Primo assaggio di pista a Silverstone in vista della 4 Ore

Prima giornata di pista in archivio sul leggendario e impegnativo circuito di Silverstone, in Inghilterra, dove domenica è in programma la 4 Ore, tappa d’esordio del FIA WEC 2019-2020.
Due le sessioni di prove libere portate a termine e buoni riscontri per la Dallara numero 47 di classe LMP2 di Cetilar Racing, scesa in pista, sotto la direzione di Philippe Dumas, con i piloti Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi.
33 i giri conclusi nella sessione mattutina, con miglior crono in 1:46:182, abbassato di quasi un secondo e mezzo (1:44:878) nella seconda sessione, che si è conclusa alle 18:30 ora locale (le 19:30 in Italia) con un totale di 41 giri disputati.
“Siamo partiti con la prima sessione di libere e abbiamo trovato una pista diversa rispetto all’ultima volta, con un nuovo asfalto più complicato da interpretare. Abbiamo avuto qualche difficoltà nell’adattarci, optando per scelte estreme che sono servite per escludere quelle soluzioni che erano, appunto, da scartare”, è l’analisi di Roberto Lacorte dopo questa prima giornata, esordio assoluto per Cetilar Racing nel Mondiale Endurance. “Nel pomeriggio siamo quindi partiti subito con un passo nettamente differente ed è stato un piacere trovarsi a guidare una macchina più veloce e facile da portare al limite, tanto che Giorgio ha subito fissato il tempo nei primi giri. In seguito abbiamo continuato a lavorare sull’assetto gara, evitando di scendere in pista con gomme nuove per rosicchiare ancora qualcosa sul miglior tempo. Il passo rispetto alle altre LMP2 è buono, ovviamente non ci dobbiamo illudere ma stare nel gruppo è un buono inizio ed è il risultato del gran lavoro tecnico di AF Corse”.
Domani si torna in pista alle 9 del mattino, sempre ora locale, per la terza sessione di libere, con qualifiche in programma dalle 12:20 alle 12:40.
La 4 Ore di Silverstone si disputerà invece domenica, con partenza alle 12 e diretta su Eurosport 2 dalle 15:50 alle 17.15 (ora italiana).

Pronti per il debutto nel FIA WEC

C’è grande attesa in casa Cetilar Racing per il semaforo verde della stagione 2019-2020 del FIA WEC, che si accenderà questo weekend segnando il debutto del team tutto “made in Italy” nel Mondiale Endurance.

Dopo tre 24 Ore di Le Mans portate consecutivamente a termine ed altrettante partecipazioni nell’European Le Mans Series, la squadra voluta da Roberto Lacorte fa ufficialmente il proprio ingresso in quello che è a tutti gli effetti l’olimpo delle competizioni di durata.

Una sfida che vedrà lo stesso Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi alternarsi al volante della nuova Dallara-Gibson LMP2 n.47 gestita sotto l’aspetto tecnico da un’altra realtà di primo piano nell’ambito del motorsport internazionale che risponde al nome di AF Corse.

A distanza di poco più di un mese dal “Prologue” di Barcellona, che ha rivelato una crescita costante nell’arco dei due giorni di test svolti ed è servito a sviluppare diversi aspetti, lavorando sotto la “direzione” del Team Principal Philippe Dumas sulle coperture Michelin, Cetilar Racing torna dunque in pista per affrontare il primo degli otto round del calendario intercontinentale.

La tappa inglese precederà infatti le due trasferte asiatiche del Fuji (Giappone) e di Shanghai (Cina), nonché l’appuntamento del Bahrain, nel mese di dicembre. Quindi, il prossimo anno, si affronteranno le trasferte di San Paolo (Brasile), Sebring (Stati Uniti), per poi tornare in Europa e vivere l’emozionante epilogo di Spa-Francorchamps (Belgio) e dell’88ª edizione della 24 Ore di Le Mans che si svolgerà nel fine settimana del 13 e 14 giugno.

La 4 Ore di Silverstone prenderà il via domenica a mezzogiorno (13.00 CEST). Venerdì si comincerà con i due turni di prove libere, mentre una terza sessione è in programma sabato mattina. Sempre sabato si svolgeranno i due turni di qualifica, con la corsia dei box aperta dalle 11.50 e dalle 12.20 ora locale.

