L’endurance on air su Radio 24, ogni settimana

Si chiama Endurance Race-Le grandi corse ed è la nuova rubrica di Tutti Convocati, la nota trasmissione radiofonica sportiva in onda tutti i giorni su Radio 24. Endurance Race, dedicata alle grandi corse mondiali dell’endurance, andrà in onda il venerdì, a partire dalle 14:30, parte conclusiva – gli ultimi 15 minuti – della trasmissione condotta da Carlo Genta, che già l’anno scorso, insieme a Gionata Ferroni, ci aveva raccontato le grandi corse a stelle e strisce nella serie di podcast American Race, sempre su Radio 24 e sulle principali piattaforme di streaming on line. Con Endurance Race si va oltre, perché parliamo di una trasmissione on air tutte le settimane, su una delle emittenti più seguite e nell’ambito di un programma che ogni giorno viene seguito da tantissimi appassionati di sport, con grandi ospiti e firme prestigiose del giornalismo sportivo italiano. 

Quindici minuti di motorsport in cui si parlerà del Campionato Americano IMSA, che ha tra i protagonisti Cetilar Racing, del World Endurance Championship, della 24 Ore di Le Mans (e della nuovissima Hypercar Ferrari 499P), del presente, il passato e il futuro dell’endurance, che è tornata ad appassionare gli amanti delle quattro ruote con le sue grandi sfide. 

Quindici minuti live, ogni venerdì, su Radio 24, e a fine giornata scaricabili in podcast, dal sito di Radio 24, sia all’interno della trasmissione Tutti Convocati che in singoli podcast ad hoc (cercare sul sito “Endurance Race-Le grandi corse”). 

Chiaramente Cetilar Racing, con i suoi piloti Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco, avrà una forte presenza all’interno delle trasmissioni, partendo dal fatto che Carlo Genta sarà presente a tutti gli appuntamenti dell’IMSA Michelin Endurance Cup, vivendo a strettissimo contatto con il team la sua seconda esperienza americana.  

Una 24 Ore di Daytona amara per Cetilar Racing

È durata in totale 44 giri, poco più di 100 minuti, l’edizione 2023 della 24 Ore di Daytona per il team Cetilar Racing. Un contatto subìto nelle fasi successive al via, non ha infatti consentito alla Ferrari 296 GT3 numero 47 di Roberto LacorteGiorgio SernagiottoAntonio Fuoco e Alessandro Balzan di proseguire.
Un ritiro indubbiamente amaro, in quella che era la terza partecipazione consecutiva della squadra tutta italiana (piloti, vettura e gestione tecnica della AF Corse) alla più grande classica della Florida giunta alla sua 61ª edizione, dopo averla portata a termine sia la scorsa stagione con la Ferrari 488 GT3 EVO 2020, che l’anno prima con il prototipo LMP2.
Dopo avere concluso una settimana fa con il nono tempo della GTD il Roar before the 24, valevole come qualifica della stessa 24 Ore di Daytona, ad avviarsi sabato pomeriggio è stato Sernagiotto, autore del primo stint di guida in cui si è collocato costantemente a ridosso della top-10. Un turno di circa 60 minuti, quello del pilota veneto, prima di effettuare il pit-stop in cui ha lasciato il volante a Lacorte.
Ma a causa appunto delle conseguenze del contatto iniziale, quest’ultimo ha dovuto ben presto prendere la via dei box effettuando una lunga sosta. Tornato in pista, Lacorte subito dopo si è nuovamente dovuto fermare. Inevitabile è stato a quel punto lo stop definitivo.
Peccato, perché tutta la squadra aveva fino a quel momento lavorato molto bene sullo sviluppo dell’inedita vettura di Maranello che per l’occasione faceva il suo debutto in gara, percorrendo in totale 104 giri nel corso delle varie sessioni di libere, per un totale di circa 595 km.
L’impegno, per la seconda stagione consecutiva, del team Cetilar Racing nella serie Michelin Endurance Cup dell’IMSA WeatherTech Sportscar Championship proseguirà a tutto spiano, guardando fin da adesso al prossimo appuntamento a cui si arriverà estremamente carichi e con un super pieno di motivazioni. Ovvero alla 12 Ore di Sebring, che si disputerà nel weekend del 15-18 marzo e dove lo scorso anno Lacorte, Sernagiotto e Fuoco centrarono una strepitosa e meritata vittoria di classe. Quindi si proseguirà con i due successivi round di Watkins Glen e della Petit Le Mans di Road Atlanta.