Al traguardo di una 24 Ore di Le Mans epica
Ottimi riscontri nel warm up del mattino
La Dallara #47 di Cetilar Villorba Cose è scesa in pista nel warm up di questa mattina, propedeutico al via della 24 Ore di Le Mans che scatterà alle 15.
Ottimi i riscontri emersi dopo l’intenso e preciso lavoro svolto sul prototipo che è stato completamente ripristinato dagli uomini del team con il supporto dei tecnici Dallara. Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Felipe Nasr hanno concretizzato un ottimo 4° tempo in LMP2 nei giri compiuti durante il warm up.
“E’ stato svolto un eccellente lavoro, bravi tutti”, ha esordito il Team Principal Raimondo Amadio. “Stiamo ottimizzando alcuni particolari sulla vettura in prospettiva gara, per il resto la nostra Dallara è Ok. Attendiamo il via”.
Alle 15 la Dallara P217 Gibson scatterà dalla 11ma fila, sempre prima tra i prototipi del blasonato marchio italiano. Il traguardo è stabilito per le 15 di domenica.
Pronti per la 24 Ore di Le Mans. Con un applauso i nostri meccanici
Costanza e consistenza per Cetilar Villorba Corse in qualifica a Le Mans
Prosegue l’intenso lavoro che avvicina Cetilar Villorba Corse allo start della 24 Ore di Le Mans 2018. Nelle prime qualifiche notturne di ieri, mercoledì 13 giugno, sono arrivati i primi riscontri positivi per l’equipaggio italiano formato dal pisano Roberto Lacorte, il trevigiano Giorgio Sernagiotto ed il brasiliano già driver F.1 Felipe Nasr sulla Dallara P217 di classe LMP2.
Il prototipo spinto da Motore Gibson ha compiuto 28 giri sui 13,6 Km della pista che sarà teatro della 24 ore più famosa dalle 15 di sabato, alla stessa ora di domenica 17 giugno. Ottimo il tempo realizzato da Nasr in 3’27”993 alla media oraria di 235,8 Km. Un tempo concretizzato dal pilota F.1 al suo 2° giro del 2° stint di guida dopo aver montato un set di gomme nuove. Lacorte e Sernagiotto si sono concentrati maggiormente sul passo di gara. A metà turno di guida di Giorgio Sernagiotto, una foratura ha costretto il pilota veneto ad una sosta straordinaria ai box, dove il team a tempo di record ha sostituito la ruota e ripristinato alla perfezione il prototipo LMP2.
“Ho guidato la macchina in configurazione qualifica con gomme che erano già a fine performance”, ha spiegato Lacorte, “una condizione difficile, ma va bene perché dovevo fare la qualifica obbligatoria. Tutto sommato il risultato è soddisfacente e ci stiamo concentrando per la gara”.
“Ho compiuto alcuni giri con gomme usate, lavorando in funzione gara”, ha commentato Sernagiotto, “abbiamo ancora qualcosa da migliorare soprattutto sul veloce, dove l’auto risulta difficile da guidare. Quando ho sentito la foratura mi sono preoccupato per eventuali danni, fortunatamente nulla di grave”.
“E’ andata molto bene la prima qualifica, abbiamo usato due set di gomme nuove”, ha dichiarato Nasr, “abbiamo fatto un giro “pulito” dove ci siamo espressi bene con poche auto in pista, siamo primi tra le Dallara, significa che il lavoro del team è efficace”.
“Abbiamo lavorato su due fronti nelle prima qualifiche, la gara e poi il tempo sul giro”, spiega il Team Principal Raimondo Amadio. “Nasr ha compiuto un ottimo giro ed ottenuto un buon 8° tempo di LMP2, la nostra è la prima Dallara in qualifica. Lacorte e Sernagiotto hanno completato degli stint lavorando sul passo gara dove hanno evidenziato costanza e consistenza, migliorando la guidabilità della vettura senza cercare per forza la prestazione. Abbiamo sperimentato alcune piccole modifiche ma soprattutto si sono prese le misure con la guida notturna e l’oscurità”.
