A Portimao per l’ultimo atto delle European Le Mans Series

E’ già in azione in Portogallo con l’obiettivo di concludere al meglio il 2018 la scuderia Cetilar Villorba Corse nell’atto finale dell’European Le Mans Series. Il team italiano è già sceso in pista mercoledì per una giornata di test privati e poi venerdì per le prime prove libere della 4 Ore di Portimao e ha svolto un intenso lavoro preparatorio in vista della gara endurance di domenica pomeriggio con i piloti Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e il brasiliano Felipe Nasr al volante della Dallara P217 Gibson.

Nei primi impegni dell’ultimo round della ELMS, la squadra diretta da Raimondo Amadio ha raccolto informazioni utili in vista di qualifiche e gara facendo segnare anche dei riscontri cronometrici competitivi che al momento pongono il prototipo di classe LMP2 numero 47 come prima delle Dallara presenti. Adesso si entra però nel vivo del weekend portoghese, che prosegue sabato alle 9.25 con le prove libere 2 (90 minuti) e alle 15.05 con le qualifiche della classe LMP2 (10 minuti); la 4 Ore di Portimao prende il via domenica 28 ottobre alle 13.30 ora italiana con diretta tv in chiaro su SportItalia del gran finale stagionale a partire dalle 16.15 fino al traguardo delle 17.30. Il live streaming sarà completo su www.europeanlemansseries.com .

Il team principal Amadio commenta: “Siamo pronti per l’ultimo appuntamento di una lunga stagione della ELMS, un’annata difficile che però ha rafforzato ulteriormente il team, chiamato più volte a prove veramente impegnative in pista e anche fuori. Siamo a Portimao con la speranza di concludere bene la stagione e a raggiungere una posizione da top-10, che direi ci spetta e che più volte invece ci è sfuggita, certe volte per demeriti nostri più spesso per qualche sfortuna. Siamo convinti e fiduciosi, abbiamo fatto un’ottima giornata di test mercoledì e anche le prime prove libere sono state positive: abbiamo costantemente girato come primi delle Dallara. Siamo molto veloci ma abbiamo ancora del lavoro da mettere a punto sul prototipo. Impossibile fare pronostici, la ELMS è sempre un campionato molto duro, sono certo però che lotteremo per chiudere bene questa stagione e così dedicarci immediatamente alla prossima”.

Cetilar Villorba Corse da urlo nel diluvio di Spa

Cetilar Villorba Corse è stata grande protagonista alla 4 Ore di Spa, quinto e penultimo round dell’European Le Mans Series.

In una domenica di pioggia intensa, sul leggendario tracciato belga la Dallara P217 Gibson ha rimontato dall’11esimo al secondo posto nella prima ora e mezza di gara grazie a uno scatenato Felipe Nasr. Purtroppo, però, la corsa è stata prima neutralizzata con safety car e poi interrotta dopo un’ora e 50 minuti per l’intensificarsi della pioggia, proprio poco dopo il pit stop della squadra diretta da Raimondo Amadio per cambio pilota. In quel momento il prototipo di classe LMP2 condiviso dal pilota brasiliano già F1 con Giorgio Senragiotto, che era appena salito in abitacolo, e Roberto Lacorte si trovava in decima posizione, che a quel punto è diventato il risultato finale, impreziosito dal fatto che il team italiano ha primeggiato ancora una volta nella classifica del “Trofeo Bronze” (equipaggi con almeno un pilota bronze e un pilota silver).

Il team principal Amadio commenta: “Eravamo preparati e avevamo scelto un setup ideale per il bagnato, grazie al quale la Dallara andava molto bene. Abbiamo disputato un’ottima prima parte di gara con Nasr, autore di due stint entusiasmanti grazie ai quali siamo risaliti fino al secondo posto e poi siamo stati un po’ sfortunati perché la bandiera rossa è arrivata proprio poco dopo il pit. Però dobbiamo essere soddisfatti perché abbiamo dimostrato di essere competitivi e abbiamo compiuto uno step in avanti rispetto a Silverstone. La strategia era perfetta, ma le condizioni erano davvero incredibili, è stato corretto fermare la gara”.

Pronti per l’intenso week end della 4 Ore di Spa

Spa Francorchamps ospita il quinto e penultimo round dell’European Le Mans Series 2018 e Cetilar Villorba Corse prosegue l’intensa serie endurance internazionale, scendendo in pista già da oggi per preparare al meglio la 4 Ore belga che si disputa nel week end.

