Lacorte al via della 24 Ore di Le Mans 2023

Roberto Lacorte è pronto a fare il suo ritorno nella grande classica per eccellenza. Dopo avere disputato cinque edizioni della 24 Ore di Le Mans, ottenendo nell’anno del suo esordio un miglior nono posto assoluto ed il settimo piazzamento della classe LMP2, a distanza di due anni dalla sua ultima apparizione sul circuito de La Sarthe, il pilota pisano è adesso pronto a rilanciare la sfida. Una sfida importante, proprio nell’anno del centenario della gara, che Lacorte affronterà con il team transalpino Graff Racing, in equipaggio con l’olandese Giedo van der Garde ed il francese Patrick Pilet su una Oreca 07-Gibson nella livrea Cetilar Racing, sempre nella classe LMP2. 

Lacorte, assieme a Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi, ha disputato la sua prima 24 Ore di Le Mans nel 2017. E poi l’anno seguente, quando fu l’ex pilota di Formula 1 Felipe Nasr a rilevare Belicchi, quest’ultimo tornato nei suoi ranghi nel 2019 e 2020. Quindi, nel 2021, l’ultima partecipazione, questa volta al volante della Ferrari 488 GTE Evo divisa con Antonio Fuoco e Sernagiotto. Proprio con Fuoco e Sernagiotto, il pilota toscano dal 2022 è impegnato nella serie Michelin Endurance Cup dell’IMSA WeatherTech Sportscar Series, sempre con la Ferrari del team Cetilar Racing. E lo scorso anno ha conquistato il successo di classe in occasione della 12 Ore di Sebring, mentre nel 2023, nel campionato americano, ha portato al debutto la nuova 296 GT3. 

Sono molto emozionato e felice di avere questa importante opportunità per tornare a correre a Le Mans con un prototipo e ancor di più con due grandi piloti come Giedo van der Garde e Patrick Pilet ed un team solido che ha già esperienza in questa gara – ha commentato Roberto Lacorte – Farò il mio lavoro dando ovviamente il meglio come pilota Bronze, nel contesto di una squadra che ha tutte le carte in regola per potere far bene”. 

Lacorte, assieme agli altri piloti dell’equipaggio Cetilar Racing, a Le Mans ha completato 1500 giri in gara ed un totale di 8186 tornate, per una distanza complessiva di 31.354 chilometri ed un tempo di percorrenza (sempre in gara) di oltre 103 ore. Numeri che rivelano la passione per quella che è in assoluto una delle gare più famose, difficili e ricche di storia. L’edizione 2023 della 24 Ore di Le Mans si disputerà sabato 10 e domenica 11 giugno e precederà di due settimane esatte la 6 Ore di Watkins Glen (New York) terzo round del campionato IMSA. 

Ufficializzati i piloti della Cetilar Academy

Cetilar Racing prosegue il proprio impegno volto a supportare i giovani fin dal karting. Un impegno targato Cetilar Academy, il programma che si prefigge come obiettivo di accompagnare nel loro percorso alcuni ragazzi ritenuti particolarmente talentuosi, seguendoli e sostenendoli sia sotto il profilo tecnico che in termini di valori umani.
Cetilar Academy, in questo specifico intento, ha confermato e rafforzato l’accordo con una realtà di assoluto riferimento come Kart Republic Motorsport, struttura guidata dal talent scout Dino Chiesa, che in passato ha avuto il merito di lanciare, tra gli altri, anche due campioni del calibro di Lewis Hamilton e Nico Rosberg.

I giovani scelti per l’edizione 2023 della Cetilar Academy ed ufficializzati oggi sul circuito di Cremona, in occasione del quarto round della WSK Super Master Series, rispondono ai nomi del rumeno David Cosma-Cristofor, dell’italiano Iacopo Martinese e del belga Thibaut Ramaekers, quest’ultimo gestito in collaborazione con la VDK Racing. A loro vanno aggiunti anche i senior Danilo Albanese e Paolo Ippolito.

