Dakar, che partirà domani, domenica 5 gennaio 2020, da Jeddah, cittadina dell’Arabia Saudita che si affaccia sul Mar Rosso, e si concluderà il 17 gennaio a Qiddiyah, a pochi chilometri dalla capitale Riad.

Tra i protagonisti più attesi il pilota spagnolo Fernando Alonso, due volte campione del mondo di Formula 1, due volte vittorioso nella 24 Ore di Le Mans e campione in carica del FIA World Endurance Championship con il Toyota Gazoo Racing, che sarà al via della celebre corsa nel deserto con i colori della squadra legata al Costruttore giapponese, in equipaggio con il navigatore Marc Coma, quest’ultimo già vincitore in moto di cinque edizioni della stessa Dakar. 

Per l’occasione Alonso sarà affiancato anche da Cetilar Racing, che apparirà sulla tuta e sul casco dello spagnolo, incarnando lo spirito della sfida sportiva in una delle competizioni più dure a livello mondiale, molto utile anche per testare in condizioni estreme le indiscutibili qualità della gamma di prodotti Cetilar®.

La Dakar 2020 sono in tutto 12 tappe per 7.856 km complessivi, di cui 5.097 di prove speciali tra le dune del deserto e gli sterrati del Nord, con oltre metà del percorso (il 64,88%) di gara vera e propria. Una super corsa che segna il debutto assoluto di Cetilar Racing  nell’ambito dei rally nel deserto.

Una 8 Ore del Bahrain tutta in salita

Tutto come da programma (o quasi) e ancora una gara portata a termine per il team Cetilar Racing. La 8 Ore del Bahrain, “giro di boa” del Mondiale FIA WEC, ha visto l’equipaggio formato da Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto Andrea Belicchi tagliare il traguardo per la quarta volta sui quattro appuntamenti disputati, a conferma del passo costante della Dallara LMP2 n.47 gestita dalla AF Corse e del lavoro svolto dalla squadra e dai piloti, nonché a dispetto delle condizioni particolarmente difficili, sia per la fisionomia del tracciato che le temperature elevate.
Una gara fino a un certo punto regolare, quella che si è disputata sul circuito di Sakhir, ma non senza diversi fuori programma. Dopo avere limato diversi decimi nel corso delle qualifiche che hanno visto protagonisti Lacorte e Belicchi, al “pronti via” è stato lo stesso Lacorte a scattare dal fondo dello schieramento per completare il primo stint.
Quindi, a salire in macchina sono stati in successione Belicchi e poi ancora Lacorte e Belicchi, il quale ha avuto un contatto con un’altra vettura ed è stato costretto a effettuare una sosta non prevista per sostituire il musetto. Alle 18 è stato di nuovo Lacorte a entrare nell’abitacolo per completare un ulteriore turno di guida, seguito ancora da Belicchi, che ha dovuto pagare un drive through per “pit-stop infringement”. A questo punto ad entrare in pista è stato Sernagiotto, che ha sostenuto il primo dei suoi due doppi stint, inframmezzati da un turno di Belicchi a tre ore dalla fine. E proprio Sernagiotto, a 68 minuti dallo scadere del tempo, ha lamentato un “dechappamento” che lo ha portato a imboccare ancora una volta la corsia dei box quando non era stato previsto. All’arrivo, per la Dallara del team Cetilar Racing è così giunto un nono piazzamento di classe, dopo il sesto di Silverstone e il settimo del Fuji e di Shanghai.
Adesso seguirà una pausa di oltre due mesi, prima della Lone Star Le Mans che si svolgerà ad Austin, in Texas, il 22 e 23 febbraio, al posto della prevista tappa di San Paolo. Poi sarà la volta della 1000 Miglia di Sebring, sempre negli Usa, che precederà i due conclusivi round europei della 6 Ore di Spa-Francorchampse della 24 Ore di Le Mans (a metà giugno), a cui il team Cetilar Racing prenderà parte per la quarta volta consecutiva. Poi si andrà direttamente alla stagione 2020/2021, il cui calendario è stato ufficializzato all’inizio di questa settimana con la novità esclusiva di Monza, che ospiterà il Mondiale per la prima volta a inizio ottobre.

