Una 6 Ore del Fuji difficile per Cetilar Racing

Non è stata una trasferta facile quella del Fuji, per il team Cetilar Racing. Il secondo degli otto appuntamenti del Mondiale FIA WEC, si è risolto per la squadra italiana con l’ottavo posto della classe LMP2. Un risultato che ha rispecchiato quello ottenuto nelle qualifiche di sabato, con la Dallara n.47gestita dalla AF Corse e divisa da Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi costantemente in coda al gruppo, benché per la seconda volta consecutiva al traguardo. 
A condizionare l’andamento della gara è stato l’evidente “gap” tecnico della vettura della factory di Varano de’ Melegari nei confronti della concorrenza, in un campionato in cui ha fatto il proprio debutto assoluto proprio nel precedente round di Silverstone. Ma anche tutta una serie di situazioni impreviste. 
A prendere il via è stato Lacorte, autore di un doppio stint iniziale abbastanza cauto ma esente da errori. Al 29° giro un inconveniente alle luci pioggia ha reso tuttavia necessaria la sostituzione dell’alettone posteriore, che è costata in tutto una quarantina di secondi. Quando è salito in auto Sernagiotto, la stessa pioggia ha iniziato ad intensificarsi gradualmente, con il pilota veneto che ha gestito bene questa fase particolarmente delicata. Quindi Belicchi ha completato un triplo stint finale, effettuando anche un passaggio ai box dopo avere avvertito qualcosa che non andava sulla sua macchina, perdendo ancora un giro.
Sapevamo che qui al Fuji avremmo pagato un “gap” tecnico abbastanza importante nei confronti dei nostri avversari. Questi limiti ci hanno costretto a spingere quasi oltre il limite dall’inizio alla fine; una situazione certamente non positiva per noi – ha spiegato Lacorte – I tecnici della AF Corse stanno lavorando con il massimo impegno. In questa occasione eravamo anche fortemente penalizzati dalle mescole di tipo “A” che ha portato in pista la Michelin: una gomma che poco si adatta alla nostra vettura. In occasione dei test pre-campionato avevamo già visto che alla Dallara si adatta meglio la mescola “C”, che avremo però a disposizione nei prossimi appuntamenti”. 
Dobbiamo essere pazienti – ha proseguito Lacorte – La scelta fatta a inizio anno è dettata dalla passione, dal cuore. Abbiamo voluto a tutti costi puntare su una macchina italiana, gestita dal miglior team di cui possiamo disporre e anche il “pacchetto piloti” credo sia quello ideale. Giorgio ha guidato in grande sicurezza nonostante le condizioni molto difficili. Andrea è sicuramente ilBelicchi più veloce che abbiamo mai visto. Da parte mia cerco sempre di fare al meglio il mio lavoro e, nonostante una vettura mediamente più lenta di due secondi rispetto alle altre, sono riuscito a stare davanti ai piloti Bronze”.
Tutto pertanto rimandato alla prossima tappa del calendario, quella che si disputerà nel weekend del 9 e 10 novembre in Cina, sul circuito di Shanghai.

In Giappone per la 6 Ore del Fuji, secondo round del FIA WEC

Cetilar Racing è pronto per il secondo round del Mondiale FIA WEC, che approda questo fine settimana (4, 5 e 6 ottobre) sullo storico circuito del Fuji. Dopo avere coronato il proprio debutto iridato conquistando il sesto posto della classe LMP2, l’equipaggio formato da Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi si prepara ad affrontare con la Dallara n.47, gestita dalla AF Corse, la prima delle trasferte asiatiche del calendario. 
Un impegno, quello del Sol Levante, che per Lacorte e Sernagiotto rappresenterà una novità assoluta, trattandosi di un tracciato per loro completamente da scoprire. Diversamente da Belicchi, che vi ha già corso sempre nel Mondiale Endurance nel 2012, 2013 (conquistando in quella occasione uno straordinario terzo posto assoluto con una LMP1) e ancora l’anno successivo.
Sui 4.563 metri del tracciato che sorge alle pendici dell’omonimo ed imponente monte situato un centinaio di km a Sud di Tokyo, si sono scritte delle pagine memorabili del motorsport. Come quella della sfida tra James Hunt e Niki Lauda nel ’76. Cetilar Racing, in punta di piedi, entra pertanto nella storia. La tappa del Fuji, per la squadra tutta “made in Italy”, potrebbe rappresentare una conferma dopo l’esordio in terra d’oltremanica. Un esordio che è andato sopra le aspettative. Di certo a Silverstone tutto ha funzionato in maniera impeccabile, a dispetto di un “gap” tecnico ancora da limare nei confronti dell’agguerrita concorrenza.
Ottimo il lavoro svolto dalla squadra sotto la direzione sportiva di Philippe Dumas e nessun errore commesso dai piloti nel corso delle quattro ore di gara; il che ha permesso di proseguire positivamente lo sviluppo sulla vettura della factory di Varano de’ Melegari, anche nell’ottica di una stagione lunga (otto in totale gli appuntamenti), che si concluderà nel giugno 2020 con la 24 Ore di Le Mans.
Quella del Fuji sarà la prima sei ore del calendario e sulla stessa distanza si disputeranno anche le gare di San Paolo (Brasile) e Spa-Francorchamps (Belgio), rispettivamente in programma a inizio febbraio e ad aprile inoltrato.
Una novità importante, dal punto di vista mediatico, sarà la copertura televisiva di Sportitalia, che seguirà anche i successivi eventi andandosi ad aggiungere alla tradizionale programmazione satellitare “live” del canale Eurosport.
Tutto il weekend entrerà nel vivo venerdì 4 ottobre con le prime due sessioni di prove libere, mentre sabato si svolgerà un terzo turno che precederà le consuete qualifiche. La gara prenderà infine il via domenica alle ore 11 locali, quando in italia saranno le 4 del mattino.
La tappa del Fuji offrirà anche l’occasione per vivere alla vigilia uno speciale incontro con i rappresentanti della Camera di Commercio Italiana in Giappone, fissato per mercoledì 2 ottobre, e al quale saranno presenti il Segretario Generale Davide Fantoni, lo staff della ICCJ e alcuni rappresentanti della stampa locale.