Da un lato si è voluto dunque dare spazio a tre nuove leve del karting, dall’altro si è deciso di puntare contemporaneamente su una coppia di piloti esperti. Sia Cristofor, che Martinese e Ramaekers sono impegnati con KR Motorsport nella classe OK-J. Il siciliano Albanese (24 anni) ed il toscano Ippolito (27 anni) corrono invece nella KZ.

Abbiamo ufficialmente presentato per la prima volta questo progetto nel 2019, dando vita con tanto entusiasmo e aspettative a questa avventura nell’ambito del karting, parallela all’attività svolta in pista da Cetilar Racing – ha commentato Roberto Lacorte – Da allora sono passati quattro anni e la nostra Academy è cresciuta, dopo avere accompagnato a propria volta diversi piloti nella loro crescita professionale ed umana, con alcuni di loro che stanno raccogliendo oggi molte soddisfazioni. Questo vuol dire che il progetto funziona ed è una spinta ulteriore per continuare a investire in questo contesto, al fianco di una realtà di primissimo livello come la Kart Republic Motorsport di Dino Chiesa, a cui siamo legati da un rapporto di stima ed affetto”.

Assieme a Cetilar Racing abbiamo deciso di puntare su tre giovani piloti promettenti che militano nella OK-J e che, nonostante l’età, hanno già un trascorso vittorioso – ha aggiunto Dino Chiesa –Siamo convinti di poterli supportare nel modo migliore per portare avanti la loro carriera. Assieme ad essi, abbiamo voluto aiutare altri due ragazzi più esperti, che sono i nostri piloti ufficiali della KZ; una scelta che si sposa bene con la filosofia di un team, come appunto Cetilar Racing, che è presente nel mondo delle GT. Danilo Albanese ha inoltre seguito Nicola Lacorte, il figlio di Roberto, nei suoi primi passi nel karting, prima che approdasse in Formula 4; l’altro è il campione europeo in carica Paolo Ippolito”.

Il programma di Cetilar Racing dedicato ai giovani è stato lanciato per la prima volta nel 2019 ed oggi giunge al suo quinto anno. L’impegno di Cetilar Racing, prima nel Mondiale FIA WEC e alla 24 Ore di Le Mans e ormai da due anni nella serie americana Michelin Endurance Cup dell’IMSA WeatherTech Sportscar Championship (in cui è adesso presente con la nuova Ferrari 296 GT3 divisa da Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco), rappresenta una garanzia di esperienza che viene pertanto messa a disposizione anche dei piloti più giovani.