In Bahrain per la 8 Ore, quarta tappa del FIA WEC

Il team Cetilar Racing è pronto ad affrontare l’unica 8 Ore del Mondiale FIA WEC in programma questo fine settimana in Bahrain. Sul circuito di Sakhir l’equipaggio formato da Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto Andrea Belicchi ritorna in pista al volante della Dallara LMP2 n.47 gestita dalla AF Corse per il giro di boa della stagione 2019-2020, che giunge al quarto degli otto appuntamenti del calendario. Un calendario che ha subito un’importante variazione, visto che la tappa brasiliana di San Paolo è stata sostituita dalla Lone Star Le Mans che si svolgerà ad Austin (Texas) il 22 e 23 febbraio.
Dopo il sesto posto ottenuto nel round inaugurale di Silverstone ed il settimo messo a segno al Fuji e, nei primi giorni di novembre, a Shanghai, i tre piloti italiani puntano sulla strategia. Reduce dalla serata della Hall of Fame FIA di Parigi, Lacorte è perfettamente consapevole che bisognerà lavorare soprattutto su questo aspetto. “È la prima volta che corro in Bahrain, una pista di cui ho sentito parlare spesso e che presenta diverse incognite. So che ha un asfalto molto abrasivo, quindi prima di tutto sarà particolarmente importante gestire al meglio le gomme, fattore che oltretutto sulla nostra Dallara risulta sempre particolarmente delicato. Il tracciato di Sakhir è molto interessante, anche se quelli davvero belli e affascinanti devono ancora arrivare, considerando che dopo il Bahrain andremo a Austin, Sebring, Spa e infine a Le Mans. Questa gara sarà invece importante per la sua lunghezza e quindi per tutti gli aspetti legati alla strategia di gara e per il fatto che si disputa quasi tutta di notte, una sorta di primo assaggio di quello che vivremo a giugno in occasione della nostra quarta 24 Ore di Le Mans”.
Anche per me si tratta della mia prima gara su questa pista – ha aggiunto Sernagiotto – Sono particolarmente carico. Affronteremo con il solito spirito positivo una 8 Ore in cui cercheremo di sfruttare al massimo l’affidabilità della nostra vettura”.
Diversa la situazione per Belicchi, che conosce bene il tracciato del Bahrain. L’ultima volta che vi ha corso risale al 2016, nel TCR Series. Due anni prima, sempre nel Mondiale FIA WEC, vi conquistò un ottimo sesto posto assoluto e di LMP1, mentre nel 2012 concluse quinto. 
La 8 Ore del Bahrain inizierà giovedì con le prime due sessioni di prove libere che proseguiranno anche il giorno successivo con un terzo turno. Sempre venerdì, a partire dalle 16.40 ora locale (le 14.40 in Italia) sono in programma le qualifiche. La gara si svolgerà eccezionalmente sabato, con la partenza alle ore 15 (le 13 italiane) e la diretta dalle 17 alle 21.30 su Eurosport 2, con il commento di Marco Petrini e Nicola Villani.

Cetilar Racing conclude la 4 Ore di Shanghai del mondiale endurance con il settimo posto di classe

La Dallara N.47 del italiano al traguardo per la terza volta di fila

Il team Cetilar Racing ha concluso con un settimo posto di classe la 4 Ore di Shanghai, terzo degli appuntamenti del FIA WEC,portando ancora una volta al traguardola Dallara n.47 gestita dalla AF Corse e divisa da Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi.

Dopo avere ottenuto sabato il miglior risultato in qualifica di questa stagione, grazie al sesto responso della LMP2 scaturito dalla media dei due migliori tempi, la squadra tutta “made in Italy” è riuscita a vedere per la terza volta consecutiva la bandiera a scacchi. Dopo essersi avviato dalla terza fila, Sernagiotto ha subito lottato per mantenere la sesta posizione, ma un drive through per avere anticipato il via lo ha relegato ottavo, compiendo poi un primo pit-stop dopo 45 minuti di gara. 

La pista era molto difficile e particolarmente sporca nei giri iniziali, anche a causa di un po’ di sabbia. Tutto ciò ha reso più evidente il degrado delle gomme – ha commentato il pilota trevigiano – Dal momento che nelle qualifiche avevamo utilizzato un set di pneumatici nuovi, abbiamo preso il via con delle coperture usate. Il passo comunque era buono”.

