Cetilar Villorba Corse di scena al Red Bull Ring

Dopo l’estenuante recupero alla 24 Ore di Le Mans 2018, Cetilar Villorba Corse rientra nell’European le Mans Series, dove è attesa a nuove sfide nel terzo appuntamento stagionale, di scena alla 4 Ore del Red Bull Ring da oggi fino a domenica 22 luglio in Austria.

Il team italiano diretto da Raimondo Amadio si ripresenta al via nella classe regina dei prototipi LMP2 schierando la Dallara P217 motorizzata Gibson per l’equipaggio formato da Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e il brasiliano già F1 Felipe Nasr. I tre e la squadra sono reduci dall’autentico miracolo sportivo vissuto insieme a Le Mans, dove il mese scorso Cetilar Villorba Corse ha tagliato il traguardo per il secondo anno consecutivo concretizzando una rimonta infinita, mentre in ELMS l’ultimo impegno era stato in maggio alla 4 Ore di Monza, round casalingo che il team ha affrontato dimostrando un’elevata competitività, così come riuscì a fare lo scorso anno proprio sul circuito che sorge a Spielberg. Sono 42 (con ben 18 LMP2) le vetture iscritte alla 4 Ore austriaca, che accende i motori questa mattina con la prima sessione di prove libere. Sabato la seconda a partire dalle 9.15, mentre dalle 13.40 semaforo verde per le qualifiche. Domenica 22 luglio il via della gara alle 12.00, con diretta tv su SportItalia della prima e dell’ultima ora (quindi dalle 12 alle 13 e dalle 15 alle 16) e live streaming completo su www.europeanlemansseries.com.

Il team principal Amadio commenta alla vigilia dell’appuntamento austriaco: “Dopo la pazzesca avventura di Le Mans ritorniamo in ELMS con la tappa del Red Bull Ring, circuito sulla carta a noi favorevole che speriamo ci porti dei buoni risultati considerando che pure l’anno scorso, prima di uno sfortunato contatto, siamo stati costantemente nelle zone alte della classifica. Il campionato è ancora lungo e impegnativo con quattro appuntamenti in calendario. Lo sforzo sarà massimo nel cercare di agguantare un podio prima della fine della stagione”.

La nostra 47 alla Vernasca Silver Flag

Cetilar Villorba Corse e la Dallara P217 reduce dalla 24 Ore di Le Mans dello scorso 16-17 giugno saranno presenze di lusso sabato e domenica alla 23ma Vernasca Silver Flag in collaborazione con TAG Heuer. Il classico evento motoristico è organizzato dal Club Piacentino Automotoveicoli d’Epoca e prevede la rievocazione storica della cronoscalata Castell’Arquato-Lugagnano-Vernasca sul percorso di 9 chilomentri che ospitò la corsa in salita dal 1953 al 1972.

Nel prestigioso contesto della manifestazione, che ogni anno ospita grandi marchi e nomi dell’automobilismo o legati a esso, il team diretto da Raimondo Amadio impreziosirà il parterre dei partecipanti esponendo il prototipo di classe LMP2 che ha preso il via alle ultime due edizioni della 24 Ore di Le Mans: nel 2017 cogliendo la top-10 all’esordio assoluto e due domeniche fa tagliando il traguardo per il secondo anno consecutivo grazie a un autentico miracolo sportivo di tutta la squadra, che prima l’ha dovuta ricostruire quasi da zero dopo un incidente occorso in qualifica e poi ha dovuto sopperire ai tipici imprevisti della massacrante e leggendaria gara endurance francese, concretizzando una rimonta infinita con al volante Roberto Lacorte, Felipe Nasr e Giorgio Sernagiotto.

Proprio Sernagiotto, insieme a parte dello staff del team e al truck ufficiale di Cetilar Vilorba Corse, sarà presente a Castell’Arquato e percorrerà due volte sabato e una domenica il percorso della cronoscalata proprio al volante della Dallara, che per un’occasione così “storica” sarà volutamente esposta e utilizzata esattamente nelle stesse condizioni con le quali ha concluso la 24 Ore di Le Mans 2018.