12 Ore di Sebring in chiaro e scuro per Cetilar Racing

È stata una 12 Ore di Sebring a due facce, quella del team Cetilar Racing. Dopo la vittoria ottenuta lo scorso anno nella classe GTD, l’unica squadra tutta italiana al via del secondo appuntamento della serie Michelin Endurance Cup dell’IMSA WeatherTech Sportscar Championship nutriva sicuramente grandi ambizioni. 
Invece per Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco la loro seconda partecipazione alla grande classica della Florida, che era poi la prima con la nuova Ferrari 296 GT3 numero 47, si è conclusa con un 14° posto. Un risultato che non gli rende il giusto merito, al termine di una gara che li ha visti costantemente viaggiare a ridosso delle prime sette posizioni.
Una condotta impeccabile, priva di errori, per i tre piloti (Fuoco era tra l’altro reduce dal bel podio condito anche dalla pole messa a segno con la Ferrari 499P nella tappa del FIA WEC disputatasi sullo stesso tracciato il giorno prima). Così come perfetta è stata la gestione di AF Corse dal muretto. Ma un problema tecnico evidenziatosi nelle fasi finali, ha reso necessaria una lunga sosta ai box e definitivamente retrocesso l’equipaggio tricolore.
Peccato, perché fino ad allora tutto aveva funzionato bene. E nonostante una qualifica non particolarmente entusiasmante, che aveva visto Sernagiotto (poi autore del primo stint di guida) posizionarsi in ogni caso nella top-10, le speranze di potersi inserire tra i primi cinque sembravano essere concrete.
Quando ti ritrovi ad avere una gestione perfetta da parte dei tecnici e meccanici di AF Corse ed i piloti che onestamente fanno un bel lavoro, senza commettere alcun errore, e poi vieni penalizzato da problemi di affidabilità, non è ovviamente il massimo per tutti – è stato il commento di Roberto Lacorte – Sapevamo che la 296 GT3 ha bisogno di tanto lavoro ed ormai questa stagione ci servirà a sviluppare la vettura. Di sicuro oggi ci meritavamo qualcosa di più e potevamo puntare a un quinto o un sesto posto finale. Tutto ciò comunque non ci demoralizza. Viceversa, ci porta a lavorare tutti, Cetilar Racing, AF Corse e Ferrari, sempre più uniti per poter dire presto anche la nostra”.
Sapevamo dall’inizio che sarebbe stata dura. Poi però, quando vedi che sei lì a giocartela bene, migliorando costantemente anche in termini di performance, dispiace – ha dichiarato Giorgio Sernagiotto – Sicuramente la vittoria non era alla nostra portata, ma a una top-5 o giù di lì si poteva anche sperare. Un risultato che, considerando il tipo di percorso che stiamo facendo con questa vettura, sarebbe stato davvero molto bello. Dispiace perché il livello di impegno di tutti noi, piloti e squadra, non è forse mai stato così alto”.
Prossima fermata per la Michelin Endurance Cup e per il team Cetilar Racing il 24 e 25 giugno, in occasione della 6 Ore di Watkins Glen. Un’altra classica cui farà seguito la Petit Le Mans di Road Atlanta in programma nel mese di ottobre.
Appuntamento inoltre venerdì con Endurance Race, la rubrica di Radio 24 condotta da Carlo Genta all’interno della trasmissione Tutti Convocati, in cui si parlerà della 12 Ore di Sebring e dell’impegno americano di Cetilar Racing.

12 Ore di Sebring: Cetilar Racing scommette e rilancia

Si dice Sebring ed il ricordo corre al 2022 e al successo conquistato nella classe GTD al termine di una trionfale 12 Ore. A distanza di un anno, il team Cetilar Racingsi accinge a rinnovare la propria sfida sul tracciato della Florida, per quello che è il secondo appuntamento della serie Michelin Endurance Cup dell’IMSA WeatherTech Sportscar Championship.
Un impegno, quello di questo fine settimana, che fa seguito ad una sfortunata 24 Ore di Daytona risoltasi lo scorso gennaio con un ritiro nelle fasi iniziali a causa di un contatto. E la voglia di prendersi la rivincita, con tutti gli interessi del caso, c’è eccome per Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco, che torneranno ad alternarsi sulla Ferrari 296 GT3 numero 47tecnicamente gestita dalla AF Corse. E ancora una volta sarà grande la soddisfazione per essere l’unica squadra tutta italiana al via.
La Mobil 1 Twelve Hours of Sebring sarà dunque un banco di prova importante, anche in vista di una stagione che a giugno farà tappa nello stato di New York con la 6 Ore di Watkins Glen e si concluderà ad ottobre quando è in programma la Petit Le Mans di Road Atlanta, nella Georgia.
Per tutti e tre i piloti si tratterà della seconda apparizione nella classica americana, sugli oltre sei chilometri di un tracciato al cento per cento old-style. La prima con la nuova Ferrari, dopo che lo scorso anno vi presero parte con la 488 GT3 Evo 2020.
È una grande emozione per tutti noi tornare a Sebring, un anno dopo avere ottenuto su questa stessa pista la vittoria nella classe GTD – ha commentato Roberto Lacorte – Questa volta ci presentiamo al via con la Ferrari 296 GT3, che dopo Daytona ha qualche chilometro in più di sviluppo. Siamo fiduciosi di potere fare qualcosa di interessante. Sarà dunque una 12 Ore ricca di emozioni, sia per avere alle spalle un importante successo (quello ottenuto nel 2022) che per lo stesso fatto di prendervi parte con la nuova vettura che ha già dimostrato di avere grandi potenzialità”.
La 71ª edizione della 12 Ore di Sebring scatterà sabato 18 marzo alle 10.10 locali (mentre in Italia saranno le 15.10) e si potrà seguire live sul sito internet imsa.com. Le prove libere inizieranno giovedì 16, quando sono in programma tre dei quattro turni; l’ultimo, venerdì mattina, precederà infine la sessione di qualifica utile a definire lo schieramento.
Appuntamento inoltre venerdì con Endurance Race, la rubrica di Radio 24 condotta da Carlo Genta all’interno della trasmissione Tutti Convocati, in cui si parlerà della sfida IMSA di Cetilar Racing, in programma dalle 14.35 alle 15 e che per questa occasione andrà proprio in diretta da Sebring.