Sernagiotto ha dunque mantenuto l’ottava posizione e ciò fino al momento in cui ha lasciato la vettura al suo compagno di squadra Lacorte. 

Peccato per il drive through. Sorpassare su questa pista è molto difficile. Il consumo delle gomme era davvero terribile”, ha aggiunto Lacorte al termine del suo turno di guida.

Dopo la seconda ora a salire in macchina è stato pertanto Belicchi, il quale ha compiuto un ulteriore pit-stop all’85° giro, durante l’unico regime di Full Course Yellow, risalendo settimo e rimanendoci fino all’arrivo. 

Diciamo che abbiamo fatto un bel lavoro fin dalle qualifiche, portando a termine una gara difficile per tutti e conquistando il settimo posto finale – ha aggiunto poi Lacorte – Il team è stato impeccabile e noi piloti abbiamo guidato bene su una pista notoriamente ostica, specialmente per noi che partiamo con un “gap” che stiamo cercando di gestire al meglio. Veniamo via da Shanghai consapevoli di avere fatto un buon lavoro anche per il futuro. Ci prepariamo adesso per andare nel deserto del Bahrain, per affrontare una otto ore in cui la strategia sarà molto importante e potrebbe giocare a nostro favore”.

Dopo il sesto posto messo a segno nel round inaugurale di Silverstone ed il settimo conquistato in occasione della 6 Ore del Fuji, il team Cetilar Racing ha dunque proseguito dignitosamente il proprio impegno nel Mondiale Endurance, con una vettura oggettivamente meno performante delle altre. E adesso si guarda alla prossima tappa del Bahrain, che si svolgerà nel fine settimana del 12, 13 e 14 dicembre.

Fia WEC: miglior qualifica della stagione per il team Cetilar Racing, che centra il sesto tempo nella 4 Ore di Shanghai

In Cina la Dallara n.47 del team italiano si assicura la terza fila della LMP2

Migliore qualifica della stagione per il team Cetilar Racing, che ha ottenuto nella sessione cronometrata della 4 Ore di Shanghai, terzo degli appuntamenti del Mondiale FIA WEC, il sesto responso della classe LMP2, grazie alla media dei tempi fatti segnare nella sessione di questa mattina da Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi.

I due piloti italiani, che assieme a Roberto Lacorte si alternano al volante della Dallara n.47, hanno stabilito il crono di 1’50”496. A fare segnare il miglior tempo è stato Belicchi, che dalla sua conosce bene il tracciato che sorge nella periferia della città asiatica, autore di 1’50”470. Più lento di soli 54 millesimi Sernagiotto, alla sua seconda uscita in assoluto sul circuito di Shanghai.

Una grande prova di forza per il prototipo schierato dal team Cetilar Racing e gestito dalla AF Corse, che nella gara di domani scatterà dunque dalla terza fila. Gara che prenderà il via alle ore 12 locali, quando in Italia saranno solo le 5 del mattino.

Sarà il canale satellitare Eurosport a coprire interamente tutto l’evento, con la diretta “no stop” dalle 4.55 alle 9.30. La stessa gara verrà seguita “live” su Sportitalia a partire dalle 7.

Roberto Lacorte.Grande soddisfazione per l’ottimo lavoro di squadra che abbiamo portato avanti. Andrea e Giorgio sono riusciti a sfruttare al massimo la Dallara, che tra l’altro è stata ben evoluta dal nostro team. Un sesto posto che vale tanto. I piloti, la squadra si meritavano questo risultato”.

Giorgio Sernagiotto. Abbiamo tirato fuori il massimo del potenziale della nostra vettura. Siamo assolutamente soddisfatti. Sappiamo qual è il nostro “gap” nei confronti delle Oreca e quindi possiamo dire di avere lavorato anche meglio di qualche altro team, sia noi piloti che tutta la squadra”.

Andrea Belicchi. Già dalle prove libere siamo andati sempre in crescendo sotto l’aspetto delle prestazioni. Siamo contentissimi del lavoro svolto dal team. Io e Giorgio abbiamo messo bene insieme i nostri due migliori giri e ciò vuol dire che anche a livello di piloti tutto sta funzionando a dovere. Abbiamo avuto inoltre la prova che le difficoltà avute al Fuji dipendevano prevalentemente dalle gomme. Adesso proveremo a sfruttare al meglio della nostra Dallara, come già fatto a Silverstone”.