Il team italiano è al lavoro in vista della gara di domenica con i piloti Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e il brasiliano Felipe Nasr sulla Dallara P217 Gibson per una giornata di prove libere (62 giri percorsi, con miglior crono in 2:05:567, quinto tempo assoluto), con l’obiettivo di iniziare a raccogliere dati utili riguardanti alcuni sviluppi e le analisi effettuate nel post-Silverstone sul prototipo di classe LMP2.

Se in terra inglese il mese scorso la prova della squadra diretta da Raimondo Amadio è stata condizionata da noie elettroniche, nel 2017 a Spa, uno dei tracciati più belli e impegnativi in assoluto, Cetilar Villorba Corse fu protagonista di una rimonta conclusa a ridosso della top-5 in piena zona punti.

Sono 40 (con 16 LMP2) le vetture iscritte alla 4 Ore di Spa: domani, venerdì 21 settembre, alle 11.00 in programma le prove libere 1 (90 minuti), poi dalle 16.30 mezz’ora di test per I piloti “bronze”; sabato alle 9.05 le prove libere 2 (90 minuti) e alle 13.54 le qualifiche della classe LMP2 (12 minuti); la gara prende il via domenica 23 settembre alle 12.30 con diretta tv su SportItalia dell’ultima ora dalle 15.30 alle 16.30 e live streaming completo suwww.europeanlemansseries.com

Il team principal Amadio commenta alla vigilia: “Quella in Belgio sarà una trasferta molto dura. Dopo gli inconvenienti di Silverstone per il team sarà importante vedere la bandiera a scacchi e raccogliere più punti possibile. Durante l’intero weekend una particolare attenzione sarà dedicata anche alla raccolta di dati fondamentali che potranno essere utili nel percorso di sviluppo che abbiamo intrapreso sul prototipo. Non si tratta di rivoluzioni, ma di piccole migliorie che mi auguro possano portare a un incremento competitivo delle performance”.

Una 4 Ore di Silverstone conclusa con grinta e determinazione

Per la scuderia Cetilar Villorba Corse il fine settimana della 4 Ore di Silverstone sulla Dallara P217 di classe LMP2 era iniziato con prove libere molto competitive, ma fin dal primo giro della corsa noie elettroniche ne hanno poi condizionato il risultato finale, che ha visto comunque il team italiano reagire e concludere al traguardo con Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Felipe Nasr.

Nel quarto round della European Le Mans Series, il terzo tempo (primo fra le Dallara) delle seconde prove libere aveva soddisfatto la squadra diretta da Raimondo Amadio e solo il traffico incontrato nel giro veloce aveva rallentato Nasr nel terzo settore in qualifica. In gara, dopo un buono scatto di Sernagiotto dalla partenza, il team ha però subito registrato inconvenienti tecnici che hanno costretto più volte ai box il prototipo. Dopo aver cambiato numerosi elementi e aver perso quasi un’ora al pit, la situazione si è risolta con la sostituzione del sensore dell’acceleratore. Il team ha comunque deciso di ripartire per onorare il campionato, il proprio ruolo di competitor e raccogliere punti preziosi per la classifica Pro Am.

Il team principal Raimondo Amadio commenta dopo l’impegno in terra inglese: “Torniamo da Silverstone con molto meno di quanto avremmo voluto raccogliere. Purtroppo le gare sono anche queste e i problemi elettronici in vetture con tale grado di complessità non sono facili, e soprattutto veloci, da risolvere. Malgrado ciò, cerchiamo di cogliere il positivo del weekend, che ha visto un piccolo step in avanti a livello di competitività. Peccato per la qualifica di Felipe, meritava di più, poi in gara i tre piloti hanno condotto stint consistenti e con decisi riscontri cronometrici, confermando una buona competitività sul passo gara. La classifica assoluta era ormai fuori dalla nostra portata, ma l’aver concluso al traguardo è stata un’ottima reazione da parte dell’intera squadra”.

A Silverstone per il quarto round delle European Le Mans Series

C’è Silverstone nell’obiettivo della scuderia Cetilar Villorba Corse, che il 17-18 agosto arriva al giro di boa dell’European Le Mans Series 2018, il cui quarto dei sei round stagionali si disputa appunto sul tecnico circuito d’oltre Manica, uno dei più storici d’Europa.