Al traguardo di una 24 Ore di Le Mans epica

Cetilar Villorba Corse ha concluso in rimonta la 24 Ore di Le Mans 2018. La fine della gara ha suggellato il compimento di un’impresa per il team italiano che ha permesso a Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Felipe Nasr di tagliare il traguardo dell’86ma edizione della gara di durata più famosa e selettiva sulla Dallara P217 numero 47.
22ma posizione assoluta e 13ma piazza di LMP2 per il pisano, il trevigiano ed il brasiliano driver F.1. Una gara caratterizzata da una sequenza senza fine di inconvenienti che hanno costretto i piloti a continue prove di carattere per rimontare. La serie di impegni straordinari è iniziata il giovedì, quando un’uscita di pista durante le qualifiche per Giorgio Sernagiotto, causata da un problema tecnico, ha chiamato alla prima e più impegnativa prova la squadra trevigiana coordinata da Raimondo Amadio, che a tempo di record e con il supporto diretto della stessa Dallara, ha riassemblato il prototipo che ha potuto prendere il via del warm up e successivamente della 24 Ore, prima tra le Dallara.
Durante la lunga corsa, si sono succedute una foratura allo pneumatico posteriore, problemi ai fari e poi delle noie all’idroguida ed all’acceleratore, tutte immediatamente risolte ai box. All’alba di ieri ancora un fuori pista con danni al fondo ed alle sospensioni ha visto l’ennesima pronta e precisa reazione degli uomini Cetilar Villorba Corse, costata quasi 1 ora e tante posizioni. Un efficace e professionale lavoro che ha permesso ai piloti di iniziare un’altra rimonta, a suon di ottimi tempi che nella 23ma ora sono tornati quasi alle prestazioni da qualifica, durata fino alla desiderata bandiera a scacchi, che ha segnato il compimento di una autentica impresa, che ha visto il completamento di 342 giri sui 13,6 Km del circuito del La Sarthe, con 38 soste ai box ed il passaggio trionfale sotto la bandiera a scacchi riservato a Roberto Lacorte in 13ma posizione di LMP2 e 22ma assoluta dopo 24 lunghe ore di gara.
“Abbiamo una grande squadra, sempre pronta a tutto senza commettere errori”, ha detto Lacorte, ” e dei direttori d’orchestra straordinari. E’ stata una grande 24 Ore di Le Mans e siamo contenti di avere tagliato il traguardo di una gara tanto impegnativa e selettiva”.
“Non sono riuscito a trattenere l’emozione”, ha detto Giorgio Sernagiotto, “una gara sensazionale e straordinaria che ci ha dato delle emozioni uniche. Essere arrivati è un grande risultato di squadra e proprio alla squadra voglio dedicare questa gara”.
“E’ stata un’avventura lunga e faticosa, il risultato non è quello che speravo”, sono le parole di Nasr, “ma non è questa la cosa importante. Sono contento di aver fatto la mia prima esperienza a Le Mans con questa straordinaria squadra che ha saputo risolvere tutti i problemi che abbiamo avuto. E’ successo un pò di tutto, ma ce l’abbiamo fatta ed ho imparato molto. Questa pista da un’energia diversa”.
“Tutti hanno dato il 110%”, afferma il Team Principal Raimondo Amadio.”Peccato, perché ripetere il risultato dell’anno scorso era alla nostra portata in una delle edizioni più affollate e impegnative. La bandiera a scacchi di una gara come questa ha un valore ineguagliabile e difficilmente esprimibile. Un onore e un orgoglio per Villorba Corse, per il sottoscritto e per tutti i miei bravissimi ragazzi aver senza dubbio caratterizzato l’edizione 2018”.

Ottimi riscontri nel warm up del mattino

La Dallara #47 di Cetilar Villorba Cose è scesa in pista nel warm up di questa mattina, propedeutico al via della 24 Ore di Le Mans che scatterà alle 15.