“La 24 Ore di Le Mans rappresentava un sogno, ma anche un obiettivo. Diversamente, riuscire a debuttare nel Mondiale Endurance, con un team così importante, è qualcosa che va oltre ogni immaginazione. Il nostro è un impegno che portiamo avanti con il cuore, in un campionato che rappresenta l’eccellenza, con un team italiano che anche se parte con qualche svantaggio di carattere tecnico, affronta questa sfida con estrema passione. E questo ciò che io, Giorgio e Andrea, Amato Ferrari e Dallara condividiamo tutti insieme” ha detto Roberto Lacorte. 

“La pista di Silverstone mi piace molto per via del mix tra tratti molto veloci e lenti che richiede un tipo di guida “eclettico”, anche se la nostra Dallara sembra non sposarsi perfettamente a queste caratteristiche. Andiamo in Inghilterra con l’obiettivo di giocare un po’ in difesa, ma tenteremo la tecnica calcistica del catenaccio per poi attaccare in contropiede…” ha aggiunto Giorgio Sernagiotto.

“Silverstone è una pista a cui sono molto affezionato, perché vi ho ottenuto bei risultati sia nel Mondiale che in ELMS. Nel panorama del WEC è il circuito con più curve veloci in assoluto, dove raggiungeremo tanti g. A livello fisico e muscolare sarà la gara più dura dell’anno. Bisognerà probabilmente gestire un po’ l’aerodinamica e il sottosterzo. L’asfalto nuovo potrebbe però aiutarci in termini di grip. Con il traffico, essendo un tracciato lungo e molto largo, la vedo bene” ha concluso Andrea Belicchi.

Zoom sul circuito di Silverstone

Un paio di info molto basic sul circuito di Silverstone, sede del nostro esordio nel FIA WEC 2019-2020, la 4 Ore di Silverstone, in programma domenica 1 settembre con partenza alle ore 12.
Il leggendario circuito inglese nasce come aeroporto militare (RAF Silverstone) in piena seconda guerra mondiale, nel 1943, con la classica configurazione degli aeroporti british dell’epoca, ovvero tre piste disposte a triangolo che rappresentano anche il primo tracciato.
Le prime gare risalgono al dopoguerra, poi nel 1950 la svolta, con l’utilizzo delle vie perimetrali che danno origine al circuito vero e proprio, dove, il 13 maggio, si svolge la prima gara del Mondiale di Formula 1. Un anno dopo, sempre a Silverstone, arriva anche la prima vittoria della Ferrari in Formula 1, grazie a José-Froilan Gonzalez.
Nel biennio 1990-1991 il circuito di Silverstone viene letteralmente rivoluzionato, con l’eliminazione delle storiche curve Stowe, Club e Woodcote, che rendono la pista più lenta, modifiche che non trovano il gradimento dei piloti di Formula 1. Nel 1997 il tracciato viene riasfaltato e le curve Priory e Luffield leggermente modificate, mentre nel 2010 viene allungato di 750 metri e l’anno successivo la griglia di partenza è spostata tra le curve Club e Abbey, dove sorgono anche la nuova pit lane e il nuovo paddock.
Nel 2019, infine, la pista viene completamente riasfaltata, dopo che i lavori dell’anno precedente vengono fortemente criticati a causa dello scarso drenaggio dell’asfalto e delle troppe cunette presenti.

Oltre 1000 km percorsi a Barcellona per il Prologo del WEC

Più di 1060 chilometri completati, per un totale di 228 giri percorsi nell’arco di due giorni, senza alcun minimo problema. Il Prologo di Barcellona del FIA WEC che si è concluso mercoledì, si è rivelato estremamente positivo per il team Cetilar Racing, che ha potuto portare avanti lo sviluppo sulla nuova Dallara-Gibson LMP2 n.47 con cui Roberto Lacorte e Giorgio Sernagiotto faranno il loro debutto assieme al team tutto italiano nel Mondiale, alternandosi al volante con Andrea Belicchi (che nello stesso campionato vanta già differenti esperienze) e prendendo parte all’intera stagione 2019-2020 che partirà con la 4 Ore di Silverstone in programma ad inizio settembre.