Il team diretto da Raimondo Amadio ritorna così agli impegni nella serie endurance internazionale, dove la squadra, dopo le ottime prestazioni messe in mostra in casa a Monza e invece una più interlocutoria prova al Red Bull Ring, è in cerca di riscatto.

Alla 4 Ore di Silverstone Cetilar Villorba Corse schiera al via nella classe LMP2 la Dallara P217 motorizzata Gibson. Sul prototipo della categoria regina sono state di recente apportate alcune modifiche allo splitter anteriore per ottimizzarne l’aerodinamicità e al volante si ripresenta l’equipaggio formato da Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e il brasiliano già F1 Felipe Nasr, lo scorso giugno protagonisti in rimonta anche alla 24 Ore di Le Mans.

Sono 42 (con 16 LMP2) le vetture iscritte alla 4 Ore di Silverstone, evento che per la concomitanza con la 6 Ore del Mondiale Endurance si compie in due sole giornate: venerdì alle 10:35 e alle 14:45 sono in programma le due sessioni di prove libere da 90 minuti ciascuna; sabato le qualifiche riservate ai prototipi LMP2 a partire dalle 11:40 e la gara con partenza alle 14:30 (le 15:30 italiane), con diretta tv su SportItalia della partenza e delle prime ore della corsa (dalle 15:30 alle 17:15) e differita delle ultime fasi dell’arrivo (dalle 20:00 alle 20:30). Live streaming completo, invece, su www.europeanlemansseries.com

Il team principal Amadio commenta alla vigilia: “Torniamo con grande piacere a Silverstone, il circuito che nella scorsa stagione ha ospitato il nostro debutto assoluto nella classe LMP2 con la Dallara. Quest’anno vivremo questo importante appuntamento come tappa che invece apre la seconda parte della stagione. Senza dubbio è una pista molto difficile e impegnativa; avremo la possibilità di utilizzare alcune modifiche sullo splittter anteriore che su un tracciato dove è fondamentale avere un carico aerodinamico generale efficiente speriamo possano tornarci utili. E speriamo pure di riscattare la sfortunata prova austriaca del mese scorso. Ci aspettiamo un appuntamento molto duro, siamo comunque pronti per la seconda parte di stagione che poi ci porterà anche a Spa e Portimao augurandoci di continuare a crescere in competitività”.

Motorsport amarcord: la 24 Ore di Daytona di George Waltman

24 Ore di Daytona 1968, 65 vetture ai nastri di partenza, per una volta partiamo dal fondo… Ultima, con un tempo valido per lo schieramento, una vettura già fuori dal tempo, una Morgan Plus 4, quella della sigla di Lupin III per intenderci, una spider con tratti da signora anteguerra tutta merletti e tea delle 17, i parafanghi che abbracciano le ruote seguendo forme che non copiano il resto del corpo vettura, come ormai non si fa più da decenni. Ma fin qui tutto bene. Niente da segnalare nemmeno se andiamo a dare un occhio all’entry list per vedere quale bizzarra squadra si prende la briga di approcciare il banking della Florida con un mezzo così bizzarro: “Aztec Motor Racing”, mai sentito, ma vabbè… Un attimo, iniziano le cose strane: unico driver iscritto Mr. George Waltman, forse è il caso di andarlo a conoscere. George se ne sta sereno con tutta la sua crew, ossia completamente solo, in attesa del via… Non lo disturbi, ma cerchi di capire dove vuole arrivare, cerchi il suo racing transporter per vedere come si è organizzato, e subito capisci: la Morgan con cui correrà, è il mezzo con cui è partito da casa, New York per la precisione. Sono già 1600 Km, ancor prima di iniziare si è fatto in solitaria una bella Mille Miglia dei bei tempi andati, tutta intera… Ma cerchiamo di capire meglio in quale cavolo di affare si sta infilando. L’Endurance sta vivendo una vera e propria Golden Era, l’evoluzione tecnica e sportiva sta buttando un pista dei veri e propri mostri inimmaginabili poche stagioni prima.. Giriamo completamente prospettiva e guardiamo le prime file: in pole position (quasi un minuto più veloce di George) una Ford GT40 in livrea Gulf guidata da Jacky Ickx; bassa, capace di superare abbondantemente i 300 Km/h, quella sua bocca spalancata sul muso da vedere negli specchietti deve sembrarti pericolosa come un luccio. Poco più indietro, un nugolo di Porsche 907 coda lunga, dei balenotteri di 2200 cc capaci anch’essi di inghiottirti nei rettilinei come se fossi insignificante plancton. E ancora una Howmet a turbina, quel sibilo da uccello predatore in picchiata terrorizzerebbe chiunque, ma tu sembri non curartene.
Dopo capisco, la gente inizia ad interessarsi alla tua storia e presto viene fuori che durante la Seconda Guerra Mondiale pilotavi i B29, le Fortezze Volanti: in effetti, cosa ti può spaventare adesso? Mentre noi già ti vogliamo bene e in un impeto stupidamente paterno siamo ancora a sperare di vederti cambiare idea, ecco la gara partire con te già bello staccato nel rettilineo di partenza, cosa di cui in effetti non ti curi affatto. Quattro ore di guida continua, brevi soste per rifornimenti vari ed un ora di pausa, come da regolamento FIA, dove un pilota deve avere 60 minuti di requie ogni 240. Ne approfitti per mangiare, magari riposarti, mentre un piccolo capannello di persone si innamorano della tua impresa e ti offre ogni tipo di aiuto, compresi meccanici e piloti delle altre squadre. Ed è stato bellissimo vedere come nel 2018 le cose nel pianeta Endurance siano ancora così, quando alla 24 ore di Le Mans la Dallara #47 in livrea Cetilar ferita aveva bisogno di cure, con tanti avversari che si sono proposti per dare una mano.
Ma torniamo nel 1968: mentre davanti i colpi di scena si susseguono con la Porsche che artiglia il suo primo grande successo da leggenda, la Morgan fila come un orologio e ti permette addirittura una smacco a James Garner – si, l’attore del film cult Grand Prix, acerrimo nemico di Steve McQueen, il profeta di Le Mans. Garner è dietro. Allo scadere delle 24 Ore non sei ultimo, una sinuosa e temibile Corvette C3 è costretta a guardarti la coda: incredibile. Forse tu però nemmeno te ne curi, te la sei goduta e basta, adesso cambi olio, un check alle gomme e sei già in partenza per New York: un’altra 1000 Miglia e finalmente a casa. Buon ritorno, Mr. George Waltman.