Ottimi i riscontri emersi dopo l’intenso e preciso lavoro svolto sul prototipo che è stato completamente ripristinato dagli uomini del team con il supporto dei tecnici Dallara. Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Felipe Nasr hanno concretizzato un ottimo 4° tempo in LMP2 nei giri compiuti durante il warm up.

“E’ stato svolto un eccellente lavoro, bravi tutti”, ha esordito il Team Principal Raimondo Amadio. “Stiamo ottimizzando alcuni particolari sulla vettura in prospettiva gara, per il resto la nostra Dallara è Ok. Attendiamo il via”.

Alle 15 la Dallara P217 Gibson scatterà dalla 11ma fila, sempre prima tra i prototipi del blasonato marchio italiano. Il traguardo è stabilito per le 15 di domenica.

Pronti per la 24 Ore di Le Mans. Con un applauso i nostri meccanici

La Dallara LMP2 Cetilar Villorba Corse è in pista per il warm up della 24 Ore di Le Mans, scattato oggi alle 9. Il team italiano coordinato da Raimondo Amadio è riuscito nell’intento di schierare la biposto al via della gara di durata più famosa e selettiva del mondo, dopo i danni riportati in seguito all’uscita di pista occorsa giovedì 14 giugno durante il 2° turno di qualifiche. La squadra ieri ha partecipato alla parata di presentazione tra due ali di folla nel centro di Le Mans.
Grazie all’instancabile e perseverante lavoro di tecnici e meccanici dell’intero team supportato dai tecnici Dallara, l’obiettivo di essere pronti al via del warm up è stato raggiunto. Il pisano Roberto Lacorte, il trevigiano Giorgio Sernagiotto, entrambi alla seconda esperienza sui 13,6 Km del circuito de La Sarthe, unitamente al brasiliano già F1 Felipe Nasr al debutto nella maratona francese, sono quindi scesi in pista per il collaudo definitivo della Dallara con motore Gibson numero 47.
Uno straordinario lavoro di squadra in cui Cetilar Villorba Corse ha creduto sin dal momento successivo all’imprevisto di giovedì, come lo staff Dallara, schierato immediatamente a supporto del team trevigiano.
Non abbiamo mai mollato in tutte queste ore ed abbiamo continuato a spingere. La macchina è pronta, l’equipaggio e tutto il team più motivato che mai, verso questa avventura che ha già visto protagonista Cetilar Villorba Corse, che ha saputo rispondere con determinazione e professionalità ad un imprevisto sconosciuto finora“, ha commentato soddisfatto il Team Principal Raimondo Amadio. “Abbiamo iniziato col warm up come da programma, per proseguire poi con lo start della 24 Ore. Siamo tutti pronti a vivere ogni istante della leggendaria gara. Il primo obiettivo è raggiunto, una lode a tutti i miei ragazzi di cui sono fiero ed orgoglioso”.

Costanza e consistenza per Cetilar Villorba Corse in qualifica a Le Mans

Prosegue l’intenso lavoro che avvicina Cetilar Villorba Corse allo start della 24 Ore di Le Mans 2018. Nelle prime qualifiche notturne di ieri, mercoledì 13 giugno, sono arrivati i primi riscontri positivi per l’equipaggio italiano formato dal pisano Roberto Lacorte, il trevigiano Giorgio Sernagiotto ed il brasiliano già driver F.1 Felipe Nasr sulla Dallara P217 di classe LMP2.

Il prototipo spinto da Motore Gibson ha compiuto 28 giri sui 13,6 Km della pista che sarà teatro della 24 ore più famosa dalle 15 di sabato, alla stessa ora di domenica 17 giugno. Ottimo il tempo realizzato da Nasr in 3’27”993 alla media oraria di 235,8 Km. Un tempo concretizzato dal pilota F.1 al suo 2° giro del 2° stint di guida dopo aver montato un set di gomme nuove. Lacorte e Sernagiotto si sono concentrati maggiormente sul passo di gara. A metà turno di guida di Giorgio Sernagiotto, una foratura ha costretto il pilota veneto ad una sosta straordinaria ai box, dove il team a tempo di record ha sostituito la ruota e ripristinato alla perfezione il prototipo LMP2.