Due giorni di lavoro intenso pertanto, in cui si è cercato di interpretare al meglio innanzitutto il tipo di pneumatico Michelin, differente da quello finora impiegato nell’European Le Mans Series. Interessanti anche i tempi ottenuti, che hanno evidenziato un passo eccellente, con un miglior quinto posto di categoria ottenuto proprio nell’ultima sessione del secondo giorno. Ottimo anche il feeling che si è creato con AF Corse, nuovo “partner” per questa inedita avventura, che supporterà tutto l’aspetto tecnico della squadra.

Siamo abbastanza soddisfatti di questi due giorni di test. Abbiamo iniziato un percorso che già a partire dal primo appuntamento di Silverstone dovrebbe cominciare a dare i primi risultati. Ci siamo concentrati più sulla consistenza che sulla prestazione pura in termini del tempo secco, lavorando molto anche sulle gomme – ha commentato il Team Principal Philippe Dumas – Sappiamo che il livello del campionato è altissimo e pertanto dobbiamo ancora migliorare sotto diversi aspetti. Ma siamo qui per affrontare questa sfida al meglio fin da Silverstone. Per finire voglio spendere due parole su Roberto Lacorte, che è il nostro pilota Bronze e ha dimostrato subito di potere fare molto bene“.

Adesso seguirà una pausa di poco più di un mese. Quindi si andrà direttamente in Inghilterra, per il primo degli otto appuntamenti del calendario della serie intercontinentale.

FIA WEC, Prologo Barcellona: day 1 report

Due sessioni per un totale di otto ore di pista, 114 giri completati e miglior tempo, fissato il pomeriggio, in 1:34:882, a poco più di 1 secondo e mezzo dal best crono di giornata di classe LMP2 (la Oreca di United Autosports con Paul Di Resta).

Il primo impatto con il FIA WEC 2019-2020 di Cetilar Racing, a Barcellona per il Prologo ufficiale, è nel segno di una misurata soddisfazione. Misurata perché volare bassi, soprattutto quando si è a inizio stagione, è la regola, anche se le sensazioni sono positive e questi primi risultati cronometrici vanno oltre le aspettative, negarlo sarebbe ipocrita.

“Abbiamo lavorato sull’assetto della macchina, senza cercare il tempo e provando diverse soluzioni, considerando soprattutto che le gomme utilizzate nel WEC, rispetto alla European le Mans Series, hanno mescole differenti. Siamo qui per questo, non certo per cercare il limite”, spiega il Team Principal Philippe Dumas, responsabile del progetto LMP2 per conto di AF Corse, la rinomata struttura di Amato Ferrari con cui Cetilar Racing affronterà questa sfida mondiale.

Anche oggi, seconda e ultima giornata qui al Circuit de Catalunya, sono due le sessioni di pista previste, dalle 10 alle 14 e dalle 17 alle 21. Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi continueranno ad alternarsi alla guida della nuova Dallara motorizzata Gibson che ha fatto il suo esordio in pista a inizio mese a Le Castellet, per una sessione di test privati. E che qui a Barcellona, come palesemente percepibile guardando i volti stanchi ma rilassati dei tre drivers ieri a fine giornata, ha confermato quanto di buono era già emerso al Paul Ricard.

La strada è lunga, il lavoro davanti è tanto e la regola è “volare bassi”, ma iniziare una sfida come quella del FIA WEC con il piede giusto, è il miglior propellente possibile per continuare a dare il 100 per cento.

Domani il prologo del FIA WEC a Barcellona

 Il team Cetilar Racing è pronto a tornare in pista per fare la sua prima apparizione ufficiale nel Campionato Mondiale Endurance FIA WEC, che lo vedrà impegnato a tempo pieno nella stagione 2019-2020.

L’appuntamento è con il Prologo ufficiale, in programma domani e mercoledì 24 luglio sul circuito catalano di Barcellona. Dopo il test del Paul Ricard di due settimane fa, che è servito ad iniziare lo sviluppo sulla nuova Dallara LMP2 gestita in pista dalla AF Corse e che sfoggia fin da adesso una nuova livrea, si comincia a fare dunque sul serio. 