L’endurance on air su Radio 24, ogni settimana

Si chiama Endurance Race-Le grandi corse ed è la nuova rubrica di Tutti Convocati, la nota trasmissione radiofonica sportiva in onda tutti i giorni su Radio 24. Endurance Race, dedicata alle grandi corse mondiali dell’endurance, andrà in onda il venerdì, a partire dalle 14:30, parte conclusiva – gli ultimi 15 minuti – della trasmissione condotta da Carlo Genta, che già l’anno scorso, insieme a Gionata Ferroni, ci aveva raccontato le grandi corse a stelle e strisce nella serie di podcast American Race, sempre su Radio 24 e sulle principali piattaforme di streaming on line. Con Endurance Race si va oltre, perché parliamo di una trasmissione on air tutte le settimane, su una delle emittenti più seguite e nell’ambito di un programma che ogni giorno viene seguito da tantissimi appassionati di sport, con grandi ospiti e firme prestigiose del giornalismo sportivo italiano. 

Quindici minuti di motorsport in cui si parlerà del Campionato Americano IMSA, che ha tra i protagonisti Cetilar Racing, del World Endurance Championship, della 24 Ore di Le Mans (e della nuovissima Hypercar Ferrari 499P), del presente, il passato e il futuro dell’endurance, che è tornata ad appassionare gli amanti delle quattro ruote con le sue grandi sfide. 

Quindici minuti live, ogni venerdì, su Radio 24, e a fine giornata scaricabili in podcast, dal sito di Radio 24, sia all’interno della trasmissione Tutti Convocati che in singoli podcast ad hoc (cercare sul sito “Endurance Race-Le grandi corse”). 

Chiaramente Cetilar Racing, con i suoi piloti Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco, avrà una forte presenza all’interno delle trasmissioni, partendo dal fatto che Carlo Genta sarà presente a tutti gli appuntamenti dell’IMSA Michelin Endurance Cup, vivendo a strettissimo contatto con il team la sua seconda esperienza americana.  

Una 24 Ore di Daytona amara per Cetilar Racing

È durata in totale 44 giri, poco più di 100 minuti, l’edizione 2023 della 24 Ore di Daytona per il team Cetilar Racing. Un contatto subìto nelle fasi successive al via, non ha infatti consentito alla Ferrari 296 GT3 numero 47 di Roberto LacorteGiorgio SernagiottoAntonio Fuoco e Alessandro Balzan di proseguire.
Un ritiro indubbiamente amaro, in quella che era la terza partecipazione consecutiva della squadra tutta italiana (piloti, vettura e gestione tecnica della AF Corse) alla più grande classica della Florida giunta alla sua 61ª edizione, dopo averla portata a termine sia la scorsa stagione con la Ferrari 488 GT3 EVO 2020, che l’anno prima con il prototipo LMP2.
Dopo avere concluso una settimana fa con il nono tempo della GTD il Roar before the 24, valevole come qualifica della stessa 24 Ore di Daytona, ad avviarsi sabato pomeriggio è stato Sernagiotto, autore del primo stint di guida in cui si è collocato costantemente a ridosso della top-10. Un turno di circa 60 minuti, quello del pilota veneto, prima di effettuare il pit-stop in cui ha lasciato il volante a Lacorte.
Ma a causa appunto delle conseguenze del contatto iniziale, quest’ultimo ha dovuto ben presto prendere la via dei box effettuando una lunga sosta. Tornato in pista, Lacorte subito dopo si è nuovamente dovuto fermare. Inevitabile è stato a quel punto lo stop definitivo.
Peccato, perché tutta la squadra aveva fino a quel momento lavorato molto bene sullo sviluppo dell’inedita vettura di Maranello che per l’occasione faceva il suo debutto in gara, percorrendo in totale 104 giri nel corso delle varie sessioni di libere, per un totale di circa 595 km.
L’impegno, per la seconda stagione consecutiva, del team Cetilar Racing nella serie Michelin Endurance Cup dell’IMSA WeatherTech Sportscar Championship proseguirà a tutto spiano, guardando fin da adesso al prossimo appuntamento a cui si arriverà estremamente carichi e con un super pieno di motivazioni. Ovvero alla 12 Ore di Sebring, che si disputerà nel weekend del 15-18 marzo e dove lo scorso anno Lacorte, Sernagiotto e Fuoco centrarono una strepitosa e meritata vittoria di classe. Quindi si proseguirà con i due successivi round di Watkins Glen e della Petit Le Mans di Road Atlanta.