Cetilar Racing a Shanghai nel segno della continuità

Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi arrivano al terzo round del mondiale FIA WEC dopo due gare difficili, ma entrambe portate a termine.

Dopo i primi due appuntamenti di Silverstone e Fuji, il team Cetilar Racing affronta questo fine settimana (8, 9 e 10 novembre) il terzo degli otto round del Mondiale FIA WEC in programma sulla pista di Shanghai.

In Cina la squadra tutta italiana ci arriva con un duplice obiettivo: quello di proseguire lo sviluppo della Dallara LMP2 n.47 gestita dalla AF Corse e, nello stesso tempo, cercare di vedere nuovamente il traguardo, come accaduto nelle due precedenti tappe che si sono svolte in Inghilterra e Giappone e che hanno segnato il debutto assoluto del team Cetilar Racing nel World Endurance Championship.

Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi di certo giungono in Asia con uno spirito positivo. Se per il primo di essi si tratterà dell’esordio sui 5,4 chilometri del circuito che sorge alla periferia dell’omonima metropoli, Sernagiotto vi ha invece già corso nel 2012, prendendo parte alla prova del Trofeo Maserati che si disputò tuttavia nella versione più corta del tracciato.

Altra storia invece per Belicchi, che nel 2014, sempre nel Mondiale FIA WEC, vi ottenne un ottavo posto con una LMP1. Ancora meglio il pilota parmense fece nei due anni precedenti, quando concluse quarto in entrambe le occasioni.

Dopo il buon esordio di Silverstone, conclusosi con il sesto piazzamento di classe, e la difficile trasferta del Fuji, condizionata anche da un paio di problemi e al termine della quale è arrivato comunque un settimo posto, a Shanghai il team Cetilar Racing vuole risorgere.

Venerdì si inizierà, come di consueto, con i primi due turni di prove libere in programma alle 4 e alle 8.30 ora italiana. Sabato mattina alle 2.50 si svolgerà una terza sessione che precederà le qualifiche a partire dalle 7.30 (sempre ora italiana). La 4 Ore di Shanghai prenderà il via infine domenica alle 12 locali, quando in Italia saranno le 5 del mattino. La gara verrà coperta sia dal canale satellitare Eurosport (diretta “no stop” a partire dalle 4.30), che in chiaro su Sportitalia.

Una 6 Ore del Fuji difficile per Cetilar Racing

Non è stata una trasferta facile quella del Fuji, per il team Cetilar Racing. Il secondo degli otto appuntamenti del Mondiale FIA WEC, si è risolto per la squadra italiana con l’ottavo posto della classe LMP2. Un risultato che ha rispecchiato quello ottenuto nelle qualifiche di sabato, con la Dallara n.47gestita dalla AF Corse e divisa da Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi costantemente in coda al gruppo, benché per la seconda volta consecutiva al traguardo. 
A condizionare l’andamento della gara è stato l’evidente “gap” tecnico della vettura della factory di Varano de’ Melegari nei confronti della concorrenza, in un campionato in cui ha fatto il proprio debutto assoluto proprio nel precedente round di Silverstone. Ma anche tutta una serie di situazioni impreviste. 
A prendere il via è stato Lacorte, autore di un doppio stint iniziale abbastanza cauto ma esente da errori. Al 29° giro un inconveniente alle luci pioggia ha reso tuttavia necessaria la sostituzione dell’alettone posteriore, che è costata in tutto una quarantina di secondi. Quando è salito in auto Sernagiotto, la stessa pioggia ha iniziato ad intensificarsi gradualmente, con il pilota veneto che ha gestito bene questa fase particolarmente delicata. Quindi Belicchi ha completato un triplo stint finale, effettuando anche un passaggio ai box dopo avere avvertito qualcosa che non andava sulla sua macchina, perdendo ancora un giro.
Sapevamo che qui al Fuji avremmo pagato un “gap” tecnico abbastanza importante nei confronti dei nostri avversari. Questi limiti ci hanno costretto a spingere quasi oltre il limite dall’inizio alla fine; una situazione certamente non positiva per noi – ha spiegato Lacorte – I tecnici della AF Corse stanno lavorando con il massimo impegno. In questa occasione eravamo anche fortemente penalizzati dalle mescole di tipo “A” che ha portato in pista la Michelin: una gomma che poco si adatta alla nostra vettura. In occasione dei test pre-campionato avevamo già visto che alla Dallara si adatta meglio la mescola “C”, che avremo però a disposizione nei prossimi appuntamenti”. 
Dobbiamo essere pazienti – ha proseguito Lacorte – La scelta fatta a inizio anno è dettata dalla passione, dal cuore. Abbiamo voluto a tutti costi puntare su una macchina italiana, gestita dal miglior team di cui possiamo disporre e anche il “pacchetto piloti” credo sia quello ideale. Giorgio ha guidato in grande sicurezza nonostante le condizioni molto difficili. Andrea è sicuramente ilBelicchi più veloce che abbiamo mai visto. Da parte mia cerco sempre di fare al meglio il mio lavoro e, nonostante una vettura mediamente più lenta di due secondi rispetto alle altre, sono riuscito a stare davanti ai piloti Bronze”.
Tutto pertanto rimandato alla prossima tappa del calendario, quella che si disputerà nel weekend del 9 e 10 novembre in Cina, sul circuito di Shanghai.