“Ho guidato la macchina in configurazione qualifica con gomme che erano già a fine performance”, ha spiegato Lacorte, “una condizione difficile, ma va bene perché dovevo fare la qualifica obbligatoria. Tutto sommato il risultato è soddisfacente e ci stiamo concentrando per la gara”.

“Ho compiuto alcuni giri con gomme usate, lavorando in funzione gara”, ha commentato Sernagiotto, “abbiamo ancora qualcosa da migliorare soprattutto sul veloce, dove l’auto risulta difficile da guidare. Quando ho sentito la foratura mi sono preoccupato per eventuali danni, fortunatamente nulla di grave”.

“E’ andata molto bene la prima qualifica, abbiamo usato due set di gomme nuove”, ha dichiarato Nasr, “abbiamo fatto un giro “pulito” dove ci siamo espressi bene con poche auto in pista, siamo primi tra le Dallara, significa che il lavoro del team è efficace”.

“Abbiamo lavorato su due fronti nelle prima qualifiche, la gara e poi il tempo sul giro”, spiega il Team Principal Raimondo Amadio. “Nasr ha compiuto un ottimo giro ed ottenuto un buon 8° tempo di LMP2, la nostra è la prima Dallara in qualifica. Lacorte e Sernagiotto hanno completato degli stint lavorando sul passo gara dove hanno evidenziato costanza e consistenza, migliorando la guidabilità della vettura senza cercare per forza la prestazione. Abbiamo sperimentato alcune piccole modifiche ma soprattutto si sono prese le misure con la guida notturna e l’oscurità”.
Il programma della 24 Ore di le Mans 2018
Giovedì 14 giugno: ore 19 – Qualifiche 2 – 2 ore
Giovedì 14 giugno: ore 22 – Qualifiche 3 – 2 ore
Venerdì 15 giugno: Cerimonia di presentazione auto ed equipaggi a Le Mans
Sabato 16 giugno: ore 9 – warm-up – 45 minuti
Sabato 16 giugno: ore 15 – Gara – 24 ore
Domenica 17 giugno: ore 15 – Arrivo gara

Foto Deep Spirit Photography-Stephane Abrantes

24 Ore amarcord: Walter Brun e quei 12 minuti dalla gloria

Alto, viso ossuto e lungo che sembra passato sul Pastamatic, nero di capelli e occhi ancor più scuri, ma nonostante tutto uno sguardo allegro da persona che sa godere e prendere la vita in maniera lieve. Walter Brun è una di quelle figure affascinanti e, col senno di poi, leggendarie che popolavano il Motorsport nei selvaggi Anni ’70 per continuare nei furiosi ’80.
Non parliamo di un campione, ma di un gentleman driver, un pilota che nella vita di tutti i giorni fa ben altro ma che non ha paura di salire su automobili terrificanti e lanciare il guanto di sfida a professionisti mica tanto pronti a renderti semplici le cose una volta scesi in pista.

Il suo mondo è l’Endurance, ovviamente Le Mans il fulcro di tutto questo. Siamo nel 1990, la sua nona partecipazione alla maratona della Sarthe, e fin qui tutto suona sereno, quasi monotono. Invece non è mai così… certo, Walter è ancora li, un giugno come tanti ormai passati a cercare di bucare le ore e la leggenda nella campagna francese. Ma la favola invece è alla fine. Perché?
Una parola, anzi, due lettere: F1. Ebbene si, il nostro sereno e bonaccione gestore di casinò dal piede pesantissimo, guardando le stelle ha deciso di puntare alla Luna. Come biasimarlo? Ti va tutto bene da decenni ormai, sei un race winner nel Mondiale Gruppo C, quella voglia di vedere il tuo cognome su uno di quei missili tutti alettoni e gommoni non te lo vuoi togliere?
E sia, un accordo con l’esperto Paolo Pavanello, titolare Euroracing e l’avventura nasce nel 1988, si chiama EuroBrun. E all’inizio nemmeno va troppo male, ma adesso siamo nel 1990, giusto? Walter è sommerso dai, debiti, la scuderia ormai gli sta sfuggendo di mano, sta vendendo le sue floride attività per cercare di dipanare le pendenze. Ma intanto grazie alla munifica Repsol l’attività nell’Endurance va avanti.