Il conto alla rovescia per la 4 Ore di Silverstone del 30 agosto/1 settembre è già iniziato. La trasferta inglese sarà anche il primo degli otto appuntamenti del calendario intercontinentale che approderà poi in Giappone (Fuji), Cina (Shanghai), Bahrain, Brasile (San Paolo) e Stati Uniti (Sebring), per tornare successivamente in Europa ed affrontare il penultimo round di Spa-Francorchamps e la tappa conclusiva della 24 Ore di Le Mans.

Saranno 30 le vetture in pista in questi due giorni di Prologo, di cui otto nella sola classe LMP2. Due le sessioni di quattro ore in programma per ciascuna giornata, con il semaforo verde in corsia box a partire dalle ore 10 e dalle 17.

Torniamo dal test di Le Castellet con ottime sensazioni, sia riguardo alla nuova Dallara #47 che abbiamo tra le mani, che in generale all’atmosfera che si respira nel team – ha commentato Roberto Lacorte – Il FIA WEC è una sfida per noi, nuova ed impegnativa. Ne siamo consapevoli e vogliamo affrontarla con umiltà, serietà ed ambizione: sappiamo che sarà un percorso pieno di ostacoli, al massimo livello possibile, ma non ci poniamo limiti e daremo il cento per cento per ben figurare e tenere alta la bandiera italiana nel mondo del motorsport“.

Il Summer Camp dei piloti Cetilar Performance

Cetilar Performance torna virtualmente in “pista”. La scorsa settimana, i protagonisti del programma giovani di Cetilar Racing hanno effettuato una sessione di training mentale e fisico presso Formula Medicine, ovvero l’eccellenza in tema della preparazione dei piloti.

Un punto di riferimento, quello di Formula Medicine, per il progetto Cetilar Performance, nuova realtà che è stata ufficializzata lo scorso marzo a Sarno, ponendosi come obiettivo la crescita degli “young driver” nel senso più esteso del termine. Una realtà che oggi coinvolge “brand” di assoluto primo piano nell’ambito del motorismo tricolore. Da Cetilar Racing appunto, per proseguire con DallaraFreemKart RepublicTeam DriverItalian F4 Championship powered by AbarthWSK Promotion e la stessa Formula Medicine.

È stata proprio la struttura di Viareggio che fa capo al dottor Riccardo Ceccarelli ad ospitare i tre piloti selezionati per il progetto, ovvero lo svedese Joel Bergström e gli italiani Sebastiano Pavan e Alfio Spina, giovanissime promesse del karting internazionale. Presenti, assieme a loro, anche Mark KastelicNicola LacorteLorenzo Patrese e Santiago Trisini, tutti in arrivo anch’essi dal kart.

Il loro impegno si è svolto su tre giorni, prendendo sempre come obiettivo la crescita professionale e soprattutto umana, elemento di fondamentale importanza per Cetilar Performance, come sottolineato da Roberto Lacorte, pilota del team Cetilar Racing e vicepresidente dell’azienda PharmaNutra, che attraverso il marchio Cetilar sostiene questo inedito programma di sviluppo e di “mentorship” dedicato ai più giovani.

Ogni giornata era suddivisa in due parti, iniziando con un allenamento mentale di gruppo, in cui si è lavorato principalmente sull’abilità di velocità del cervello, coordinazione neuromuscolare, concentrazione, approccio mentale alla performance e gestione delle tensioni muscolari. Dal punto di vista atletico sono state svolte sia delle sessioni in palestra rapportate all’età (quindi lavoro di coordinazione e destrezza, il tutto a corpo libero su superfici instabili), che delle attività in esterno allo scopo ludico, per cominciare ad applicare alcuni concetti mentali. Per esempio nel “parco avventura”, dove si doveva completare a piedi un percorso su delle piattaforme sopraelevate anche di una decina di metri, confrontandosi con la rigidità muscolare causata dalla tensione. L’obiettivo era cercare di affrontare questa prova nel modo più rilassato possibile, che poi è la stessa cosa che ognuno dei piloti deve fare sul go-kart. Quindi si è proseguito con un allenamento all’aperto ed una sessione di pugilato, sport perfetto per lavorare in condizioni di frequenza cardiaca alta e stanchezza fisica, dovendo però mantenere al contempo una lucidità mentale, una concentrazione e un controllo delle rigidità muscolari tali da non stancarsi in tempi brevi.