In Giappone per la 6 Ore del Fuji, secondo round del FIA WEC

Cetilar Racing è pronto per il secondo round del Mondiale FIA WEC, che approda questo fine settimana (4, 5 e 6 ottobre) sullo storico circuito del Fuji. Dopo avere coronato il proprio debutto iridato conquistando il sesto posto della classe LMP2, l’equipaggio formato da Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi si prepara ad affrontare con la Dallara n.47, gestita dalla AF Corse, la prima delle trasferte asiatiche del calendario. 
Un impegno, quello del Sol Levante, che per Lacorte e Sernagiotto rappresenterà una novità assoluta, trattandosi di un tracciato per loro completamente da scoprire. Diversamente da Belicchi, che vi ha già corso sempre nel Mondiale Endurance nel 2012, 2013 (conquistando in quella occasione uno straordinario terzo posto assoluto con una LMP1) e ancora l’anno successivo.
Sui 4.563 metri del tracciato che sorge alle pendici dell’omonimo ed imponente monte situato un centinaio di km a Sud di Tokyo, si sono scritte delle pagine memorabili del motorsport. Come quella della sfida tra James Hunt e Niki Lauda nel ’76. Cetilar Racing, in punta di piedi, entra pertanto nella storia. La tappa del Fuji, per la squadra tutta “made in Italy”, potrebbe rappresentare una conferma dopo l’esordio in terra d’oltremanica. Un esordio che è andato sopra le aspettative. Di certo a Silverstone tutto ha funzionato in maniera impeccabile, a dispetto di un “gap” tecnico ancora da limare nei confronti dell’agguerrita concorrenza.
Ottimo il lavoro svolto dalla squadra sotto la direzione sportiva di Philippe Dumas e nessun errore commesso dai piloti nel corso delle quattro ore di gara; il che ha permesso di proseguire positivamente lo sviluppo sulla vettura della factory di Varano de’ Melegari, anche nell’ottica di una stagione lunga (otto in totale gli appuntamenti), che si concluderà nel giugno 2020 con la 24 Ore di Le Mans.
Quella del Fuji sarà la prima sei ore del calendario e sulla stessa distanza si disputeranno anche le gare di San Paolo (Brasile) e Spa-Francorchamps (Belgio), rispettivamente in programma a inizio febbraio e ad aprile inoltrato.
Una novità importante, dal punto di vista mediatico, sarà la copertura televisiva di Sportitalia, che seguirà anche i successivi eventi andandosi ad aggiungere alla tradizionale programmazione satellitare “live” del canale Eurosport.
Tutto il weekend entrerà nel vivo venerdì 4 ottobre con le prime due sessioni di prove libere, mentre sabato si svolgerà un terzo turno che precederà le consuete qualifiche. La gara prenderà infine il via domenica alle ore 11 locali, quando in italia saranno le 4 del mattino.
La tappa del Fuji offrirà anche l’occasione per vivere alla vigilia uno speciale incontro con i rappresentanti della Camera di Commercio Italiana in Giappone, fissato per mercoledì 2 ottobre, e al quale saranno presenti il Segretario Generale Davide Fantoni, lo staff della ICCJ e alcuni rappresentanti della stampa locale.