La vita è strana alle volte, sei praticamente un uomo al capolinea e sei li, sulla linea di partenza e guardi l’orizzonte. Si l’orizzonte, perché di avversari mica ce ne sono. Da uomo sul lastrico non deve essere facile, nemmeno a livello mentale, trovarsi in prima fila alla 24 Ore di Le Mans. Perché Brun, buon piede già di suo come abbiamo detto, corre in equipaggio con Jesus Pareja, buon piede e portatore sano di capitali, grazie alla suddetta Repsol, e l’ex F1 (proprio con EuroBrun) Oscar Larrauri. Oggi possiamo definirlo lo “Stig” dell’equipaggio.
Ora la gara è partita, una prima fila può significare nulla, questa tanto con molta probabilità sarà la gara della prima vittoria nipponica in Francia, la Nissan ha uno squadrone letale, capace di mettere 4 vetture in griglia ai primi 5 posti, il tutto condito da una pole record che resisterà fino al 2017!!! Guardi Oscar partire e ti immagini che la sua balena ormai vecchia e apparentemente sernza speranza venga inghiottita dai missili giapponesi ed elegantemente sverniciata dalle austere Jaguar, le altre candidate ad un eventuale trionfo. Invece l’argentino è sempre li, a grattare la coda di Brancatelli in testa alla gara. Sali in auto anche tu, sale Pareja, ti aspetteresti senza lo “Stig” in auto di vederli affondare in classifica. Ovviamente no.

Dopo 16 ore la situazione è questa. Le Nissan, troppo tirate, sono saltate come canguri epilettici, prima la Jag di Nielsen/Cobb/Brundle e seconda? Che ve lo dico a fare? Certo, il distacco è di due giri ma siamo a Le Mans, mancano 8 ore, tutto può succedere. E succede sotto forma di contatto di Nielsen con “Jacquot” Laffite. Forse è davvero la vita che sta togliendo tutto a Walter da una parte ma vuole bilanciare il tutto con un giorno da leoni irripetibile ed insperato. Ora Larrauri è in macchina, si è sdoppiato, ma non solo per l’inconveniente della Jaguar. No, è il più veloce in pista, ha annullato i due giri di distacco, è sotto i tre minuti di distacco, la sua balena blu trasformata in un famelico predatore. Sosta ai box adesso, ma non serve benzina, ne gomme. Serve una flebo, Larrauri (che prima di partire per una gara che l’ha visto in auto un numero infinito di ore si era pure fatto la gara di contorno con le Renault 21 Turbo…) non ce la fa più, è al collasso.
Poco male, risalgono Walter e Jesus (hai visto mai servisse un miracolo…), del resto tutte le Jaguar sono infestate da problemi vari, vedere ritirarsi la XJR12 di Jones/Salazar/Fertè ti dice che tutto può succedere. Infatti, purtroppo tutto può succedere.

12 minuti dal termine, la Porsche che ti ha fatto sognare per un giorno intero decide che ne ha abbastanza, rende l’anima il motore. Pareja in pista piange disperato, il nostro Walter ai box capisce che è così che deve andare, fino in fondo, e forse smette di credere al karma. Si ripresenterà ancora nel 1991, poi l’oblio. Invece la vita sa davvero sorprendere. Leggenda narra che Walter adesso faccia il musicista, suonatore di tromba, ma 10 anni dopo, nel 2001, tornerà a Le Mans, e così anche le due edizioni successive. Perché è vero, è così che doveva andare. Ma non è così che doveva finire.

(Joseph Porta)