Il programma della 24 Ore di le Mans 2018
Giovedì 14 giugno: ore 19 – Qualifiche 2 – 2 ore
Giovedì 14 giugno: ore 22 – Qualifiche 3 – 2 ore
Venerdì 15 giugno: Cerimonia di presentazione auto ed equipaggi a Le Mans
Sabato 16 giugno: ore 9 – warm-up – 45 minuti
Sabato 16 giugno: ore 15 – Gara – 24 ore
Domenica 17 giugno: ore 15 – Arrivo gara
Foto Deep Spirit Photography-Stephane Abrantes
24 Ore amarcord: Walter Brun e quei 12 minuti dalla gloria
Alto, viso ossuto e lungo che sembra passato sul Pastamatic, nero di capelli e occhi ancor più scuri, ma nonostante tutto uno sguardo allegro da persona che sa godere e prendere la vita in maniera lieve. Walter Brun è una di quelle figure affascinanti e, col senno di poi, leggendarie che popolavano il Motorsport nei selvaggi Anni ’70 per continuare nei furiosi ’80.
Non parliamo di un campione, ma di un gentleman driver, un pilota che nella vita di tutti i giorni fa ben altro ma che non ha paura di salire su automobili terrificanti e lanciare il guanto di sfida a professionisti mica tanto pronti a renderti semplici le cose una volta scesi in pista.
Il suo mondo è l’Endurance, ovviamente Le Mans il fulcro di tutto questo. Siamo nel 1990, la sua nona partecipazione alla maratona della Sarthe, e fin qui tutto suona sereno, quasi monotono. Invece non è mai così… certo, Walter è ancora li, un giugno come tanti ormai passati a cercare di bucare le ore e la leggenda nella campagna francese. Ma la favola invece è alla fine. Perché?
Una parola, anzi, due lettere: F1. Ebbene si, il nostro sereno e bonaccione gestore di casinò dal piede pesantissimo, guardando le stelle ha deciso di puntare alla Luna. Come biasimarlo? Ti va tutto bene da decenni ormai, sei un race winner nel Mondiale Gruppo C, quella voglia di vedere il tuo cognome su uno di quei missili tutti alettoni e gommoni non te lo vuoi togliere?
E sia, un accordo con l’esperto Paolo Pavanello, titolare Euroracing e l’avventura nasce nel 1988, si chiama EuroBrun. E all’inizio nemmeno va troppo male, ma adesso siamo nel 1990, giusto? Walter è sommerso dai, debiti, la scuderia ormai gli sta sfuggendo di mano, sta vendendo le sue floride attività per cercare di dipanare le pendenze. Ma intanto grazie alla munifica Repsol l’attività nell’Endurance va avanti.
La vita è strana alle volte, sei praticamente un uomo al capolinea e sei li, sulla linea di partenza e guardi l’orizzonte. Si l’orizzonte, perché di avversari mica ce ne sono. Da uomo sul lastrico non deve essere facile, nemmeno a livello mentale, trovarsi in prima fila alla 24 Ore di Le Mans. Perché Brun, buon piede già di suo come abbiamo detto, corre in equipaggio con Jesus Pareja, buon piede e portatore sano di capitali, grazie alla suddetta Repsol, e l’ex F1 (proprio con EuroBrun) Oscar Larrauri. Oggi possiamo definirlo lo “Stig” dell’equipaggio.
Ora la gara è partita, una prima fila può significare nulla, questa tanto con molta probabilità sarà la gara della prima vittoria nipponica in Francia, la Nissan ha uno squadrone letale, capace di mettere 4 vetture in griglia ai primi 5 posti, il tutto condito da una pole record che resisterà fino al 2017!!! Guardi Oscar partire e ti immagini che la sua balena ormai vecchia e apparentemente sernza speranza venga inghiottita dai missili giapponesi ed elegantemente sverniciata dalle austere Jaguar, le altre candidate ad un eventuale trionfo. Invece l’argentino è sempre li, a grattare la coda di Brancatelli in testa alla gara. Sali in auto anche tu, sale Pareja, ti aspetteresti senza lo “Stig” in auto di vederli affondare in classifica. Ovviamente no.