Roar before the Rolex 24: nono posto per Cetilar Racing

Inizia con una qualifica positiva la 24 Ore di Daytona per il team Cetilar Racing. Al termine del Roar before the Rolex 24, valevole quale sessione di qualifica per la grande classica della Florida in programma il prossimo fine settimana (26-29 gennaio), prima prova della serie Michelin Endurance Cup dell’IMSA WeatherTech Sportscar Championship, è stato Antonio Fuoco a piazzare nella top-10 della GTD la Ferrari 296 GT3 numero 47 tecnicamente gestita dalla AF Corse.

Il pilota cosentino, che si alterna al volante della nuova vettura di Maranello con Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e il nuovo arrivo Alessandro Balzan, ha chiuso con il responso di 1’48″309, collocandosi al nono posto su un totale di 24 equipaggi al via nella stessa classe.
Sappiamo che la qualifica qui a Daytona non è importante al cento per cento, perché parliamo di una gara molto lunga. Cercheremo di migliorarci per la prossima settimana“, ha commentato Antonio Fuoco.

Una quinta fila “virtuale” (di fatto quella della classe GTD) quella del team Cetilar Racing per questa edizione 2023 della Rolex 24 at Daytona, dove di sicuro giocherà l’esperienza del team, di AF Corse e dei piloti, tutti con un bel background nella long-endurance americana.

La 24 Ore di Daytona, primo dei quattro appuntamenti del campionato a stelle e strisce (che include anche la Mobil 1 Twelve Hours of Sebring, la Six Hours of The Glen e la 10-Hour Motul Petit Le Mans di Road Atlanta), entrerà nel vivo giovedì con le prime tre sessioni di prove libere, mentre un ulteriore turno è in programma venerdì. Sabato 28, alle 13.40 ora locale (le 19.40 italiane), il via della gara.

A Daytona per il primo appuntamento dell’IMSA 2023

Cetilar Racing si appresta a tornare in pista con un pieno di novità, riconfermando anche per il 2023 la propria partecipazione a stelle e strisce nella serie Michelin Endurance Cup che si disputa nel contesto dell’IMSA WeatherTech Sportscar Championship. Un impegno che la squadra tutta italiana – vettura, piloti e gestione tecnica sempre by AF Corse – affronterà nella classe GTD con la nuova Ferrari 296 GT3 (come sempre contraddistinta dal numero 47), erede della 488 GT3 Evo 2020 schierata con successo nel corso della passata stagione.

