Verso Daytona: intervista ad Antonio Fuoco

Tra i giovani piloti italiani del momento, Antonio Fuoco, driver della Scuderia Ferrari Team, è alla sua prima gara con Cetilar Racing.

Un esordio notevole, visto che parliamo della 24 Ore di Daytona…

Sarà la prima esperienza con Cetilar, la mia prima 24 Ore e la prima gara con un prototipo LMP2. Sarà importante cercare di adattarmi il prima possibile alla macchina ed entrare in confidenza con la squadra e i compagni. E’ il punto principale su cui sto lavorando di più in questi giorni.

Prima di Daytona avete disputato a Pisa una due giorni di allenamento con i nostri preparatori, Alessio Erra e Filippo Della Latta di Athletica: come ti sei trovato con gli altri piloti?

Molto bene, sono più grandi, hanno più esperienza di me ed è sempre un piacere stare con persone che possono trasmettermi qualcosa, sulla base, appunto, della loro maggiore esperienza. In questo caso, nello specifico delle gare di durata hanno molto da insegnarmi. Il week end a Pisa è stato bello e costruttivo, abbiamo fatto ottimi allenamenti, abbiamo spinto e fatto gruppo. E’ stato importante per conoscerci meglio prima di arrivare qui a Daytona, perché abbiamo costruito una base da cui partire. 

Che esperienze hai di gare negli Stati Uniti?

Nel 2014 ho partecipato a una Florida Winter Series con la Formula Abarth, un campionato organizzato alla maniera europea, quindi diverso dagli altri che si disputano qui. Non ho molta esperienza di campionati americani e non vedo l’ora di capire come funzionano: da quello che ho sentito è un mondo a sé rispetto all’Europa, quindi sono molto curioso di approfondire.

Che idea ti sei fatto della 24 Ore di Daytona?

E’ una gara molto particolare, può succedere di tutto, soprattutto con le safety car. Sarà importante restare sempre lì, per sfruttare ogni occasione al momento giusto.