FIA WEC 2019-2020: un esordio da ricordare

C’è quasi euforia a Silverstone, nel box del team Cetilar Racing, al termine della gara che ha segnato il debutto del team tutto italiano nel Mondiale FIA WEC. Una gara che Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi sono riusciti non solo a portare a termine, ma a concludere anche in maniera più che dignitosa. Al termine delle 4 ore, la loro Dallara n.47 gestita sotto l’aspetto tecnico dalla AF Corse ha infatti tagliato il traguardo al sesto posto della classe LMP2 e ai piedi della “top 10” assoluta.

Un piazzamento che va al di sopra di quelle che erano alla vigilia le aspettative, considerando diversi elementi: il fatto che si trattava appunto dell’esordio assoluto nel campionato di riferimento nell’ambito delle competizioni di durata a livello internazionale; ma anche un mai celato “gap tecnico” nei confronti dell’agguerrita concorrenza, che si cercherà passo dopo passo di colmare nel corso della stagione 2019-2010 che ha preso il via proprio in Inghilterra.

Dopo aver fatto segnare l’ottavo tempo nelle qualifiche di sabato, nel corso della prima parte di gara è stato Belicchi ad iniziare, tenendo subito un buon ritmo. Poi, per una scelta strategica, è entrato in macchina Sernagiotto, che è riuscito a sfruttare le incerte condizioni atmosferiche (con l’alternanza di pioggia e asciutto) per collocarsi intorno alla terza/quarta posizione. Ottimo e regolare anche lo “stint” di Lacorte.

Chiudere in questo modo ed essere stati in lotta con le Oreca e gli altri protagonisti del campionato, ha fatto vedere a tutti che in questo team c’è tanto cuore – ha commentato lo stesso Lacorte – I ragazzi hanno fatto un lavoro pazzesco. Ottima la strategia. Andrea è stato protagonista di un turno di guida strepitoso. Giorgio sotto l’acqua ha fatto delle cose “poetiche” ed io ho cercato di stare al loro passo”.

Per noi si è trattato senz’altro di un weekend molto positivo, perché al di sopra delle aspettative. Sapevamo che avevamo a disposizione un determinato pacchetto e in gara siamo riusciti a dare di più di quanto ci era concesso. Abbiamo lottato nel gruppo e abbiamo concluso sesti – ha aggiunto Sernagiotto – A livello tecnico c’è ancora da fare, ma abbiamo già iniziato a ottimizzare quello che è a nostra disposizione. Ottimo il feeling con la squadra. Forse il migliore debutto che potevamo aspettarci. Andiamo via da Silverstone con un super sorriso”.

Il prossimo appuntamento del FIA WEC sarà quello del Fuji, in Giappone, nel weekend del 4, 5 e 6 ottobre.

Primo assaggio di pista a Silverstone in vista della 4 Ore

Prima giornata di pista in archivio sul leggendario e impegnativo circuito di Silverstone, in Inghilterra, dove domenica è in programma la 4 Ore, tappa d’esordio del FIA WEC 2019-2020.
Due le sessioni di prove libere portate a termine e buoni riscontri per la Dallara numero 47 di classe LMP2 di Cetilar Racing, scesa in pista, sotto la direzione di Philippe Dumas, con i piloti Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi.
33 i giri conclusi nella sessione mattutina, con miglior crono in 1:46:182, abbassato di quasi un secondo e mezzo (1:44:878) nella seconda sessione, che si è conclusa alle 18:30 ora locale (le 19:30 in Italia) con un totale di 41 giri disputati.
“Siamo partiti con la prima sessione di libere e abbiamo trovato una pista diversa rispetto all’ultima volta, con un nuovo asfalto più complicato da interpretare. Abbiamo avuto qualche difficoltà nell’adattarci, optando per scelte estreme che sono servite per escludere quelle soluzioni che erano, appunto, da scartare”, è l’analisi di Roberto Lacorte dopo questa prima giornata, esordio assoluto per Cetilar Racing nel Mondiale Endurance. “Nel pomeriggio siamo quindi partiti subito con un passo nettamente differente ed è stato un piacere trovarsi a guidare una macchina più veloce e facile da portare al limite, tanto che Giorgio ha subito fissato il tempo nei primi giri. In seguito abbiamo continuato a lavorare sull’assetto gara, evitando di scendere in pista con gomme nuove per rosicchiare ancora qualcosa sul miglior tempo. Il passo rispetto alle altre LMP2 è buono, ovviamente non ci dobbiamo illudere ma stare nel gruppo è un buono inizio ed è il risultato del gran lavoro tecnico di AF Corse”.
Domani si torna in pista alle 9 del mattino, sempre ora locale, per la terza sessione di libere, con qualifiche in programma dalle 12:20 alle 12:40.
La 4 Ore di Silverstone si disputerà invece domenica, con partenza alle 12 e diretta su Eurosport 2 dalle 15:50 alle 17.15 (ora italiana).