Quattro gli appuntamenti, cominciando dalla Rolex 24 at Daytona (26-29 gennaio), per proseguire con la Mobil 1 Twelve Hours of Sebring (15-18 marzo), la Six Hours of The Glen(22-25 giugno) e per concludere la 10-Hour Motul Petit Le Mans di Road Atlanta (11-14 ottobre).
Un ricco plateau, che verrà preceduto dalla Roar Before the Rolex 24 in programma questo fine settimana (20-22 gennaio), valevole come qualifica per la grande classica della Florida che si svolgerà appena sette giorni dopo.
A Daytona, il team Cetilar Racing si presenterà con un equipaggio parzialmente inedito. Assieme ai confermati Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto e Antonio Fuoco, ci sarà per l’occasione Alessandro Balzan. Il veneto, da anni ormai protagonista delle gare americane, è anche da tempo legato alla squadra “all made in Italy” di cui ha svolto il ruolo di supporto dal muretto box già nella passata edizione della stessa 24 Ore di Daytona.
Balzan, assieme a Lacorte e Sernagiotto, ha svolto un test il 14 e 15 dicembre a Homstead con la Ferrari 296 GT3. Due giorni molto produttivi, che hanno ulteriormente rivelato il potenziale dell’inedita vettura di Maranello.
Per il team Cetilar Racing, l’obiettivo di quest’anno sarà quello di fare ancora meglio rispetto alla passata stagione, in cui ha conquistato una strepitosa vittoria nella 12 Ore di Sebring, un quarto posto nella 6 Ore di Watkins Glen e ha chiuso tre volte su quattro nella top-10.

C’è tanta emozione da parte nostra nel portare per la prima volta in gara la Ferrari 296 GT3, che per altro abbiamo già provato nei test con grande soddisfazione – ha commentato Roberto Lacorte – Sarà pertanto una sfida motivata ancora di più da questa novità. Essendo una vettura nuova, con cui abbiamo percorso soltanto pochi chilometri, dobbiamo concentrarci sull’affidabilità. La 24 Ore di Daytona di quest’anno ha una valenza particolare, dal momento che arrivano le Lmdh, che inaugurano la nuova era delle macchine regine dell’endurance. Ci sarà una grande attenzione sia per loro che per la classe GT, che rimane quella più numerosa e combattuta in assoluto, con tante vetture nuove in pista come Ferrari, Porsche e Lamborghini ed una line-up di piloti ancora più rafforzata. Siamo pertanto più che felici di bissare il nostro impegno nell’IMSA”.

Per Lacorte, Sernagiotto e Fuoco si tratterà della terza partecipazione alla 24 Ore di Daytona, dopo quella del 2021 con la LMP2, conclusa con un buon sesto piazzamento di classe, e quella dello scorso anno in cui hanno ottenuto il 14° posto nella GTD. Settima presenza invece per Balzan, la prima appunto con Cetilar Racing. Il programma della Roar Before the Rolex 24 inizierà questo venerdì con i primi due turni di prove libere, che precederanno ulteriori tre sessioni di sabato. Domenica la qualifica prenderà il via alle 13.25 ora locale (quando in Italia saranno le 19.25).

Primo test in Florida con la nuova Ferrari 296 GT3

Primi passi per Cetilar Racing in vista della prossima stagione IMSA, la seconda nel campionato endurance a stelle e strisce dopo la positiva esperienza di quest’anno.

La settimana scorsa, il 14 e 15 dicembre per la precisione, il team tutto italiano supportato tecnicamente da AF Corse è sceso in pista a Homestead, circuito vicino a Miami, in Florida, per due, attesissimi giorni di test con la nuova Ferrari 296 GT3, il gioiello del Cavallino Rampante che Cetilar Racing farà esordire a Daytona, a gennaio, in classe GTD, nel primo appuntamento dell’anno. Un buon test, con molti dati da analizzare in vista della 24 ore, come è da prassi in questi casi…

“Possiamo solo dire che scendere in pista per la prima volta con questa nuova, magnifica creatura Ferrari, è stato emozionante ed entusiasmante”, ha dichiarato Roberto Lacorte, che si è diviso il volante della nuova Ferrari 296 GT3 con Giorgio Sernagiotto e Alessandro Balzan, 3/4 della line up di piloti per il ROAR e la successiva 24 Ore di Daytona. “Sono stati due giorni molto produttivi, siamo soddisfatti. E non vediamo l’ora di confrontarci con le altre macchine a Daytona, in una classe che mai come quest’anno sarà competitiva”.