Dopo 16 ore la situazione è questa. Le Nissan, troppo tirate, sono saltate come canguri epilettici, prima la Jag di Nielsen/Cobb/Brundle e seconda? Che ve lo dico a fare? Certo, il distacco è di due giri ma siamo a Le Mans, mancano 8 ore, tutto può succedere. E succede sotto forma di contatto di Nielsen con “Jacquot” Laffite. Forse è davvero la vita che sta togliendo tutto a Walter da una parte ma vuole bilanciare il tutto con un giorno da leoni irripetibile ed insperato. Ora Larrauri è in macchina, si è sdoppiato, ma non solo per l’inconveniente della Jaguar. No, è il più veloce in pista, ha annullato i due giri di distacco, è sotto i tre minuti di distacco, la sua balena blu trasformata in un famelico predatore. Sosta ai box adesso, ma non serve benzina, ne gomme. Serve una flebo, Larrauri (che prima di partire per una gara che l’ha visto in auto un numero infinito di ore si era pure fatto la gara di contorno con le Renault 21 Turbo…) non ce la fa più, è al collasso.
Poco male, risalgono Walter e Jesus (hai visto mai servisse un miracolo…), del resto tutte le Jaguar sono infestate da problemi vari, vedere ritirarsi la XJR12 di Jones/Salazar/Fertè ti dice che tutto può succedere. Infatti, purtroppo tutto può succedere.
12 minuti dal termine, la Porsche che ti ha fatto sognare per un giorno intero decide che ne ha abbastanza, rende l’anima il motore. Pareja in pista piange disperato, il nostro Walter ai box capisce che è così che deve andare, fino in fondo, e forse smette di credere al karma. Si ripresenterà ancora nel 1991, poi l’oblio. Invece la vita sa davvero sorprendere. Leggenda narra che Walter adesso faccia il musicista, suonatore di tromba, ma 10 anni dopo, nel 2001, tornerà a Le Mans, e così anche le due edizioni successive. Perché è vero, è così che doveva andare. Ma non è così che doveva finire.
(Joseph Porta)
Inizia l’avventura a Le Mans 2018
Cetilar Villorba Corse è pronta ad iniziare la 24 Ore di Le Mans 2018. Il team italiano coordinato da Raimondo Amadio è pronto ad affrontare la gara di durata più famosa del mondo per il secondo anno consecutivo. I test ed i risultati positivi conseguiti finora nei primi due appuntamenti ELMS, sono un ottimo punto di partenza per Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Felipe Nasr sulla Dallara LMP2, accuratamente preparata dal team trevigiano per l’impegnativa trasferta francese già iniziata con l’arrivo sul circuito de La Sharte. Nel 2017 finì magicamente in top ten col nono posto assoluto e ottavo di classe.
Fasi di emozionante preparazione per il pisano Roberto Lacorte, alla sua seconda esperienza a Le Mans, come il trevigiano Giorgio Sernagiotto, mentre per il driver brasiliano già F.1 Felipe Nasr sarà l’esordio sui 13,6 Km del circuito più impegnativo al mondo. I motori si accenderanno domani, mercoledì 13 giugno, per le prove libere, per le quali gli equipaggi avranno quattro ore a disposizione. Alle 22 la prima sessione di qualifica da 2 ore.
“L’emozione della vigilia è la stessa o forse maggiore poiché siamo più consapevoli dell’impresa che ci attende”, spiega il Team Principal Raimondo Amadio. “Lacorte e Sernagiotto hanno dei riferimenti dell’esaltante esperienza dello scorso anno e poi hanno svolto un eccellente lavoro di preparazione. Per Nasr l’esperienza e la versatilità favoriranno l’esordio che rimane pur sempre impegnativo. Le prove libere ci forniranno già delle indicazioni precise, dopo le quali sceglieremo definitivamente le regolazioni del prototipo per qualifiche e gara”.