Siamo rimasti soddisfatti nel ritrovare un gruppo di ragazzi maturi, professionali ed educati, che si sono impegnati pienamente nelle attività in cui li abbiamo coinvolti. Il nostro obiettivo era intanto quello di farli divertire, “regola” di fondamentale importanza vista la loro giovane età. Però, allo stesso tempo, trasmettendogli dei concetti; il che sta alla base del mental training, per capire anche qualcosa di loro, individuandone in ognuno delle caratteristiche. Quindi imparare, ma divertendosi”, ha spiegato Alessio Erra, fisioterapista di Formula Medicine.

Il primo campus estivo in Formula Medicine, ci ha consentito di valutare in prima persona quanto i piloti del nostro progetto siano coinvolti nel percorso che abbiamo creato ad hoc per loro”, ha dichiarato Roberto Lacorte, appena rientrato da una sessione di test al Paul Ricard con la nuova Dallara di classe LMP2 con cui affronterà il prossimo Mondiale Endurance. “Questa è solo la prima parte di una strada ancora lunga e il bello deve ancora venire, quando avremo modo di vedere sul campo i frutti del nostro lavoro”.

I ragazzi si sono impegnati, hanno vissuto questa tre giorni con serietà e pieno coinvolgimento e si sono anche divertiti, un aspetto che teniamo sempre in considerazione vista la loro età”, ha aggiunto Giorgio Sernagiotto, pilota Cetilar Racing e responsabile del progetto Cetilar Performance. “Attraverso queste attività cerchiamo di dargli delle solide basi su cui costruire il proprio futuro. E non solo dal punto di vista agonistico. Perché, prima di tutto, a noi interessa che crescano come persone, come uomini. E pur potendo contare tutti su famiglie molto presenti, cerchiamo di dare loro il nostro piccolo contributo mettendogli a disposizione la competenza dei nostri partner e basando il lavoro su valori sani e sostanziali di crescita”.

Intanto è già in preparazione il secondo “step” del programma, che prevederà un’attività ancora pià attinente alla guida e all’impegno in pista.

Pronti per la nuova sfida del FIA WEC 2019-2020

L’edizione numero 87 della 24 Ore di Le Mans, che ha segnato anche la terza partecipazione del team Cetilar Racing alla “maratona de La Sarthe”, ha chiuso un ciclo importante. Il team è pronto infatti ad affrontare adesso una nuova ed avvincente sfida, facendo ufficialmente il suo debutto nel Campionato Mondiale Endurance FIA WEC, dove porterà in pista, a partire dalla stagione 2019-2020, un nuovo prototipo Dallara di classe LMP2 motorizzato Gibson.

Un impegno che vedrà Cetilar Racing legarsi ad una realtà importante e consolidata, oltre che vincente, nel mondo delle competizioni endurance e non solo: quella della AF Corse. Sarà infatti la struttura di Amato Ferrari, con il francese Philippe Dumas nel ruolo di Team Principal, a gestire la parte tecnica del progetto, che in pista potrà contare nuovamente sulla “line-up” di piloti tutta italiana formata da Roberto Lacorte, Andrea Belicchi e Giorgio Sernagiotto.

Questa nuova sfida con AF Corse rappresenta il naturale prosieguo di un progetto iniziato cinque anni fa e terminato, nella sua prima fase, domenica 16 giugno, quando abbiamo tagliato il traguardo dell’87ª 24 Ore di Le Mans. Siamo contenti e molto soddisfatti di ciò che abbiamo fatto, a partire dall’avere portato a termine tre edizioni consecutive della corsa automobilistica più famosa e difficile al mondo – ha commentato Roberto Lacorte, “numero uno” e pilota del team Cetilar Racing – Ma vogliamo continuare a crescere. Ed è il motivo per cui ho deciso di intraprendere questa nuova avventura con AF Corse nel FIA WEC 2019-2020, il Campionato del Mondo Endurance che avrà in noi l’unico team italiano impegnato nei Prototipi. La struttura di Amato Ferrari è una garanzia assoluta. È senza dubbio il meglio che abbiamo nell’ambito dell’endurance e la sua esperienza ci sarà di grande aiuto in una sfida entusiasmante e difficile come quella del WEC”. 