L’appuntamento con il ROAR a Daytona è a partire da venerdì 20 gennaio. Dal 26, con gara il 28 gennaio, il grande spettacolo della 24 Ore… 

Petit Le Mans: Cetilar Racing chiude in top 10

Top 10 in qualifica di Giorgio Sernagiotto e decimo piazzamento nella classe GTD per la Ferrari 488 GT3 Evo 2020 del team Cetilar Racing che il pilota veneto ha diviso con Roberto Lacorte e il nuovo arrivo Ulysse De Pauw.

Una Petit Le Mans tra luci e ombre, quella che si è conclusa quando in Italia erano le prime ore di domenica mattina.
E con essa si è conclusa anche la prima stagione della squadra “all made in Italy” nella serie Michelin Endurance Cup dell’IMSA WeatherTech Sportscar Championship.

Una stagione per tanti versi positiva, coronata dalla vittoria messa a segno nella 12 Ore di Sebring e dal podio sfiorato in occasione del successivo appuntamento di Watkins Glen, con Lacorte e Sernagiotto affiancati (come nell’apertura di Daytona) da Antonio Fuoco, questo weekend contemporaneamente impegnato in un altro campionato. E dal settimo posto finale (su un totale di 23 squadre) nella classifica della Michelin Endurance Cup, un risultato eccellente nell’anno da rookie del circuito.

Sul circuito di Road Atlanta, ad influire ulteriormente sul risultato finale sono state due penalità rimediate nelle fasi iniziali. Una per avere superato il limite di velocità imposto in corsia box e l’altra per il mancato rispetto del semaforo in uscita dalla pit-lane. A prendere il via è stato Sernagiotto, per poi cedere il volante a Lacorte. Quindi è stato il turno di De Pauw, autore di un doppio stint di guida. Gli ultimi quattro turni li hanno fatti in sequenza Lacorte, Sernagiotto, De Pauw e ancora Sernagiotto, che ha così tagliato il traguardo.

La gara di Road Atlanta è stata strana, falsata da un paio di penalità che potevamo evitare – ha commentato Lacorte – Però in gare così concitate ci stanno pure. Personalmente non ero tanto preoccupato, perché le abbiamo prese quando mancavano ancora sette ore di gare, su un circuito che si presta inoltre a molte safety car. Invece non ci sono state molte neutralizzazioni e inoltre eravamo in affanno, sicuramente anche per un BoP abbastanza pesante e anche per il fatto di non essere riusciti a trovare il setup giusto”.

Come avevamo intuito dopo le prove libere, è stata una gara difficile. Anche perché non eravamo così a posto come negli altri appuntamenti – ha aggiunto Sernagiotto – Siamo partiti dalla decima posizione, che di per sé era già un segnale che non eravamo al top. Abbiamo recuperato leggermente, ma poi siamo purtroppo incappati in un paio di penalità che ci hanno tagliato fuori dalla lotta per il vertice. In più, a differenza di tante altre volte, ci sono state poche bandiere gialle e questo non ci ha certo aiutato a proseguire la nostra rimonta”.

La mia prima esperienza in America è stata fantastica. Purtroppo abbiamo avuto un po’ di sfortuna con le penalità ed il setup della vettura che non ci ha consentito di lottare per le prime posizioni – ha spiegato De Pauw – Voglio ringraziare il team Cetilar Racing, Roberto e Giorgio per questa grande opportunità”.

Una gara non memorabile, come ha spiegato lo stesso Sernagiotto dopo l’arrivo, ma che in fondo ha rispecchiato quella che sarebbe dovuta essere per Cetilar Racing la stagione 2022; ovvero una stagione di crescita ed esperienza per arrivare ad essere più competitivi l’anno dopo. L’automobilismo americano è molto differente da quello europeo, con circuiti stretti e pericolosi, che non fanno alcuno sconto sugli errori commessi. Eppure l’equipaggio del team Cetilar Racing è andato subito ben al di là delle aspettative iniziali. Essere a Road Atlanta nei primi dieci, facendo delle buone performance, è stato qualcosa che è andato al di sopra del normale. Straordinario invece quanto fatto a Daytona, Sebring e Watkins Glen.