(Joseph Porta)

Il report della 4 Ore del Red Bull Ring

Cetilar Villorba Corse è ritornata dalle battaglie vissute alla 4 Ore del Red Bull Ring, impegnativo terzo round dell’European Le Mans Series 2018 con ben 42 auto al via, nel quale domenica scorsa l’equipaggio formato da Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Felipe Nasr ha lottato a lungo con i diretti rivali della classe LMP2 al volante della Dallara P217 Gibson.
La gara endurance disputata in Austria ha rivelato alcune insidie che il team italiano – che dopo un promettente avvio (costantemente in lotta per la top-5) aveva scommesso sull’arrivo della pioggia, poi non arrivata – ha cercato di superare al meglio mantenendo regolarità di prestazioni e concludendo all’undicesimo posto assoluto, piazzamento condito dalla premiazione come miglior equipaggio con un pilota “Bronze” al traguardo (Roberto Lacorte era stato anche il più veloce fra i gentlemen drivers nel Bronze test del venerdì).
Archiviata la trasferta austriaca, dove Cetilar Villorba Corse era riuscita anche a entrare in top-10 nelle prove ufficiali come miglior Dallara in qualifica, ora la squadra diretta da Raimondo Amadio guarda già al prossimo appuntamento della ELMS, ovvero Silverstone, trasferta inglese, una delle più probanti del calendario, in programma a metà agosto in concomitanza con il Mondiale Endurance dove la squadra porterà in pista alcune novità aerodinamiche.
Il team principal Amadio commenta al rientro dall’appuntamento austriaco: “Innanzitutto siamo soddisfatti per la vittoria nel trofeo dei piloti Bronze. Un riconoscimento che senza dubbio avvalora ancora una volta l’impegno di Roberto Lacorte in un campionato di alto profilo professionistico. Poi a livello assoluto al Red Bull Ring speravamo e credo anche meritassimo di raccogliere qualcosa in più, soprattutto per l’ottima prima parte di gara. La fortuna non ci ha aiutato complice anche il fatto che l’attesa pioggia, sulla quale avevamo scommesso, non sia poi arrivata. Ora siamo già al lavoro per la prossima tappa. Sono in arrivo delle piccole evoluzioni aerodinamiche sull’anteriore del nostro prototipo e puntiamo a ripartire bene proprio da Silverstone in vista del finale di stagione”.