Sabato notte, durante la 24 Ore di Le Mans, sono venuti al nostro box Gérard Neveu e Jean Todt, che ci hanno dato un caloroso benvenuto, a testimonianza dell’importanza del nostro progetto e dell’attenzione che il mondo del motorsport ha nei nostri confronti – ha proseguito Lacorte – Abbiamo una bella responsabilità, come il fatto che gli italiani ci considerino una sorta di “nazionale dell’endurance”, ma anche un forte stimolo per dare oltre il cento per cento in ogni singolo momento, da qui alla 24 Ore di Le Mans 2020”. 

“Sono lieto di tornare a collaborare con Roberto, un pilota veloce e dalla ormai solida esperienza, che aveva mosso i primi passi su una Ferrari Challenge 430 gestita da AF Corse – ha commentato Amato Ferrari – Lo stesso vale per Sernagiotto, che ha corso per tanti anni con noi. Bellicchi è un grande professionista e sarà un piacere iniziare a lavorare insieme. Cetilar è una realtà consolidata nel motorsport dei massimi livelli; negli anni, ha dimostrato di potersela giocare. Ora, alle porte c’è il Mondiale: sarà una bella sfida”.

La nuova stagione del “WEC” vivrà un’anteprima con il Prologo di Barcellona il 23 e 24 luglio. Otto gli appuntamenti del calendario. A inaugurare la serie sarà la 4 Ore di Silverstone (1 settembre), cui farà seguito una doppia trasferta asiatica, con la 6 Ore del Fuji (6 ottobre) e la 4 Ore di Shanghai(10 novembre). Il 14 dicembre si disputerà la 8 Ore del Bahrain, che concluderà la prima parte del campionato. Si ripartirà dunque con la 6 Ore di San Paolo (1 febbraio), seguita dalla 1000 Miglia di Sebring (20 marzo). Poi il finale tutto europeo, con la 6 Ore di Spa-Francorchamps (2 maggio) e la 24 Ore di Le Mans del 13 e 14 giugno.

Una 24 Ore di Le Mans da ricordare per Cetilar Racing

Alla sua terza partecipazione nella 24 Ore di Le Mans, per il terzo anno di fila il team Cetilar Racing è riuscito a concludere con la Dallara-Gibson numero 47 tecnicamente supportata dalla Villorba Corse quella che è certamente la gara in assoluto più estenuante, ricca di fascino ed importante. Dopo il debutto del 2017 conclusosi con uno straordinario nono piazzamento assoluto ed il settimo della LMP2 e l’edizione dello scorso anno coronata dall’undicesimo posto di categoria, Roberto LacorteGiorgio Sernagiotto ed il rientrante Andrea Belicchi (quest’ultimo alla sua decima presenza nella “maratona francese”) sono stati nuovamente protagonisti di un vero e proprio capolavoro, chiudendo tredicesimi di categoria e diciottesimi assoluti. Sempre guardando a quello che sarà il loro prossimo impegno nel FIA WEC 2019-2010.

Un’edizione della 24 Ore di Le Mans che segna dunque la fine di un ciclo e tutta in crescendo per la squadra italiana, che sin dalle qualifiche aveva puntato sull’affidabilità della vettura, lavorando quasi esclusivamente in ottica gara. Già nelle fasi iniziali, con Sernagiotto autore di una buona partenza dalla 25ª posizione assoluta dello schieramento (P17 di categoria), la Dallara del team Cetilar Racing ha cominciato a recuperare posizioni. Sia lui, che Belicchi e Lacorte, i quali gli sono succeduti in quest’ordine, hanno continuato a viaggiare con un ritmo consistente, collocandosi stabilmente intorno al 13° posto. Tutto ciò nonostante il sottosterzo lamentato nel primo e conclusivo settore durante le fasi iniziali e qualche difficoltà con la pressione delle gomme nello stint d’apertura. 