Buoni responsi ai test ufficiali in vista della 24 Ore di Le Mans
E’ iniziata ieri con la giornata di test ufficiali l’avventura per Cetilar Villorba Corse alla 24 Ore di Le Mans 2018. Il team italiano con i piloti Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Felipe Nasr sulla Dallara LMP2, ha concluso i test in top ten di categoria con l’ottavo tempo ed il primo tra le Dallara. L’equipaggio ha percorso oltre 1000 Km compiendo 78 giri sui 13.629 metri del leggendario tracciato francese che il 16 e 17 giugno sarà teatro della 24 ore più famosa al Mondo.
Sono emersi dati positivi dalle tornate effettuate dall’equipaggio formato dal pisano Lacorte e dal trevigiano Sernagiotto, alla loro seconda avventura consecutiva a Le Mans, oltre al già F1 brasiliano Felipe Nasr che ha esordito sul tracciato francese arrivando soltanto domenica pomeriggio direttamente da Detroit, dove ha vinto la prova del Campionato IMSA. Nasr ha preso il volante della Dallara nella parte finale della giornata. Lacorte e Sernagiotto hanno svolto un proficuo lavoro durante i test finalizzato sulle regolazioni aerodinamiche del prototipo, provando diverse soluzioni anche di set up. La squadra ha mostrato coesione ed entusiasmo per il ritorno per la seconda volta consecutiva sul circuito de la Sarthe.
Domani in pista per i test ufficiali della 24 Ore di Le Mans 2018
Scocca la prima ora dell’operazione Le Mans per la scuderia Cetilar Villorba Corse, che approda sul mitico circuito francese per i test ufficiali che segnano l’anteprima della famosa 24 Ore, quest’anno in programma il 16-17 giugno, appuntamento clou della stagione del team diretto da Raimondo Amadio.Domani la squadra italiana sarà al lavoro in due turni di prove sulla Dallara P217 Gibson, che per la prima volta nella versione 2018 testerà anche in configurazione aerodinamica a basso carico. Sul Circuito de la Sarthe in vista della 24 Ore di Le Mans si alterneranno alla guida i piloti Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e il nuovo arrivato Felipe Nasr.Mentre il driver pisano e quello trevigiano potranno contare sull’esperienza e i riferimenti di un ottimo 2017, quando sul prototipo di classe LMP2 il team concluse la più importante corsa endurance del mondo con uno strepitoso nono posto assoluto all’esordio, il brasiliano già F.1 assaggerà per la prima volta i 13.629 metri del tracciato francese, tra l’altro arrivando a Le Mans direttamente domenica da Detroit, dove è impegnato fino a sabato nella concomitante prova del campionato IMSA.Il team dell’Italian Spirit of Le Mans, unica compagine tricolore a schierarsi a Le Mans tra i prototipi, è reduce da un competitivo secondo round dell’European Le Mans Series alla 4 Ore di Monza disputato a metà maggio e affronterà il test day di domenica nelle due sessioni in programma dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.Il team principal Amadio dichiara in vista dei test ufficiali: “Finalmente ci siamo. Le prossime due settimane saranno il momento più importante di tutta la stagione. E’ un traguardo importante che dovremo gestire al meglio tra molte aspettative e la massima concentrazione nei test ufficiali e nella lunga settimana della gara. Tecnicamente a Le Mans proveremo la nuova configurazione aerodinamica low downforce. Lo scorso anno le Dallara erano velocissime sul dritto, tanto che noi segnammo con Lacorte alla guida la velocità massima assoluta a 341 km/h, ma pagavamo nel guidato e soprattutto alle curve Porsche. Ora ci attendiamo un migliore bilanciamento generale che possa rendere il prototipo sicuro e competitivo per l’intera durata della corsa. Personalmente è un onore e un enorme gratificazione poter di nuovo essere al via della 24 Ore di Le Mans, che reputo la gara più bella e importante al mondo”.Photo©JEP – www.jakobebrey.com