Pronti per il debutto nel FIA WEC

C’è grande attesa in casa Cetilar Racing per il semaforo verde della stagione 2019-2020 del FIA WEC, che si accenderà questo weekend segnando il debutto del team tutto “made in Italy” nel Mondiale Endurance.

Dopo tre 24 Ore di Le Mans portate consecutivamente a termine ed altrettante partecipazioni nell’European Le Mans Series, la squadra voluta da Roberto Lacorte fa ufficialmente il proprio ingresso in quello che è a tutti gli effetti l’olimpo delle competizioni di durata.

Una sfida che vedrà lo stesso Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi alternarsi al volante della nuova Dallara-Gibson LMP2 n.47 gestita sotto l’aspetto tecnico da un’altra realtà di primo piano nell’ambito del motorsport internazionale che risponde al nome di AF Corse.

A distanza di poco più di un mese dal “Prologue” di Barcellona, che ha rivelato una crescita costante nell’arco dei due giorni di test svolti ed è servito a sviluppare diversi aspetti, lavorando sotto la “direzione” del Team Principal Philippe Dumas sulle coperture Michelin, Cetilar Racing torna dunque in pista per affrontare il primo degli otto round del calendario intercontinentale.

La tappa inglese precederà infatti le due trasferte asiatiche del Fuji (Giappone) e di Shanghai (Cina), nonché l’appuntamento del Bahrain, nel mese di dicembre. Quindi, il prossimo anno, si affronteranno le trasferte di San Paolo (Brasile), Sebring (Stati Uniti), per poi tornare in Europa e vivere l’emozionante epilogo di Spa-Francorchamps (Belgio) e dell’88ª edizione della 24 Ore di Le Mans che si svolgerà nel fine settimana del 13 e 14 giugno.

La 4 Ore di Silverstone prenderà il via domenica a mezzogiorno (13.00 CEST). Venerdì si comincerà con i due turni di prove libere, mentre una terza sessione è in programma sabato mattina. Sempre sabato si svolgeranno i due turni di qualifica, con la corsia dei box aperta dalle 11.50 e dalle 12.20 ora locale.

“La 24 Ore di Le Mans rappresentava un sogno, ma anche un obiettivo. Diversamente, riuscire a debuttare nel Mondiale Endurance, con un team così importante, è qualcosa che va oltre ogni immaginazione. Il nostro è un impegno che portiamo avanti con il cuore, in un campionato che rappresenta l’eccellenza, con un team italiano che anche se parte con qualche svantaggio di carattere tecnico, affronta questa sfida con estrema passione. E questo ciò che io, Giorgio e Andrea, Amato Ferrari e Dallara condividiamo tutti insieme” ha detto Roberto Lacorte. 

“La pista di Silverstone mi piace molto per via del mix tra tratti molto veloci e lenti che richiede un tipo di guida “eclettico”, anche se la nostra Dallara sembra non sposarsi perfettamente a queste caratteristiche. Andiamo in Inghilterra con l’obiettivo di giocare un po’ in difesa, ma tenteremo la tecnica calcistica del catenaccio per poi attaccare in contropiede…” ha aggiunto Giorgio Sernagiotto.

“Silverstone è una pista a cui sono molto affezionato, perché vi ho ottenuto bei risultati sia nel Mondiale che in ELMS. Nel panorama del WEC è il circuito con più curve veloci in assoluto, dove raggiungeremo tanti g. A livello fisico e muscolare sarà la gara più dura dell’anno. Bisognerà probabilmente gestire un po’ l’aerodinamica e il sottosterzo. L’asfalto nuovo potrebbe però aiutarci in termini di grip. Con il traffico, essendo un tracciato lungo e molto largo, la vedo bene” ha concluso Andrea Belicchi.