Dopo il primo quarto di gara la situazione è rimasta pressoché invariata e anche la notte è trascorsa senza alcun intoppo. Alle prime ore del giorno l’equipaggio tricolore, “sopravvissuto” alle numerose neutralizzazioni, si è ritrovato nella “top 10” della LMP2, andandosi a collocare a ridosso della 15ª posizione assoluta.

Poi un imprevisto: a poco meno di quattro ore dalla fine, mentre al volante si trovava Belicchi, si è rotto il compressore dell’attuazione del cambio. Un problema risolto nel minor tempo possibile dai meccanici, che hanno subito individuato l’inconveniente. Inconveniente che è costato alla Dallara della Cetilar Racing tre posizioni. Da quel momento in poi le cose si sono nuovamente stabilizzate e tutto è filato liscio fino al traguardo.

Tre Le Mans su tre portate in fondo con la lotta vera, è davvero un privilegio per pochi – ha commentato Roberto Lacorte – Voglio ringraziare il team. Abbiamo trascorso cinque anni fantastici che rimarranno dentro tutti noi e nella storia del motorsport e dell’endurance. Qui c’è tanta passione, ci sono progetti, ci sono persone che li hanno condivisi. Questa edizione della 24 Ore è un po’ particolare, perché è stata la più combattuta in termini agonistici. I distacchi fin dalle qualifiche sono stati sempre strettissimi e noi siamo rimasti costantemente in lotta per le posizioni “vere”. Abbiamo avuto un problemino nell’ultima parte della gara che ci ha tagliato fuori dalla “top 10”, però va bene così“.

È sempre un’emozione incredibile. Questa gara è talmente dura che portarla a termine sembra quasi strano – sono state le parole di Giorgio Sernagiotto – Tre su tre è un bel lavoro. Sono contento. I ragazzi della squadra sono stati bravissimi“.

Sono letteralmente commosso. Questa è stata la mia decima 24 Ore di Le Mans. Non riesco a trovare le parole per esprimere quello che provo dentro“, ha poi aggiunto Andrea Belicchi.

Siamo contentissimi, perché non capita spesso di fare tre volte Le Mans e di finirla tutte e tre le volte. Ce ne sono successe di tutti i colori, eppure abbiamo visto sempre la bandiera a scacchi. Grazie a tutti i ragazzi della Villorba Cose“, ha commentato il direttore sportivo Christian Pescatori.

Da Le Mans, il punto dopo oltre un quarto di gara

Dopo oltre un quarto di gara la 24 Ore di Le Mans si appresta ad affrontare una lunga notte. Al termine delle prime sei ore, tutto procede in maniera regolare per il team Cetilar Racing. Passo costante per la Dallara-Gibson n.47, su cui fin dal via si sono alternati in quest’ordine Giorgio SernagiottoAndrea Belicchi e Roberto Lacorte

Dopo essersi avviata 25ª assoluta sullo schieramento, la vettura del team italiano gestita dalla Villorba Corseè gradualmente risalita di alcune posizioni, avvicinandosi alla “top 15 overall” e andando a collocarsi dopo circa 360 minuti intorno alla tredicesima piazza della classe LMP2.

Il ritmo come ci aspettavamo è buono. Non siamo distanti dai primi e continuiamo a navigare intorno alla tredicesima posizione di classe che per noi va benissimo – ha commentato Giorgio Sernagiotto, dopo avere completato il suo secondo stint di guida – Man mano che la pista si è andata gommando, la nostra Dallara ha iniziato a marciare sempre meglio. Lottiamo ancora con tanto sottosterzo, soprattutto nel primo settore e nell’ultimo, ma in quello centrale siamo molto veloci. È dura, ma sono abbastanza positivo“.

Abbiamo un buon passo. Giorgio nelle prime fasi ha avuto un po’ di difficoltà con la pressione delle gomme, ma poi la situazione si è stabilizzata ed è riuscito a girare con un ottimo ritmo – erano state le parole di Roberto Lacorte dopo le prime due ore – Tutto sta procedendo secondo il programma iniziale“.

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